L’attuale situazione di mercato e onchain – che Alessandro Lavarello ha brillantemente riassunto qui – ci permette di fare considerazioni più approfondite su una delle questioni fondamentali che riguardano Ethereum e in parte anche Bitcoin. Ovvero sulla narrativa che Ethereum sia ultra sound money, moneta super solida, anche migliore di $BTC se vogliamo.
Questa narrativa è stata rinforzata dal fatto che dal Merge in poi, Ethereum è diventata potenzialmente deflativa: ovvero possono essere messi fuori dalla circolazione più Ether di quanti vengano prodotti, di nuovo conio, dal protocollo.
E se l’offerta complessiva di una crypto (o di una qualunque valuta) scende, allora il valore non può che salire. E non potrebbe che salire anche contro Bitcoin, che invece ha una politica di inflazione controllata e decrescente (che è diversa da una politica monetaria deflativa).
Quanto avvenuto appunto nelle ultime settimane dovrebbe chiudere una volta per tutte, almeno ad avviso di chi vi scrive, la questione ultra sound money. E, parere che è forse ancora più impopolare, non è un problema per $ETH, che è altra cosa dalla valuta di un sistema monetario libero e programmato, come appunto è Bitcoin. Ethereum, lo scrivo in apertura e a scanso di ogni equivoco, può vivere, sopravvivere e prosperare benissimo anche dopo essersi sbarazzata di questa narrativa, che ritengo falsa.
La premessa: siccome Ethereum è deflativo, allora è moneta ultra-solida
Non è farina del sacco di chi scrive, ma una narrativa che ha avuto grande circolazione sui social in particolare dal Merge in poi, che ha cambiato la politica monetaria, la tokenomics come la chiamano i degen crypto, di Ethereum. In breve, e per chi non ha voglia di studiare la cosa a fondo: più la rete di Ethereum è congestionata, più sono alte le commissioni che si pagano. Più commissioni si pagano, più Ether vengono bruciati dal network. Più Ether si bruciano, più Ethereum diventa deflativo come ecosistema.
Questo è il funzionamento dopo gli ultimi aggiornamenti di Ethereum: lo schema, così come concepito, ha funzionato, almeno fino al verificarsi di due eventi in contemporanea. Il primo è l’attivazione di Dencun, che avendo introdotto i blob ha permesso principalmente ai layer 2 di pagare meno commissioni. Il secondo è un calo generalizzato dei volumi che ha colpito tutto il settore crypto. E dunque anche Ethereum. E dunque il network ha ripreso ad essere inflativo almeno sul breve periodo.
Abbiamo già tanta carne al fuoco. Per chi non avesse capito esattamente cosa abbiamo detto fino a qui, è necessario fermarsi, rileggere, e nel caso chiedere delucidazioni anche sul nostro Canale Telegram. È una questione importante, e che dovrà essere paragonata a quello che succede sul mondo di Bitcoin.
Il funzionamento di Bitcoin è molto diverso
Il metro di paragone per la moneta super solida non può che essere Bitcoin. Bitcoin è nato con questi scopi precisi – diventare cash digitale e sistema monetario libero e prevedibile, ed è dall’inizio dei suoi giorni che ha un’emissione prevedibile nel tempo.
- Nuovi Bitcoin in ogni blocco
A chi risolve il blocco vengono assegnati un tot di Bitcoin di nuova produzione. Questa quantità viene dimezzata ogni 210.000 blocchi – e dunque ogni circa 4 anni. Se non cambieranno le regole – e vedremo più avanti perché difficilmente cambieranno – possiamo già conoscere l’andamento dell’offerta totale di Bitcoin da qui alla fine dei giorni. O più in dettaglio, possiamo conoscere la sua politica monetaria, senza che – come nel caso di Ethereum – possa cambiare in base ai volumi o in base a nuovi aggiornamenti, che arrivano comunque a ritmi molto più elevati di quanto si configura nel mondo di Bitcoin.
- Non ci sono Bitcoin “burnati”
Bitcoin non ha alcun meccanismo di burn. A meno che non si perdano le chiavi, tutti i Bitcoin rimangono eternamente accessibili. E questo è il motivo per cui in diversi del mondo Ethereum, ad avviso di chi vi scrive… sbagliando, ritengono che la proposta monetaria di Ethereum sia più solida. Qualcuno lo dice un po’ per meme, altri ci credono. Io che vi scrivo… non sono d’accordo.
