Gli Exchange crypto no KYC permettono di investire in criptovalute senza verificare la propria identità. Un tempo erano molto popolari e anche quelli che poi sarebbero diventati giganti del settore permettevano di operare senza invio di documenti e verifica.
Oggi le cose sono più difficili ed è obbligatoria la verifica della propria identità quasi ovunque. Quasi, perché ci sono ancora exchange, alcun di nuova generazione, che permettono di accedere ai servizi di un exchange, per centralizzato o meno che sia, senza KYC, ovvero senza identificarsi. In questa guida abbiamo provato a raccogliere i migliori, segnalandone pregi e difetti, cos’ da permetterti di scegliere con maggiore relax quello che potrebbe fare al caso tuo.
Top 3 Exchange Crypto e Bitcoin senza KYC del 2024
I tre exchange che abbiamo inserito nella lista dei migliori no KYC sono stati testati dalla nostra redazione, che ha tenuto conto di tutti i principali fattori che rendono un exchange di qualità: assortimento crypto, servizi, sicurezza, costi. E dopo aver analizzato decine di exchange che propongono una versione no KYC, siamo pronti a offrirvi la nostra selezione. I migliori exchange no KYC sono:
- 🥇ZoomEX: offre trading su molte coppie, un ottimo livello di sicurezza e livelli di prelievo molto elevati;
- 🥈HyperLiquid: ottimo exchange / piattaforma trading decentralizzata. Offre derivati a commissioni molto basse;
- 🥉Margex: buona alternativa ai primi due, con un discreto livello di servizi e un buono storico.
ZoomEX
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Trustpilot: | – |
Opinioni e voto: | Positive🟢- 8/10 |
Guida: | Recensione ZoomEX |
ZoomEX è un exchange relativamente nuovo che permette di operare con tutti i servizi che sono tipici di un exchange senza la necessità di KYC, ovvero senza che sia obbligatorio inviare documenti. Anche senza riconoscimento, è possibile prelevare fino a 100 BTC al giorno e fino a 35 Bitcoin per singola transazione, limiti che sono ampi a sufficienza per tutti i trader che non siano estremamente facoltosi.
ZoomEX offre tutti o quasi i servizi che siamo abituati a trovare all’interno di un exchange: dal trading sia spot che via derivati, ai programmi Earn, fino ai campionati di trading e anche al CopyTrading. È un crypto exchange completo e che ha dei limiti sufficientemente alti anche per chi non vuole identificarsi.
Perché scegliere ZoomEX:
- Limiti di prelievo molto elevati anche senza verifica KYC;
- Presenza di derivati, anche con leva;
- Buona piattaforma di trading per tipologia di ordini e strumenti di analisi;
- Presenti programmi Earn per ottenere rendita dalle proprie crypto;
- Presente il CopyTrading per copiare i più bravi o per farsi copiare;
- Possibile comprare via fiat, anche se con commissioni piuttosto elevate;
- Programma VIP con commissioni ribassate e bonus;
- Buon assortimento di coppie, soprattutto sui derivati.
HyperLiquid
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Trustpilot: | – |
Opinioni e voto: | Positive🟢- 7.8/10 |
Guida: | Recensione HyperLiquid |
HyperLiquid è un exchange di derivati crypto decentralizzato e che offre un nucleo di servizi minimi, e principalmente adatto ai trader. Non è utile per comprare direttamente crypto con valuta fiat, ma può essere utilizzato per fare trading di breve periodo utilizzando anche leva finanziaria.
Offre rispetto ai CEX meno servizi ma anche livelli di commissioni decisamente più bassi e soprattutto la garanzia che si potrà continuare a operare senza KYC. I volumi e il numero di utenti sono già interessanti ed è possibile fare trading su più di 130 asset.
