È stata una settimana complicata per tutti i mercati crypto, cosa che ha finito per riflettersi anche sull’andamento dei prodotti finanziari classici che hanno in cassa BTC o asset digitali in generale. Nel corso della settimana si sono persi investimenti per 305 milioni di dollari, che hanno pressoché vanificato tutta la crescita di agosto.
Un agosto che si chiude comunque in positivo di 58 milioni di dollari, nonostante i volumi generalmente bassi e qualche preoccupazione con la quale si era aperto il mese – per quanto in molti si siano già lasciati alle spalle il lunedì nero del 5 agosto, che aveva gettato nel peno sconforto non solo il mercato crypto, ma anche i mercati cosiddetti tradizionali.
Settembre sarà il mese del recupero? Cosa possiamo aspettarci? Vediamo intanto come si è chiuso un agosto che certamente non passerà alla storia, ma che potrebbe essere anche il mese del reset di cui tutto il mondo crypto aveva bisogno.
Agosto di stasi anche per i prodotti finanziari a tema crypto
È stato un agosto di stasi anche per il mondo dei prodotti finanziari a tema crypto. Un mese di stasi perché nel corso dell’ultima settimana si sono cancellati quasi tutti gli accumuli che avevano fatto gli ETF, principalmente su Bitcoin, come mostra chiaramente il grafico che viene offerto da Coinshares. Le barre riportate sono settimanali e riportano gli andamenti da fine 2023, quando di ETF negli USA ancora non ce n’erano a quelli più recenti.
È stata una brutta settimana, certamente non la peggiore, ma comunque in grado di vanificare il grosso dell’accumulo che questi prodotti avevano fatto registrare nel corso di un agosto già complicato di per se.
ASSET SOTTOSTANTE | ANDAMENTO SETT |
---|---|
Bitcoin | -319 milioni |
Ethereum | -5,7 milioni |
Multi-asset | +6,4 milioni |
Solana | +7,6 milioni |
Binance BNB | +0,8 milioni |
Litecoin | +0,3 milioni |
A fare la parte del leone – e non potrebbe essere altrimenti, è stato Bitcoin, che arriva da una settimana relativamente noiosa sul piano del prezzo che ha finito per impattare anche sugli ETF che sono quotati negli USA, che rimangono quelli che guidano questo comparto, nonostante siano quotati da tempo anche in Europa e altrove.
Un brutto segnale?
Data la stasi di prezzo e il canale estremamente noioso all’interno del quale si aggira ormai da tempo Bitcoin con il mondo crypto, a noi appare come una reazione più che normale.
Ora palla a settembre, che potrebbe essere il mese giusto per lasciarci finalmente alle spalle una price action estremamente noiosa. Sul breve, qui c’è anche l’analisi di Alessandro Lavarello che spiega cosa potrebbe succedere.