Il mondo del crypto gaming e dei token non fungibili non è esattamente quello che ha performato meglio nel corso dell’ultima stagione e una delle società più importanti del settore, Animoca Brands, potrebbe spingere per una svolta che potrebbe fare la fortuna di tutto il comparto. Secondo quanto è stato riportato da The Block, la società in questione starebbe valutando una quotazione in borsa per il 2026, su una delle piazze asiatiche oppure in medio oriente, probabilmente in quella Dubai che è da tempo alla ricerca di legittimazione nel settore.
E all’interno dell’intervista c’è tanto altro che può interessare chi investe: a partire dalla lotta degli NFT contro i meme token, con questi ultimi che sembrerebbero aver avuto maggiore fortuna nel raccogliere l’attenzione degli investitori.
Una guerra che però non è stata ancora persa e che potrebbe vedere il ritorno in auge di un comparto, quello NFT, che sta soffrendo da tempo anche con le sue collezioni principali.
L’asfittico mercato dei NFT può trovare la forza di ripartire?
È uno dei temi dei quali si parla meno, anche perché purtroppo, nonostante l’arrivo nello spazio in modo prepotente anche del network di Bitcoin e di Solana, i numeri sono quelli che sono.
Volumi di soli 12 milioni di dollari nel corso delle ultime 24 ore, secondo i dati che sono offerti da Cryptoslam, con le collezioni storicamente più importanti che stanno facendo relativamente fatica a tornare su livelli di prezzo più importanti.
Guild of Guardian Heroes, Sorare e Bored Ape rimangono al vertice del comparto per volumi nelle ultime ore, offrendo però dati piuttosto modesti. Nessuno di questi progetti è riuscito infatti a superare la soglia di 1 milione di dollari di scambi nelle ultime 24 ore. E le cose non sono migliori per gli ultimi 30 giorni.
Nel corso dell’ultimo mese abbiamo avuto infatti scambi per soli 409 milioni di dollari, perfettamente in linea con quanto è stato fatto registrare nel corso delle ultime 24 ore. Segno questo di un calo importante di attenzione nonostante almeno in parte il mercato crypto sia tornato su livelli non troppo lontani dai massimi.
E sarà probabilmente proprio Animoca a dover svolgere il ruolo di acceleratore della ripresa di un comparto che nell’ultimo mese ha perso oltre il 30% di volumi rispetto al già poco entusiasmante mese precedente.
Il gruppo, che anima a colpi di investimenti milionari il grosso del mondo NFT e crypto gaming, ha iniziato a parlare di possibile quotazione in borsa, cosa che potrebbe aiutare a smuovere un attenzione che sembra ancora una volta latitare per quello che era stato uno dei comparti più caldi dell’ultimo ciclo.
Quotarsi sì, ma dove?
Difficile vedere Animoca quotarsi negli USA, data anche la sua storica presenza in Lontano Oriente. Come raccontato dal CEO del gruppo, con ogni probabilità si guarderà da quelle parti o in alternativa in Medio Oriente, dove diverse giurisdizioni, a partire da Dubai, hanno iniziato ad offrire condizioni invitanti per le società del mondo crypto.
Per il resto sarà lotta aperta ai meme token, che per questo ciclo attualmente in corso hanno conquistato il grosso dell’attenzione e anche dei capitali dei nuovi arrivati.