Perché scegliere HyperLiquid:
- Più decentralizzato rispetto alle soluzioni classiche degli exchange;
- Tante coppie disponibili sui derivati, anche a leva;
- Piattaforma semplice da utilizzare anche per chi è alle prime armi;
- Presenti tutte le maggiori modalità di ordine per il trading;
- Presente un programma di affiliazione per chi vuole invitare amici;
- Possibilità di utilizzare anche Vault gestite dagli utenti, in stile CopyTrading;
- Slippage relativamente ridotto;
- È già presente una buona liquidità.
Margex
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Trustpilot: | 3,4/5,0 |
Opinioni e voto: | Positive🟢- 7.6/10 |
Guida: | Recensione Margex |
Margex è un exchange dai servizi ridotti e che offre però una piattaforma di trading completa e no KYC. È un exchange non regolamentato e basato alle Seychelles e che comunque ha un discreto storico. Con Margex è possibile fare trading (anche a leva), comprare crypto (anche se i canali esterni potrebbero richiedere KYC se si paga in fiat) e anche accedere al CopyTrading.
Per il resto si tratta di un exchange piuttosto basico, ma che sarà in grado di accontentare chi è alla ricerca di un exchange no KYC.
Perché scegliere Margex:
- Derivati presenti, anche se in numero contenuto e con leve variabili;
- Presente il CopyTrading, al quale si può anche partecipare come trader da copiare;
- Interfaccia semplice e che non presenta grosse difficoltà anche per chi è nuovo;
- Gestione del wallet semplice;
- Buoni livelli di prelievo anche senza KYC;
- Presente un programma di referral per invitare amici;
- Presente anche una App;
- Si può fare trading in pochi minuti.
Cos’è un exchange NO KYC?
Gli exchange NO KYC sono exchange che permettono di fare trading o compravendita di criptovalute senza identificazione necessaria. In altre parole non sarà necessario:
- Fornire le proprie generalità
- Fornire un documento
- Fornire prova di residenza
- Fare selfie e/o prove video
Gli exchange no KYC permettono di operare senza che la nostra identità sia rivelata, per quanto le regole attuali in Europa lo impongano. Più avanti nel corso di questo approfondimento vedremo se la cosa espone anche a rischi (anche legali) e se può essere per qualcuno una buona idea orientarsi verso questo tipo di prodotti.
Migliori carte crypto NO KYC (Senza verifica)
Quella delle carte No KYC per le crypto è una storia lunga, fatta anche di chiusura repentina dei servizi, che in quanto operanti senza KYC, spesso finiscono per attirare le attenzioni delle autorità o degli emittenti primari delle carte stesse. Ci sono comunque diversi servizi che al momento sembrerebbero offrire carte senza KYC:
- PlasBit: che propone carte di diversi tipi, dai costi piuttosto elevati (anche più di 1.000$ per le versioni top);
- Moon, il cui accesso però per il momento è soltanto ad invito. Bisogna conoscere un utente Moon attivo per essere invitati.
Il mondo delle carte è ora pesantemente regolamentato e trovare un provider che sia duraturo e che possa resistere nel tempo è estremamente difficile. Il nostro consiglio è quello, nel caso in cui foste alla ricerca di un modo di spendere le vostre crypto nel mondo più anonimo possibile, di acquistare gift card con servizi come Bitrefill o Coinsbee.
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Perchè molti utenti non vogliono fare il KYC?
Le procedure di KYC non piacciono quasi a nessuno. E ci sono diversi utenti che ne fanno una questione fondamentale per decidere se, come e quando utilizzare un exchange di criptovalute. Ci sono diversi motivi per il quale non vogliono sottoporsi a KYC:
- Sicurezza
Non è raro che ci siano degli hack che finiscono per diffondere i documenti che utilizziamo per registrarci. Accade a diversi servizi online (anche quelli che non c’entrano nulla con gli exchange). Questo rende più pericoloso identificarsi, anche se oggi si è fatto tanto per evitare problemi di questo tipo.
