La banca centrale delle banche centrali, BIS, lancia di nuovo un allarme contro il mondo crypto e delle blockchain. Secondo l’importante istituto – che pur sta conducendo degli esperimenti interessanti nel comparto – le blockchain permissionless sarebbero fonte di diversi rischi per il settore bancario. Il tutto è contenuto in un interessante paper pubblicato dall’istituto.
Non è la prima volta che da BIS arrivano studi contrari all’utilità, alla sicurezza o alla desiderabilità dell’utilizzo della blockchain, sia in ambito bancario, sia in ambito extra-bancario. Tra chi ci vede un disegno per oscurare il settore e chi una reazione più che attesa, c’è comunque da guardare e leggere cosa è stato scritto.
Fosse anche soltanto perché l’istituto ha potere – per quanto indiretto – su certe decisioni, fosse anche soltanto di indirizzo. E in una fase di interesse massimo da parte delle banche per il comparto, potrebbe diventare ancora più rilevante.
Ancora BIS “contro”
BIS è un istituto importante, che però in pochi conoscono. Viene considerato la banca centrale delle banche centrali, perché funziona proprio grazie e per la cooperazione tra diverse banche centrali e anche il mondo bancario privato. È un istituto che, almeno in termini di ricerca, è parecchio sulla frontiera e che da tempo analizza quanto avviene nel mondo blockchain.
Secondo il paper, che è frutto dei lavori del Comitato di Basilea – e che puoi leggere qui in inglese – le banche che guardano alle blockchain permissionless per la loro integrazione nei servizi, sarebbero di fronte a diversi rischi.
- Terrorismo e riciclaggio di denaro
Il primo rischio è che su tali blockchain avvengano attività di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo. Uno spauracchio però agitato già da diversi enti internazionali, compreso il Fondo Monetario Internazionale, senza grandi dati a supporto.
- Scarsa trasparenza
In particolare per i validatori, che tra le altre cose potrebbero subire restrizioni legali rendendo i sistemi più instabili.
- Impossibilità di due diligence
Che deriva dalla natura permissionless anche per i nodi che si preoccupano di creare i blocchi.
Preoccupazioni che in generale ricalcano quelle che abbiamo già letto altrove, in particolare dal settore pubblico, e sulle quali si è già discusso ampiamente.
Che tipo di conseguenze avrà il paper?
Difficile che faccia più di mera opinione. È comunque significativo nel raccontare quale sia il sentiment verso queste tecnologie ai piani alti della finanza mondiale pubblica.
Piani alti che hanno notoriamente uno storico… complicato nei confronti del mondo crypto e che stanno cercando di frenare il ricorso a certe tecnologie.
“While technology-based solutions to these risks are not yet mature”
non è che non sono mature, è che nessuno userebbe i tokens che le implementassero.