È la notizia che tutti aspettavano: la Germania/Sassonia non ha più Bitcoin in cassa, avendo trasferito la rimanenza delle ultime attività di vendita nel tardo pomeriggio/serata di ieri. Potremmo essere finalmente arrivati alla fine di un’epopea che è durata poco ma che ha preoccupato molto i mercati.
La Sassonia aveva infatti sequestrato tempo fa quasi 50.000 Bitcoin che poi ha iniziato a liquidare in modo rapido, con gli ultimi spostamenti (che non sono definitivi – e vedremo più avanti perché) che sono arrivati appunto poche ore fa.
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Addio Bitcoin della Germania: si chiude un’epopea stressante per mercati e appassionati
I dati sono chiari: secondo Arkham la Germania non avrebbe più neanche mezzo Bitcoin, con gli ultimi trasferimenti che sono arrivati quando in Italia erano le 20 di venerdì 12 luglio.
L’ultimo dei trasferimenti è avvenuto verso un noto market maker, ovvero verso un indirizzo che si ritiene sotto il controllo di B2C2 Group, che ha gestito le operazioni di vendita insieme ad exchange quali Kraken, Coinbase e Bitstamp.
- Una nota: non è detto che siano stati già venduti
Rimane comunque aperta una questione: nei giorni scorsi una parte dei Bitcoin che la Sassonia aveva inviato agli exchange sono stati poi rispediti indietro.
C’è ancora questa possibilità sul tavolo, ma dovremmo comunque trovarci, anche nella peggiore delle ipotesi, alla fase finale di questa epopea che ha contribuito al pessimo sentiment che ha attanagliato i mercati nel corso degli ultimi giorni.
- E ora? Che succederà al prezzo?
Il nostro Alex ha pubblicato un’analisi completa del momento di BTC che descrive quali potrebbero essere le prossime mosse di Bitcoin, analizzando grafico e price action, per uno sguardo d’insieme più dettagliato e più utile per chi vuole investire sul breve periodo.
Altre questioni importanti…
Luglio è stato anche il mese di avvio delle procedure di restituzione dei Bitcoin dei clienti di Mt. Gox. Sulla questione ci siamo espressi a livello anche numerico in questo speciale, per capire a chi finiranno, perché e se ci sono o meno delle preoccupazioni fondate sul futuro di breve di questo asset.
La buona notizia complessiva è che anche a fronte di più di 40.000 BTC scaricati a mercato senza alcun criterio, il prezzo ha tenuto in modo più che brillante. Qualcosa che forse in pochi si sarebbero aspettati, soprattutto durante la fase estiva, da sempre caratterizzata da volumi molto ridotti.