- Anonimato
C’è chi vuole operare nel mondo crypto con il massimo dell’anonimato possibile. Gli exchange che permettono di fare trading senza KYC garantiscono un livello più elevato di anonimato. Questo a patto che si effettuino transazioni da crypto a crypto. Utilizzando i sistemi che permettono di inviare all’exchange euro o dollari, si finisce per rivelare comunque la propria identità, per quanto per via indiretta.
- Agilità
Entrare con il proprio wallet, fare trading e uscire quando si vuole, senza lungaggini burocratiche, senza registrazioni che portano via del tempo, è per molti comodo, e per qualcuno assolutamente irrinunciabile. Questione di priorità, chiaramente, ma è uno dei motivi per i quali in realtà questi exchange continuano a essere in una certa misura popolari.
Perché bisogna farlo?
La questione del KYC è una di quelle più discusse, soprattutto tra gli appassionati più di lungo corso del mondo Bitcoin e crypto. I protocolli crypto non prevedono alcuna procedura di identificazione e in molti hanno iniziato ad utilizzarli proprio perché… offrono questo livello di assoluta libertà.
- Il KYC è obbligatorio in molte parti del mondo
Sono le autorità legali a imporre a chi offre servizi finanziari o di trasferimento di denaro. In genere gli exchange che sono diventati grandi oltre una certa soglia hanno finito per dover implementare, se centralizzati, qualche tipo di controllo sull’identità degli iscritti e di chi utilizza i propri servizi.
- Il KYC è parte delle regole anti-riciclaggio
Il KYC è anche parte – per giuste o sbagliate che siano – delle leggi anti-riciclaggio. L’identificazione, almeno secondo l’interpretazione di chi quelle leggi le ha scritte, serve per evitare che gli exchange vengano utilizzati da parte di malfattori, per il riciclaggio di proventi illeciti o per scopi comunque illegali.
PRO e CONTRO
👍PRO DEGLI EXCHANGE NO KYC | 👎CONTRO DEGLI EXCHANGE NO KYC |
---|---|
Anonimi | Difficile pagare in fiat |
No documenti | Sicurezza non sempre al top |
No rischi leak identità | Non durano in eterno |
Ci sono pro e contro in relazione al KYC per gli exchange – e potrebbe non essere una soluzione per tutti.
- Pro degli exchange no KYC
ANONIMATO: per molti la privacy è fondamentale e gli exchange no KYC offrono il meglio sotto questo aspetto. Nessuna identificazione e nessun rischio di rivelare la propria identità.
LIMITI ALTI: chi utilizza exchange no KYC può utilizzare limiti molto più elevati in genere degli exchange classici.
AL RIPARO DAI FICCANASO: capita di avere degli attacchi ai servizi di identificazione che rendono disponibili pubblicamente (o quasi) le nostre generalità. Non identificandosi non si corre più questo rischio.
- Contro degli exchange no KYC
AUTORITÀ: le autorità non vedono di buon occhio questo tipo di attività e periodicamente cercano di imporre il KYC.
NON DURANO IN ETERNO: diversi exchange crypto partiti come NO KYC hanno poi imposto l’identificazione ai loro utenti, in genere però con un largo preavviso.
SICUREZZA: operano in genere da paradisi fiscali. Se i fondi dovessero andare persi, sarà più difficile far valere le proprie ragioni.
PAGAMENTI FIAT: non sempre sono disponibili. E quando sono disponibili o impongono KYC presso terzi, oppure hanno delle commissioni molto elevate.
FAQ
Gli exchange no KYC sono exchange che non richiedono l’identificazione e i documenti durante la registrazione. Permettono di operare sui mercati crypto in modo anonimo.
Non tutti. C’è bisogno di fare una cernita e scegliere soltanto quelli che possano offrire davvero un ambiente sicuro, sia a livello informatico, sia a livello di gestione dei fondi.
Dipende dai punti di vista. Ci sono pro e contro, che abbiamo analizzato a fondo all’interno della nostra guida.