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Oggi alle 14:30 saranno pubblicati i dati sulla disoccupazione USA, dati che i più importanti della settimana in termini macro e che saranno tra quelli più importanti per anticipare le prossime mosse di Federal Reserve in termini di tassi. Sono dati che avranno con ogni probabilità un impatto anche sul mondo Bitcoin e crypto e sarà dunque utile valutare cosa aspettarsi, come potrebbe cambiare il mercato in caso di dato migliore o peggiore e perché sono così importanti.
Il mercato del lavoro rimane infatti il principale osservato da parte di Federal Reserve, come fattore in grado di anticipare l’arrivo di una recessione. Sarà dunque un’attesa carica di tensione, che accompagnerà una giornata altrettanto tesa sul fronte del trading.
Le aspettative, come avremo modo di vedere sono per una disoccupazione in linea con la lettura precedente, cosa che almeno in parte rimanderebbe le preoccupazioni dei mercati per l’arrivo di una recessione. Preoccupazione che per quanto sia poco discussa, è forse la principale almeno per gli orizzonti di medio periodo (e che avrà impatto anche sul breve).
Alle 14:30 la disoccupazione USA
Alle 14:30 arriveranno i dati sulla disoccupazione USA. Sono dati ai quali arriviamo con un rialzo, come dimostra il grafico, che è partito da inizio anno e che è forse l’argomento più forte contro il soft landing, ovvero contro la possibilità che si torni a tassi più bassi pur senza avere una recessione.
Le aspettative per oggi sono di una disoccupazione al 4,2% e quindi in linea con il mese precedente. Ed è questo il dato che i mercati dovrebbero aver già scontato, compreso Bitcoin e crypto.
Sempre alel 14.30 arriveranno tanti altri dati importanti, tra i quali Nonfarm Payrolls, Average Hourly Earnings e altri minori che aiuteranno comunque ad avere un quadro più preciso dello stato del mercato del lavoro USA. Vi forniamo, allo scopo di essere pronti a reagire al dato, che potrebbe agitare i mercati in modo importante, sia al rialzo che al ribasso.
Due opzioni sul tavolo
Ci sono due opzioni sul tavolo:
- Lavoro in crisi, tagli da 50 punti base
È l’opzione di cui nessuno parla – neanche da Federal Reserve – ma che secondo noi è comunque sul tavolo. Una lettura negativa dei dati sul lavoro finirebbe per riportare al centro della discussione la possibilità che i prossimi tagli, che ci saranno durante la prima settimana di novembre, siano da 50 punti base, per quanto Fed abbia anticipato da qui a fine anno 2 tagli da 25 punti base.
- Lavoro non in crisi, si procede più lentamente
Un mercato del lavoro ancora forte finirebbe invece per rafforzare i propositi di tagli da soli 25 punti base, che rallenterebbero il ritorno verso tassi di interesse neutrali , cosa che comunque potrebbe piacere relativamente poco ai mercati.
Anticipare la reazione di oggi ai dati non è semplice – e sarà dunque interessante seguire anche perché capiremo cosa preferirebbero i mercati: un’economia forte al punto tale da rallentare il ritorno verso tassi più bassi, o tagli il più rapidamente possibile, ovvero maledetti e subito.
