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Mentre permangono incertezze legate alla causa legale contro SEC negli USA, Ripple cerca di espandersi altrove. Il gruppo ha infatti annunciato un’importante partnership negli Emirati, con un accordo siglato oggi con il Dubai International Financial Centre. Un ennesimo tentativo di espansione del gruppo in località di caratura internazionale che hanno ormai da tempo una certa affinità con le crypto.
Per il momento il token $XRP non ha risposto alla notizia, all’interno di una giornata relativamente positiva per tutto il comparto, mentre i mercati classici cercano e ottengono il recupero.
L’accordo è all’interno di una zona economica fortemente votata al mondo crypto e che da tempo cerca di diventare un hub di livello internazionale per il settore che seguiamo ogni giorno su Criptovaluta.it.
Ripple cerca di allargarsi a Dubai
Ripple ci prova ancora. Mentre negli USA si allungano i tempi per la fine del processo contro SEC, Ripple Labs cerca l’espansione in territori molto importanti. Questa volta tocca agli Emirati, dove Ripple ha siglato un’importante partnership con DIFC Innovation Hub, che raccoglie già diverse start up e anche società più strutturata.
Le società incluse nel DFIC e che sono già in stage growth sono più di 1.000, per un fattore di penetrazione importante per Ripple, in hub di grande rilevanza.
Il nostro accordo con il DFIC Innovation Hub promette di guidare l’adozione della tecnologia blockchain nella regione.
Brad Garlinghouse, CEO di Ripple Labs
Nasce anche la fondazione?
C’è altro che succede all’interno del mondo di Ripple, come le discussioni che riguardano la nascita di una Fondazione che servirà, come ricorda David Schwartz, CTO di Ripple, a spingere sia la community che ruota intorno a Ripple, sia tutte le tecnologie in ambito XRPL.
Questo a poco dal passaggio della precedente Fondazione all’interno della Inclusive Financial Technology Foundation, che riguarda però più tecnologie che Ripple in senso stretto.
Ci saranno dunque diverse novità che riguarderanno Ripple e che dovrebbero aiutare l’ecosistema a diffondersi nei posti che contano, almeno per lo sviluppo della blockchain e delle tecnologie crypto.
Un passaggio in avanti importante all’interno del mondo di Ripple, mentre stiamo per l’appunto valutando ancora l’impatto della causa contro SEC, che in diversi (sbagliando) si aspettavano finisse già a luglio.
Una causa che però almeno a nostro avviso, come abbiamo già scritto, difficilmente avrà un impatto decisivo, nel bene o nel male, sia sul token sia sull’espansione possibile del network.
Buono però il segnale di espansione anche lontano dagli USA, territorio che ormai dall’inizio della causa contro SEC si è fatto piuttosto ostile.
