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Il ritorno di Roaring Kitty, che già aveva animato una delle fasi più degenerate dello scorso ciclo, sta facendo scaldare le mani e i portafogli degli investitori più speculativi, di quelli pronti a cavalcare ogni tipo di onda, a patto che ci sia potenzialmente da guadagnare.
Il vento che spira è quello del 2021, stagione che fu molto felice sia sul fronte crypto, sia invece su quello degli short squeeze che presero in contropiede grandi fondi hedge che shortavano, principalmente, GameStop e AMC. Ed è stata questa la cronaca più importante di una giornata folle sia a Wall Street sia, se vogliamo, sul mercato crypto. E nello specifico sulle cosiddette meme coin.
Una situazione che andrà analizzata e per la quale abbiamo preparato 5 spunti di riflessione per capire questa particolare fase, quanto potrebbe durare e soprattutto se sia o meno un segnale del ritorno della bull run, di quella fase che piace un po’ a tutti perché in grado di innescare gain assolutamente incredibili.
Il ritorno di Roaring Kitty e dei degen: cosa importa alle crypto?
Sono 5 a nostro avviso i punti da analizzare in modo dettagliato per capire questa fase di mercato. E sì, partono dal ritorno – tra l’assurdo e la fantascienza – di Roaring Kitty, che aveva guidato l’esercito degen che costò miliardi a diversi fondi hedge e che in alcuni casi ne causò la chiusura.
- Short squeeze come simbolo del trading degen?
La lettura che tutti o quasi hanno dato della situazione che è venuta a crearsi ieri è la seguente: il ritorno degli short squeeze su GameStop – ammesso che di questo si sia trattato – è il ritorno di quella fase di mercato che aveva sorpreso un po’ tutti nel 2021. Ovvero una fase dove asset che ai vecchi parrucconi di Wall Street piacciono poco offrono rendimenti fuori dal comune.
La cosa vale non solo per il mercato azionario, ma anche per quello crypto. E la testimonianza è nel fatto che nelle ultime 24 ore a performare meglio siano state Pepe, Dogecoin e anche altre meme come Floki, WIF, BOME, e Shiba Inu Coin. Nonché Bonk.
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- Una rondine non fa mai primavera
Sempre attenzione a questo tipo di movimenti. Come direbbero gli americani, è tutto sbornia e risate fino a quando qualcuno finisce per farsi del male. Anche durante la precedente – e incredibile – corsa delle azioni GME, ci furono tanti alti e bassi, tanti ritorni di fiamma, tanti short e long che finirono per rimetterci l’osso del collo.
Per quanto l’entusiasmo sia al massimo, rimane sempre preferibile ragionare comunque le posizioni.
Questa mattina il nostro Alex ha pubblicato un’analisi completa su SHIB e il suo momento. Leggila qui per capire anche il contesto generale del mondo meme oggi.
- Sì, le meme andranno probabilmente di pari passo
O questo è comunque quanto è avvenuto durante tutta la giornata di ieri. Anche in assenza di cambio di fondamentali importanti, le meme stanno vivendo una mini-stagione di grande vivacità, innescata proprio dal ritorno di Roaring Kitty e di un certo appetito per le avventure, anche per far dispetto a Wall Street.
- I pattern non si ripetono sempre nello stesso modo
L’assalto a GameStop, o meglio, agli short su GameStop, è coinciso in passato con una stagione particolarmente fortunata anche per Bitcoin e per le criptovalute non meme.
Non è assolutamente detto che questo sia il caso, anche perché, almeno nel caso di Bitcoin, la fase di mercato sembrerebbe essere molto diversa da quella del 2021, fosse anche soltanto per il processo di istituzionalizzazione che BTC sta affrontando.
- Segno che siamo alla svolta… macro?
Il boom di GME arrivò dopo l’incredibile spavento dei mercati finanziari per il COVID. E questa volta sembrerebbe essere arrivato in leggereo anticipo sulla stagione dei tagli.
Vedremo se Roaring Kitty, che forse dovremmo trattare con più rispetto di quanto gliene riservi la stampa classica, ci avrà preso anche questa volta.
