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BCE indica il BOTTOM per Bitcoin e crypto: ancora errori dagli specialisti della Banca Centrale

A indicare il bottom per Bitcoin e crypto ci pensano ancora una volta gli specialisti di BCE, che non possiamo che ringraziare.

Verrebbe quasi da chiedere a Jürgen Schaaf e Ulrich Bindseil di scrivere più di frequente contro Bitcoin. Il magic duo che anima il fronte anti Bitcoin in BCE potrebbe aver segnato un altro bottom, o almeno un altro minimo di prezzo locale, ripetendo la straordinaria performance del 2022, quando ebbero a dichiarare Bitcoin, neanche a dirlo, morto.

Un approfondimento, questo che ti proponiamo, tra il serio e il faceto – che però è basato su una questione che ci preme divulgare: i super esperti, soprattutto quando senza skin in the game, come direbbe Nassim Taleb, ovvero senza rimetterci del proprio se le loro previsioni dovessero andare male, valgono spesso meno di zero.

Bitcoin – e dovrebbe essere ormai storia nota a chi ci segue da un po’ – tende ad infischiarsene tanto dei titoli di studio, quanto del prestigio delle posizioni occupate. E se dovesse confermare il trend positivo degli ultimi giorni darebbe un altro proverbiale schiaffo a chi – senza alcun senso del ridicolo – continua a organizzargli funerali.

I numeri battono i paper

Era la fine del 2022 quando il duo di BCE composto da Jürgen Schaaf e Ulrich Bindseil dichiarava l’ultimo atto di Bitcoin. Affermavano che pur essendoci la possibilità di un colpo di coda, quello sarebbe stato l’ultimo di un esperimento fallito – e che non avrebbe interessato più neanche gli speculatori.

BCE performance
L’incredibile performance degli assi di BCE

Di acqua sotto ai ponti ne è passata tanta – e a 2 anni di distanza Bitcoin ha fissato nuovi massimi a circa 4 volte il prezzo che avevamo sui mercati nel giorno della pubblicazione della profezia di sventura.

Quando però non si soffrono le conseguenze delle proprie previsioni sbagliate, è facile farsi tentare di nuovo. È facile aprire il computer e mettersi di tutto punto a ribadire che si è avuto torto, ma che è il mondo a girare nel verso sbagliato.

A metà ottobre, per la precisione il 12 del corrente mese, i due hanno pubblicato un nuovo paper, questa volta sottolineando gli effetti nefasti sulla redistribuzione che sono insiti nella struttura di mercato di Bitcoin. Risposta di $BTC? Corre sopra i 71.000$, come se volesse fare un dispetto a chi lo ha attaccato ancora una volta con una prepotenza che – per l’appunto – è tipica di chi non ha nulla da giustificare e non ha alcun tipo di perdita economica o di prestigio causata da eventuali previsioni sbagliate.

Difficile prenderli sul serio

Dopo una doppia performance di questo livello, siamo piuttosto certi del fatto che sarà sempre più difficile prendere sul serio gli strali che arrivano da paper di istituzioni più o meno altolocate.

Ed è forse anche questo che infastidisce chi fa dell’odio verso Bitcoin l’unica cifra della sua personalità e del suo impegno professionale: Bitcoin fa quel che vuole, non legge i paper e continua dritto per la sua strada.

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aldo
aldo
15 giorni fa

top articolo sei un grande!

Enzino amico di miccio
Enzino amico di miccio
14 giorni fa

Fatto salvo che potrebbe di nuovo crollare fra 12 mesi….mettendo in crisi il sistema finanziario sto giro.