Chainlink: Guida definitiva su LINK Coin

Chainlink è una blockchain, con relativo token LINK, che punta a risolvere uno dei problemi più importanti per le criptovalute di ultima generazione. Il suo punto di forza è sicuramente la possibilità di poter integrare stream di dati credibili, che possono essere utilizzati, sia sulla stessa blockchain sia in relazione ad altre, per l’esecuzione condizionale dei Smart Contract.

La Guida completa di Criptovaluta.it su Chainlink (LINK)

La criptovaluta di riferimento, LINK, viene utilizzata per retribuire i nodi e per altri aspetti del funzionamento di questo interessantissimo progetto. Entrare oggi sul mercato di Chainlink – e collateralmente di LINK – vuol dire puntare su uno dei progetti più prestanti e in prospettiva più utili per l’intero ecosistema delle criptovalute.

Principali informazioni su Chainlink [LINK] Coin:

❓Nome:Chainlink
📑Sigla:LINK
👶Nascita:2017 (whitepaper)
📈Previsioni:Previsioni Chainlink
🔍Tecnologia:ERC 667
Comprare:Come comprare Chainlink
📱Wallet:Exodus, Exchange, Ledger Nano X, Ledger Nano S
Chainlink [LINK] – Tabella principali caratteristiche introduttive

Cos’è Chainlink (LINK)

Chainlink e LINK sono rispettivamente un protocollo e il token utilizzato per il funzionamento di tale protocollo, che hanno come obiettivo principale l’integrazione di flussi di dati credibili all’interno di blockchain che utilizzano smart contract e App Distribuite. Per chi non è informato sulla natura di questi sviluppi e progetti, la definizione di base potrà sembrare molto complessa e contorta. Nella prima parte di questo nostro approfondimento su questa criptovaluta, avremo come obiettivo principale proprio l’approfondimento delle funzionalità di questo specifico progetto.

  • Il problema da risolvere

Gli Smart Contract sono contratti ad esecuzione condizionale e automatica, che sono stati introdotti ormai tempo fa da Ethereum. Possono avere delle Condizioni che si innescano automaticamente al raggiungimento di un valore o di un determinato evento. Fino all’arrivo di Chainlink, questi contratti non potevano fare affidamento su dati esterni.

Immaginiamo di voler avere uno smart contract che va in esecuzione se il dollaro dovesse raggiungere la parità con l’Euro. Con i sistemi prima di Chainlink, era impossibile avere un dato affidabile di questo tipo.

Le funzionalità principali di Chainlink
  • Dati del mondo esterno dentro le blockchain

Il primo dei problemi che vengono risolti dal progetto Chainlink è proprio questo: il protocollo è in grado di inserire all’interno del network dei nodi che possano essere dei fornitori di dati affidabili, che chi utilizza gli smart contract può utilizzare.

Non parliamo inoltre soltanto di dati finanziari. In via generale possiamo incorporare dati che arrivano da dispositivi IoT, ma anche da altri tipi di strumenti. Chi è capace di programmare, dovrebbe immaginare Chainlink come una serie di API che possono fornire, a strumenti di blockchain, dati affidabili e in tempo reale. Questo avviene tramite i cosiddetti oracoli.

  • Perché i dati dovrebbero essere affidabili?

I creatori di Chainlink si sono ovviamente posti anche questo problema: che interesse dovrebbe avere un nodo a fornire dei dati attendibili? Perché non dovrebbe manipolarli? Perché c’è un sistema interno che assegna un punteggio di reputazione ad ogni nodo e che dunque può espellere chi si dovesse comportare in modo scorretto. In aggiunta i cosiddetti oracoli, ricevono pagamenti in LINK nel caso in cui dovessero appunto fornire dati attendibili e utilizzati dai progetti che comunicano con il network.