La prevedibilità della politica monetaria conta più dei 21 milioni di massimo
La prevedibilità della politica monetaria – ed è questa la tesi che qui voglio sostenere – è più importante del cap, del limite massimo a 21.000.000. Immaginiamo di vivere in un universo parallelo, dove chi ha creato Bitcoin in principio ha fatto scelte diverse. Niente halving, ma una crescita costante ma comunque prevedibile.
Avrebbe avuto un impatto sul valore di Bitcoin? Probabilmente sì, se la legge della domanda e dell’offerta vale anche qui. Siccome vale, ritengo che questo tipo di impatto ci sarebbe stato.
E quindi? Il discorso è il seguente: sarebbe comunque preferibile per qualcosa che trattiamo come denaro ultra-solido avere una politica monetaria prevedibile. Ed è questa l’incredibile forza di Bitcoin nella sua proposta di asset per conservare e proteggere il valore sul lungo e lunghissimo periodo.
A giocare a favore di Bitcoin come ultra sound money non è soltanto il limite a 21 milioni di unità massime, ma la ragionevole certezza che la politica monetaria rimanga invariata.
La politica monetaria di Ethereum è, oggi, potenzialmente deflativa
Ogni parola del titolo di cui sopra è stata scelta con cura. In particolare oggi e potenzialmente. Alla politica monetaria certa e prevedibile di Bitcoin, Ethereum contrappone un sistema che ha due tipi di “problemi” in questo senso.
- Dipendenza dai volumi
Anche se dovessero rimanere così le cose per sempre, per avere Ether ancora deflativo dipenderemmo comunque dai volumi. Quando questi scendono, come nelle ultime settimane, il trend si può invertire. In aggiunta aggiornamenti come Dencun, che hanno abbassato le fee per tutta una serie di operatori, ha lo stesso effetto della riduzione dei volumi.
- Dipendenza delle decisioni del network
Che ad avviso di chi vi scrive – e al contrario di quanto credono tanti Bitcoiner – sono sufficientemente democratiche. Il problema, se così vogliamo chiamarlo, è che tali aggiornamenti, vedi Dencun, arrivano a una velocità importante, e superiore a quella che – ancora una volta chi vi scrive – ritiene eccessiva per parlare di ultra sound money.
Su cosa si sbagliano però tanti bitcoiner
Anche qui è un’opinione personale, che viene gentilmente ospitata da Criptovaluta.it. Se chi vi scrive condivide l’idea che quanto sopra sia potenzialmente un problema con il nucleo più estremo dei Bitcoin, quanto non condivide è che questo sia una sorta di maledizione perpetua su Ethereum e Ether.
Ether rimarrà sempre il gas, il prezzo da pagare per accedere a servizi che – sono i mercati a parlare – sono molto richiesti. E per quanto forse sia irragionevole aspettarsi sul lungo e lunghissimo periodo prestazioni migliori da Ethereum rispetto a Bitcoin, è altrettanto vero che finché ci sarà domanda di operazioni sul network di Ethereum, ci sarà contestualmente domanda di $ETH.
E questo è più che sufficiente a Ether per prosperare. Senza che debba essere per forza ultra sound money. Che è un attributo difficile da ottenere, che comporta delle scelte molto impopolari (in quanti si lamentano della rigidità di Bitcoin?) e che difficilmente può essere appunto attributo di più progetti.
Ethereum, per dirla nel modo più breve possibile, sta benissimo così, anche senza essere ultra-sound money.
Già discusso della cosa diverse volte: il punto è la credibilità della scarsità, direttamente collegato all’immutabilità, direttamente collegato alla decentralizzazione. Bitcoin dà certe garanzie in questo senso, anche storicamente, Eth no (hardforks vari ogni 6 mesi, max supply più volte modificata, caso The Dao, ecc ecc).
Non il fatto che ci siano pochi tokens o che ce ne siano sempre meno.
Altrimenti io domani creo una coin dove la max supply è 1 (peraltro è già stato fatto), ed è ultra mega super sayan 5 sound money.
Ovviamente è una pu*****ata.
Sono proprio queste “narrative” borderline scam che mi fanno incazzare delle altcoins: puntate sugli effettivi punti di forza, anche se sono cose meno importanti dell’aspetto monetario, ovviamente, comunque un interesse c’è.
Non tentate di scammare i newbies con ca****ate, che peraltro non serve ed è potenzialmente un boomerang.