21Shares ha appena inviato la richiesta di approvazione per un ETF spot su Ripple XRP. La richiesta è stata inviata a SEC tramite il classico form S-1. 21Shares non è la prima società negli USA a cercare di lanciare un ETF su questa criptovaluta, il cui gruppo che la controlla sta ancora affrontando una lunga causa contro SEC, che la ritiene essere una security, almeno per una certa parte delle vendite già avvenute in passato.
Non ci sono molti dettagli all’interno della richiesta di 21Shares: mancano ancora, come è normale che sia in questa fase, le commissioni. Sarà invece Coinbase a fare da custode, così come avviene per il grosso degli ETF su Bitcoin e su Ethereum che sono attualmente quotati negli Stati Uniti.
La notizia non avuto alcun tipo di effetto sull’andamento di prezzo di XRP, all’interno di una giornata che ha visto dei feroci swing di prezzo e che chiuderà una settimana ricca di entusiasmo e tensioni, che si sono alternati giorno dopo giorno, in particolare durante la sessione USA.
21Shares sale a bordo di Ripple
Non è il primo degli ETF su Ripple che sono stati inviati in approvazione negli USA. Già Bitwise aveva fatto richiesta ad inizio ottobre per il lancio di un prodotto del genere, così come aveva fatto anche Canary.
A fare da borsa per il listing c’è CBOE, borsa che collabora storicamente con gli ETF di 21Shares negli USA è che è già borsa di quotazione per diversi dei prodotti già disponibili per l’acquisto negli Stati Uniti.
Per il momento non è chiaro quali siano le possibilità di approvazione per un prodotto di questo tipo, che dovrà ancora ricevere un form 19b-4 proprio da parte di CBOE e che potrebbe incontrare le resistenze di SEC, almeno fino a quando i 5 commissari saranno maggiormente allineati con Gary Gensler.
Mercati completamente fermi
La notizia per il momento non ha avuto alcun tipo di effetto sul mercato, con Ripple XRP che sta seguendo il grosso della truppa in una giornata di montagne russe che ha visto Bitcoin arrivare a quasi 72.000$ salvo poi correggere e poi recuperare di nuovo, per quanto su livelli di prezzo decisamente più bassi.
Con ogni probabilità anche lo scarso entusiasmo raccolto dai prodotti su Ethereum sta portando i mercati a prendere con le pinze certe operazioni, in particolare quando ancora incerte come quella avviata poco fa da 21Shares. Rimane comunque ferma la convinzione, in particolare da parte di gestori di medie dimensioni, nel puntare su nuovi ETF con crypto spot.