Una soluzione win win per tutti i soggetti coinvolti: da un lato DApps (ovvero applicazioni decentralizzate) e smart contract, dall’altro invece chi ha tra le mani dati che può diffondere automaticamente, ottenendo anche una retribuzione.

  • La criptovaluta

LINK è il token / criptovaluta che viene utilizzato internamente dal progetto. Possiamo considerarlo come il gas che deve esser utilizzato all’interno del protocollo per far funzionare le cose. Chi ha bisogno di dati dagli oracoli, dovrà indirettamente retribuirli in LINK, così come ci sono pagamenti di questo tipo per praticamente tutti i servizi offerti dal network.

Come funziona Chainlink LINK

Ci sono diversi aspetti interessanti di Chainlink, che avremo modo di approfondire già da adesso. Il progetto, sin dalla sua pubblicazione, è stato ritenuto uno dei più interessanti in termini di funzionalità, di possibile espansione sul mercato e per qualità dei servizi che offre nell’ecosistema delle criptovalute. Ripercorriamo le sue tappe principali, per poi affrontare, tra qualche riga, anche il funzionamento della sua blockchain.

Quali sono le sue principali caratteristiche del progetto?

Sono diverse le caratteristiche molto interessanti, per non dire uniche del progetto, che lo hanno reso uno di quelli seguiti con maggiore attenzione da parte di investitori e appassionati di criptovalute.

  • Collegamento tra blockchain e dati del mondo esterno

Questo è il primo scopo che si prefigge il progetto: offrire all’interno di ambienti compatibili con la blockchain la possibilità di avere accesso a dati del mondo esterno e reale. Per fare un esempio, potremmo avere le quotazioni di EUR/USD – la coppia che compara euro e dollaro USA – per l’attivazione di uno smart contract, al raggiungere un determinato prezzo. Cosa che, prima di Chainlink, nessun progetto era in grado di fornire.

  • Con la sicurezza della blockchain

La blockchain che integra gli smart contract è un ambiente maggiormente sicuro, perché si basa su un consenso distribuito e su meccanismi di convalida a prova di intromissione da parte di terzi. Chainlink ha coniugato questa caratteristica delle blockchain (e degli smart contract) con la possibilità di pescare dati dall’esterno. Questo avviene, come vedremo nella sezione dedicata agli oracoli, tramite speciali nodi di raccordo, sui quali tutto il network vota, per definirne la stabilità e l’affidabilità.

Gli smart contract sono i “clienti” ideali di Chainlink
  • Il generatore di randomicità

Uno dei più grandi problemi dell’informatica del passato e del presente è l’avere un generatore di casualità che sia… effettivamente casuale. Al suo interno Chainlink integra anche questo tipo di funzionalità – che potrebbe permettere applicazioni distribuite che organizzano lotterie o altro tipo di utilizzo presso il grande pubblico, basandosi proprio su una funzionalità di questo tipo.

  • Di appoggio esterno anche ad altre blockchain

Chainlink funziona anche come un layer superiore da poter applicare a qualunque tipo di progetto in blockchain. Si comporta, per intenderci anche tra non esperti di informatica, come uno strato superiore in grado di reperire dati dai suoi nodi e trasferirli su altre blockchain. Questo modo di funzionare del progetto gli permette di essere cruciale all’interno del mondo delle criptovalute di ultima generazione, quelle che per l’esecuzione automatica dei loro contratti, hanno bisogno di dati affidabili e soprattutto certificati. Chainlink opera anche da certificatore.

  • LINK: la ricompensa per i nodi

LINK è la criptovaluta del progetto, quella che viene utilizzata per retribuire i nodi che offrono dati dal mondo reale. Questo tipo di funzionamento ha diverse implicazioni: chi vuole recuperare dati da Chainlink deve contribuire con questo token. Il token ha dunque un valore intrinseco, perché è utility per l’accesso a tutti i vasti servizi offerti dal protocollo Chainlink.

