No, no e ancora no. La storia più interessante di oggi è quella di Vanguard, il più importante gestore di fondi al mondo (trono per il quale combatte con BlackRock) e che storicamente non ha questi grandi rapporti con il mondo Bitcoin e crypto.
Il gestore in questione non ha mai lanciato ETF crypto e al tempo stesso ha negato accesso ai prodotti di società terze tramite le sue piattaforme di trading e di compravendita, chiudendo le porte di questo mondo ad una clientela numericamente importante. Una società, Vanguard, che ha fatto la storia del mondo ETF e che continuerà a farlo, e che di recente ha visto un avvicendamento al vertice. Cambio di CEO che però, ci ricorda il nuovo Amministratore Delegato Salim Ramji, non cambierà l’atteggiamento verso il mondo crypto.
Finiscono così i sogni – alimentati come sempre dal turbinio di fesserie social – di tanti appassionati, che credevano che con il cambio del CEO sarebbe cambiato anche l’atteggiamento di Vanguard.
Finite le speranze: Vanguard dice definitivamente di no agli ETF crypto
Vanguard va per conto suo – e non seguirà necessariamente quello che fanno i concorrenti. È questo il messaggio, tutto a tema crypto, che arriva dal nuovo CEO Salim Ramji, che chiude così definitivamente una questione che esisteva soltanto sui social.
Vanguard è il primo (o secondo) gestore di fondi al mondo ed ha sempre avuto un atteggiamento di forte chiusura verso i prodotti finanziari (in particolare gli ETF) a tema crypto. Non solo Vanguard, al contrario di BlackRock, non ha lanciato i suoi ETF; li ha anche esclusi dalle sue piattaforme di trading, per l’acquisto di piani pensionistici, etc. Un’avversione che fino ad oggi non si era vista da nessun intermediario finanziario.
Con l’arrivo del nuovo CEO c’è stato chi, non senza un pizzico di fantasia (e di gusto per il clickbait), ha cominciato a parlare di rapido cambiamento di programma da Vanguard, dettato proprio dal grande successo degli ETF su Bitcoin. Sulla questione, con parole tombali e definitive, arriva appunto il nuovo CEO, quello che sarebbe dovuto essere il CEO della svolta pro-Bitcoin.
Non copierò i concorrenti. È importante che una compagnia rimanga in linea con chi è sempre stata.
Salim Ramji, nuovo CEO di VanguardQuesto all’interno di una più ampia intervista per ETF.com e in risposta proprio ad una domanda sui fondi ETF crypto.
Poco male, ormai il treno è partito
Bitcoin è autosufficiente e può fare a meno di tutto e di tutti, compresa Vanguard.
C’è poco di cui disperarsi, per qualcosa che sembrava essere l’unica evoluzione possibile della vicenda.
Ciò che possiamo imparare da questa storia è a farla finita di seguire certi profili social e certi siti che per qualche click in più sono disposti a raccontarvi la qualunque.