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L’assurdo caso BlackRock-Coinbase sugli ETF Bitcoin: c’è chi grida al complotto

BlackRock e Coinbase: c'è chi grida al complotto. Ma è poco più dell'ennesimo caso social su Bitcoin.

Come dovrebbe essere ormai noto a tutti, BlackRock ha inviato un emendamento per quanto riguarda il suo ETF Bitcoin Spot e in particolare per quanto concerne la custodia da parte di Coinbase. Ora il testo che regola l’ETF indica in 12 ore il tempo massimo entro il quale gli scambi definitivi dell’ETF devono essere regolati.

Una questione che è emersa dopo che per giorni Coinbase è stata accusata sui social di essere poco trasparente a riguardo. Coinbase – lo ricordiamo – opera come custode dei Bitcoin di 10 ETF su 11, con diverse delle società coinvolte che però non rivelano i wallet precisi che custodiscono tali ingenti risorse.

Le accuse – e lo diciamo tra i denti – hanno da subito preso la forma di attacchi a un operatore che è stato messo alla berlina più volte soprattutto dalla vecchia guardia del mondo Bitcoin e crypto, con l’aiuto di Justin Sun, che è indirettamente concorrente con Coinbase per uno dei suoi ultimi prodotti, ovvero cbBTC, una versione sintetica di Bitcoin che sarà concorrente diretta di WBTC, una storia che abbiamo già raccontato qui.

Si passa a 12 ore, ma perché?

Probabilmente su richiesta diretta di Coinbase, anche per mettere a tacere le polemiche online, che ciclicamente si scagliano sul suo exchange, complici vecchi attriti con lo zoccolo più risalente degli appassionati.

Una questione di teorie campate in larga parte in aria, che oggi hanno trovato sfogo complottista in uno dei prodotti più di successo di sempre, ovvero l’ETF su Bitcoin di BlackRock.

Oltre alla questione in sé, ci sarebbe da parlare per ore delle teorie, invero assai strampalate, che sono circolate nelle ultime giornate sui social e in particolare su X. Da Coinbase che venderebbe paper Bitcoin, ovvero Bitcoin di carta a BlackRock, ad una sorta di accordo con BlackRock per tenere affossato il prezzo di BTC.

Cose che ovviamente non hanno alcun tipo di senso ma che pur hanno trovato terreno fertile in un pubblico, quello sui social, sempre alla ricerca di storie che siano sensazionali.

Cosa cambia ora?

Praticamente nulla. Gli ETF probabilmente continueranno ad essere bersaglio di chi li ritiene poco più che sterco del demonio. Coinbase continuerà a essere accusata da hater ormai risalenti nel tempo e più in generale nessuno si accontenterà neanche di questa modifica.

Nel complesso, riteniamo più che assurdo che si creda che BlackRock possa effettivamente farsi gabbare da un exchange. O che voglia correre rischi per somme che, vale la pena di ricordarlo, sono briciole rispetto all’enormità del capitale che ha in gestione.

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