Gli oracoli sono i nodi clou per il funzionamento del progetto

Approfondimenti sul progetto

Per chi volesse saperne di più sotto il profilo tecnico, ci sono diversi documenti che possiamo andare a consultare, per comprendere il funzionamento tecnico avanzato di questo protocollo e della sua relativa criptovaluta.

Come per ogni progetto crypto, anche Chainlink ha il suo paper ufficiale, che è stato redatto da Ellis, Juels e Nazarov, i fondatori del progetto. Un documento molto complesso e sicuramente non adatto al consumo da parte di chi non è esperto di informatica. Tuttavia sono fissate nero su bianco tutte le caratteristiche, presenti e future, del progetto. ù

  • Sito ufficiale

Anche il sito ufficiale del progetto offre la possibilità di informarsi in modo più accurato, attraverso documenti su ogni aspetto specifico del network. La lettura è sicuramente più soft rispetto a quella del white paper. Chi non ha ancora alcuna idea sul funzionamento di reti di questo tipo, dovrebbe partire proprio dal sito ufficiale per saperne di più.

Qual’è sarà il futuro di Chainlink?

Il futuro di Chainlink è, almeno secondo le previsioni dei più esperti, piuttosto roseo. Le previsioni su Chainlink sono fortemente rialziste sia sul breve che sul medio e lungo periodo. Ma c’è altro di cui parlare se vogliamo effettivamente interessarci di quello che questo progetto potrà raggiungere.

  • La questione commerciale

Chainlink non è un passatempo, ma un progetto con solidissime basi commerciali. Questo vuol dire che i nodi che vi partecipano sono ovviamente interessati ad ottenere un guadagno per i servizi offerti. Questo è garanzia del fatto che il progetto avrà la giusta forza per continuare ad attrarre dei nodi importanti e dunque a migliorare la rete. Sotto questo profilo, Chainlink può essere considerato, senza alcun tipo di dubbio, come uno dei progetti più forti del settore. Cosa che si ripercuoterà anche sul futuro valore di LINK – che rimane il token di riferimento dell’intero progetto.

  • La questione dell’utilizzo

LINK è una utility cryptocurrency, ovvero ha ragion d’essere perché può essere spesa per ottenere servizi automatici all’interno del suo network, ovvero Chainlink. Chi fa previsioni, per breve o lunghe che siano, le sta facendo innanzitutto sulla capacità del network di crescere in rilevanza. Questo vuol dire che se crescerà l’utilizzo del progetto, potremo pensare ad un rialzo del valore di LINK. Se il progetto invece dovesse essere rimpiazzato da altri token e altre blockchain, dovremo puntare sul ribasso del valore di questa criptovaluta sui mercati.

Chainlink LINK Blockchain

Ci sono diversi concetti che sono necessari per comprendere il funzionamento della blockchain di Chainlink e di LINK, il token che viene utilizzato come gas all’interno del network stesso. Li analizzeremo uno per uno, cercando di offrire un quadro per quanto possibile chiaro a chi si avvicina per la prima volta a questo strumento.

  • Il funzionamento degli smart contract

Inutile anche soltanto provare a comprendere il funzionamento di Chainlink senza partire dagli smart contract. Siamo davanti a pezzi di codice che si comportano come contratti: contengono delle regole, contengono gli inneschi (ovvero le condizioni alle quali si attiveranno), sono immutabili (perché iscritti sulla blockchain) ed eseguono una determinata azione, in genere uno scambio.

Questo tipo di strumenti hanno da sempre un problema di fondo: ovvero le diverse blockchain non possono comunicare tra loro e soprattutto non possono fare riferimento a dati esterni alla blockchain stessa, come i dati che arrivano dal mondo della finanza classica. La blockchain di Chainlink. Punta proprio a risolvere questo annoso problema.

