Il grande bluff dello yen, che ha tentato per settimane un disperato recupero, è tornato a essere quello che i più avveduti ritenessero fosse. Ovvero un bluff. La divisa giapponese viene scambiata intorno ai 150 contro il dollaro, tornando sui livelli pre-preoccupazione. Ed è probabilmente anche per questo che Bitcoin e crypto stanno confermando il vecchio meme di Uptober.
Una correlazione inversa, quella tra yen e asset di rischio, che è una delle tendenze più importanti del 2024 e che a nostro avviso sarà importante per capire anche come potrebbe muoversi crypto e Bitcoin nel corso delle prossime settimane e dei prossimi mesi.
Con un’avvertenza: così come le promesse elettorali sono… promesse impossibili o quasi da mantenere in Giappone, potrebbero esserlo anche negli USA, dove si è in attesa di un altro appuntamento elettorale che in molti ritengono decisivo per il mondo crypto e Bitcoin.
Giappone addio? Yen favorisce il recupero di BTC
Un recupero verso i massimi che è anche responsabilità dello yen giapponese. La storia è di quelle lunghe – e ne abbiamo anche parlato in un video sul nostro Canale Youtube – al quale andrà almeno riconosciuto il merito di aver affrontato la questione prima che diventasse di dominio pubblico.
Perché i mercati erano preoccupati? Perché uno yen più forte avrebbe comportato la chiusura di certe posizioni sulle borse USA (e altrove), che erano mantenute grazie ai tassi molto bassi in Giappone. Tassi bassi in Giappone che sono stati messi in discussione dalle più recenti politiche di Bank of Japan e anche dall’arrivo di un nuovo primo ministro, che aveva promesso di sostenere un piano di rialzo dei tassi e di ritorno alla normalità monetaria. La cosa ha dovuto poi scontrarsi con la realtà (principalmente quella di un Giappone anche debole economicamente) e non se ne è fatto nulla. E lo yen è tornato a perdere terreno contro le principali divise.
- Anche il cammino degli USA aiuta… Bitcoin
Paradossalmente è anche un dollaro relativamente forte a poter aiutare il cammino di Bitcoin. Il fatto che Federal Reserve, almeno secondo gli intendimenti dei mercati di questa settimana, potrà forse permettersi un cammino più lento verso tassi più bassi sta favorendo gli asset risk on, che in effetti hanno fatto registrare una settimana in positivo.
Non solo questo
Gli ETF hanno ripreso a spingere ed hanno accumulato cifre da capogiro anche durante quelle sedute che avevano fatto registrare una qualche incertezza in termini di prezzo.
Questi fattori, insieme al Trump Trade – potrebbero continuare a spingere sul breve. Per il medio e lungo periodo, per gli investitori rimarrà più intelligente fare valutazioni più ampie – che come dovrebbero aver insegnato le situazioni in Giappone e negli USA, molto raramente dipendono da questioni elettorali di breve.