  • Le fonti di dati: gli Oracle (o oracoli)

All’interno della blockchain di Chainlink sono presenti delle fonti di dati, i cosiddetti oracoli. Chi è abituato ad operare al di fuori dei concept della blockchain, potrebbe chiedersi il perché non scegliere semplicemente dati da una fonte e trasferirli nel network. Perché una sola fonte potrebbe essere inaffidabile e soprattutto rendere inutili i vantaggi che un sistema di blockchain garantisce. Per questo motivo Chainlink supporta il ricorso a diversi tipi di oracoli anche in competizione tra loro. Può decidere di verificare i dati su più punti, di scegliere in relazione alla reputazione che hanno sviluppato, etc. Gli oracoli sono proprio i responsi alle domande che uno smart contract può fare. Quanto vale un dollaro oggi? Si è raggiunto il livello di prezzo X sulle azioni ENI? Quanti bond del tesoro USA sono stati venduti oggi?

  • La gestione di richieste e consegna dei dati

La gestione della richiesta di dati da parte di uno smart contratti all’interno della rete di Chainlink, porta alla creazione di un Requesting Contract, ovvero un contratto ad esecuzione automatica che ha la forma di una richiesta al network e che contiene tutti i dettagli della stessa.

La blockchain di Chainlink trasforma questo contratto in un Service Level Agreement Contract, detto anche SLA, che viene registrato sul ledger e che viene poi scomposto in tre diversi sotto-contratti.

Come funzionano i contratti automatici di richiesta dati dentro Chainlink

Reputation contract: o contratto di reputazione, che controlla la reputazione appunto che un nodo/oracolo ha accumulato nel tempo. Verifica l’autenticità dei dati passati e anche la sua performance. Con questo contratto il network di Chainlink è in grado di scartare quelli che non sono adatti e conformi al contratto di richiesta.

Order matching Contract: il secondo subcontratto è di trasporto e sposta la richiesta fatta con il primo contratto a tutti i nodi (selezionati dall’utente o meno) che possono offrire quel tipo di dato. Analizzando questo contratto, Chainlink sceglie anche il numero di risposte che otterrà da diversi oracoli.

Aggregating contract: altro contratto ad esecuzione automatica che si preoccupa di raccogliere i dati dagli oracoli, validarli e eliminare contratti, prima che questi siano consegnati al richiedente. Con un sistema di questo tipo Chainlink può offrire dati affidabilitradotti nella lingua degli smart contract e trasformarsi in un network in grado di consegnare dati fondamentali per il funzionamento dell’ecosistema delle criptovalute.

  • Il ruolo del Token LINK

Come abbiamo già detto, LINK è la criptovaluta ufficiale del sistema e viene utilizzata al suo interno per retribuire i nodi e oracoli che partecipano a questo tipo di operazioni. Si tratta dunque a tutti gli effetti di un utility token, il cui valore è largamente collegato al livello di utilizzo dei servizi.

I nodi possono utilizzare inoltre LINK per staking. Depositando e bloccando queste somme dimostrano il loro impegno a far parte del network. Un nodo può trovarsi ad essere escluso se non ha depositato una quantità adeguata di LINK tramite staking.

Vale la pena sottolineare in questo frangente che il contratto di reputazione tiene conto anche della quantità di LINK bloccati da un determinato nodo per valutarne l’affidabilità. In questo modo si innesca un circolo virtuoso dove per partecipare alle operazioni sul network, diventa necessario bloccare un’importante quantità di token LINK. E dunque aumentarne la domanda sui mercati e il relativo prezzo.

Chainlink LINK Wallet

Per stoccare i nostri LINK acquistati avremo bisogno di un wallet. Ci sono oggi sul mercato – anche a costo zero – diverse opzioni che ci permettono di farlo. Segnaliamo qui le migliori sia in versione software che in versione hardware.

Le principali alternative come wallet per Chainlink
  • Una premessa: va bene qualunque tipo di wallet che possa stoccare token ERC

Chainlink è un token ERC e dunque qualunque tipo di wallet, sia hardware che software, che sia in grado di detenere questo tipo di token. Se abbiamo già il nostro wallet per altri tipi di token ERC, potremo continuare ad utilizzarlo senza problemi e aggiungere semplicemente il modulo per LINK.

  • Gli exchange offrono wallet incorporato per LINK

Tutti gli exchange che ci offrono la possibilità di fare compravendita di LINK ci offrono contestualmente la possibilità di avere un wallet associato a questo tipo di token. Il wallet in questo caso viene aperto in modo completamente automatico e non dovremo fare nulla. Tuttavia, chi è alla ricerca di un sistema maggiormente sicuro, con le chiavi soltanto in nostro possesso, dovrà necessariamente guardare altrove, ovvero in direzione dei wallet hardware.

  • Exodus

Exodus è un wallet multi-criptovaluta che è in grado di stoccare la maggior parte delle criptovalute che sono oggi scambiate, su buoni livelli, sulle principali piazze. Il supporto per Chainlink è ormai attivo da tempo. Chi utilizza già questo wallet con scambio incorporato (ma purtroppo molto costoso per le transazioni) può continuare ad utilizzarlo.

  • Ledger

Anche i prodotti di Ledger – tra i migliori hardware wallet disponibili sul mercato, sono in grado di stoccare i token ERC e dunque anche di fare da custodi per i nostri LINK. Sia la versione Ledger Nano X – che abbiamo già recensito all’interno del nostro sito, sia la versione Ledger Nano S possono essere comodamente utilizzate per tenere in sicurezza i nostri token del protocollo CHAINLINK.

La soluzione con hardware fisico è ad oggi la più sicura per chi vuole detenere grandi quantità di LINK. Questo tipo di hardware wallet proteggono da eventuali intrusioni di terzi malintenzionati e possono custodire LINK all’interno di quella che, in tecnico, si chiama cold storage, ovvero disconnessi dalla rete e non accessibili anche agli hacker.

Chainlink Mining

Date le caratteristiche tecniche di questo progetto, Chainlink, non è possibile fare mining di LINK. Siamo davanti a criptovalute di nuova generazione, che non funzionano tramite Proof of Work per la validazione dei blocchi e che dunque non possiamo creare semplicemente con potenza di calcolo, come facciamo con Bitcoin o con altre criptovalute di vecchia generazione.

Chi è interessato ad occuparsi di mining dovrebbe guardare altrove e sfruttare le eventuali risorse che possono essere fornite da hardware specifico o anche da PC predisposti per il mining per creare altre criptovalute.

Si può partecipare in forma di nodi alla rete di Chainlink e questo ci permetterà di ottenere LINK in cambio dei servizi che andremo ad offrire. Tuttavia non è un meccanismo di mining, non dipende dalla potenza di calcolo e non ha nulla a che vedere con quanto facevamo ad esempio anche con Monero.

TRUFFE: occhio, perché sono in circolazione diversi contenuti che vendono contratti per il mining di Chainlink, legati a profili inaffidabili su Ebay e su altre piattaforme poco controllate. Non cadiamo in inganno ed evitiamo di rivolgersi a questo tipo di servizi. Non ne può venire fuori nulla di buono e finiremo per buttare il nostro denaro, che potremmo investire nelle criptovalute in modo molto più intelligente.

Leggi anche: Come minare criptovalute

Chainlink LINK Opinioni e Recensioni

Chainlink offre una soluzione pratica ed efficiente che fa da enabler a tanti altri possibili sviluppi per quanto riguarda il futuro dell’ecosistema blockchain e soprattutto DeFi. In questa sezione offriamo ulteriori approfondimenti, sotto forma di opinioni e recensioni, che possono aiutarci a comprendere più a fondo la portata – anche in termini di investimenti – di questo straordinario progetto.

Chainlink Forum & Social tematici

Ci sono diversi forum tematici e anche social che si occupano di Chainlink, sia sotto la prospettiva tecnologica, sia invece per quanto riguarda la finanza e gli investimenti. Qui abbiamo selezionato i 5 migliori in tutto il mondo e dunque sia in lingua italiana che in lingua inglese, che possono offrire una buona fonte di informazione.

I migliori forum per chi vuole occuparsi di Chainlink e scambiare idee
  • Reddit /r/ChainLink

È a metà tra social e forum e offre tantissime sotto-sezioni, all’interno delle quali gli utenti possono raggrupparsi per discutere degli argomenti che gli interessano maggiormente. Il suberddit Chainlink rimane uno dei più interessanti per approfondire la conoscenza di questo progetto e anche per avere spunti di carattere finanziario.

  • Investing.com

Sì, sempre lui. Quello che in moltissimi utilizzano proprio per seguire le quotazioni anche delle criptovalute. Chainlink è listata da tempo e dunque è possibile anche accedere al classico corredo di forum e chat che Investing offre, insieme alla sua sezione commenti. Per noi assolutamente un punto fermo, soprattutto per chi vuole approcciarsi a Chainlink dal lato finanziario.

  • Bitcointalk

È nato come forum per parlare di Bitcoin, ma oggi è comunque un punto di riferimento anche per i cosiddetti altcoin. Le discussioni su Chainlink e LINK sono già attive e soprattutto abbiamo la libertà di avviarne di nuove. Un’ottima piazza digitale per tutti coloro i quali vogliono parlare di questo progetto.

  • FinanzaOnline

Concentrato più sugli asset finanziari classici, anche il primo forum italiano dedicato alla finanza si sta iniziando a muovere sulle criptovalute, soprattutto se non molto conosciute. Qui possiamo incontrare il top in termini di trader indipendenti italiani. Possiamo dunque affidarci a questo straordinario luogo digitale per avere compagni di Chainlink che parlino la nostra lingua.

  • Yahoo Finance

Un altro famosissimo sito, che offre il prezzo in tempo reale di Chainlink con annessi forum e chat. Uno dei siti che si occupano di finanza più importanti al mondo, oggi particolarmente attento anche al mondo delle criptovalute e anche di Chainlink. Meno consigliato degli altri, ma comunque un buon punto di riferimento.

Chainlink Pro e Contro

Abbiamo anche raccolto i pro e i contro che riguardano Chainlink, sia come token che come blockchain. Questo è un approfondimento non solo dovuto, ma necessario per tutti coloro i quali vogliono avere un quadro completo – e anche sintetico – di quanto può offrire LINK.

PROCONTRO
Utilizzo concretoNon è riserva di valore
Progetto affidabileFuturo incerto
Forza commercialeAlto rischio di oscillazione
SicurezzaCompetizione
La tabella riassuntiva dei pro e dei contro di Chainlink (LINK)
  • Pro di Chainlink

Partiamo ovviamente dai pro, che per la gran parte degli investitori e degli analisti sono maggiori rispetto ai contro, che comunque ogni progetto deve pur avere. D’altronde non esistono criptovalute ideali per tutti e Chainlink stessa non può essere la soluzione ideale per ogni tipo di risparmiatore ed investitore.

PROGETTO FORTE COMMERCIALMENTE: le collaborazioni già attive sono molte e crescono i soggetti, anche istituzionali, che si stanno interessando proprio a Chainlink. Ad oggi il progetto è uno dei più discussi – e anche dei più utilizzati – dell’ecosistema complessivo blockchain e criptovalute. Questa sua straordinaria forza commerciale continuerà a fare da traino sia all’utilizzo del sistema, sia dunque alla rilevanza di LINK.

PROGETTO TECNICAMENTE AFFIDABILE: anche questo è un pro non di poco conto. Perché sono molti i progetti blockchain e criptovaluta che arrivano sul mercato ad offrire qualcosa di nuovo. Sono in pochi però a poter sostenere il passaggio ad un ambiente produttivo e ad offrire effettivamente qualcosa di concreto al mercato. Chainlink fa proprio tutto questo e dunque può essere considerato, senza alcun dubbio, solido anche sotto il profilo tecnico.

UTILIZZO CONCRETO: sono già tantissimi i progetti che fanno affidamento su Chainlink per il loro funzionamento. Segno che c’è domanda per i servizi che vengono offerti da questo specifico token e dal suo protocollo. Alcuni di questi sono anche progetti molto importanti, che con ogni probabilità aumenteranno di valore e di volume. Il tutto grazie alla semplicità d’uso ma anche alla sicurezza che questo progetto è in grado di offrire, anche in termini di dati utilizzabili da smart contract e App.

  • Contro di Chainlink(LINK)

NON È RISERVA DI VALORE: nonostante abbia avuto, per una parte importantissima della propria vita, un andamento parallelo a quello di Bitcoin, siamo piuttosto restii a definire LINK una possibile riserva di valore. Si tratta in primo luogo di un utility token che deve essere trattato, per quanto possibile, da strumento per l’accesso ai servizi. Difficilmente gli investitori cominceranno ad accumularlo ritenendolo una valuta di riserva rispetto alle fiat currency.

VOLATILITÀ: affligge tutto il settore delle criptovalute, che è comunque estremamente giovane. Tuttavia con le criptovalute di nuova generazione come Chainlink, il problema è, se vogliamo, addirittura maggiore. Le oscillazioni di prezzo saranno molto importanti anche per il medio termine e chi non può sopportarle con il proprio capitale, farebbe sicuramente bene a guardare altrove.

COMPETIZIONE: per il momento praticamente non esiste, anche se Polkadot ha iniziato anche ad integrare oracoli nel senso più stretto del termine. Lo spazio commerciale per i servizi alla DeFi attirerà sempre più progetti. Perché almeno adesso sembra evidente che sarà questo l’ambito di utilizzo futuro più interessante per l’intero comparto.

Cosa pensa Criptovaluta.it di Chainlink LINK

Chainlink è uno dei migliori progetti cripto oggi disponibili sul mercato, anche se sconta ancora la sua gioventù e soprattutto il potenziale attacco da nuovi arrivati, con un mondo delle cripto in totale fermento oggi. Tuttavia riteniamo che sia un progetto da tenere sott’occhio, perché potenzialmente molto interessante e soprattutto potenzialmente carico di profitti, per chi investe da subito.

Chainlink (LINK) vedrà il suo prezzo direttamente collegato al suo utilizzo. Dopotutto il token è oggi principalmente ricompensa per chi opera come nodo nel sistema. E la rilevanza dei nodi crescerà al crescere dell’interesse per i servizi – ottimi – offerti da questo progetto.

Il poter mettere in connessione stream di dati esterni alle blockchain con quanto viene offerto dagli smart contract, in modo agnostico rispetto anche a progetti esterni, rende Chainlink uno snodo fondamentale anche per la finanza decentralizzata. Sicuro, affidabile, efficiente, quasi infinitamente scalabile: sono caratteristiche che lo pongono, insieme alla sua invidiabilissima forza commerciale, al centro degli scambi dei prossimi mesi – se non dei prossimi anni.

Uno dei nostri progetti preferiti e non solo perché ha già dimostrato una certa solidità finanziaria. Tutt’altro: riteniamo che sia forte anche e soprattutto per le sue caratteristiche tecniche, che hanno già un’enorme utilità per tutto il mondo delle criptovalute, dei token DeFi e anche per la trasposizione dei dati della finanza reale nell’universo degli smart contract.

Considerazioni finali

Abbiamo spiegato in dettaglio l’utilizzo concreto che possiamo fare di Chainlink, la sua forza tecnologica e la sua forza commerciale. Abbiamo anche aggiunto delle questioni più specificatamente finanziarie, che possono interessare chi vuole comprare Chainlink a scopo di profitto.

Il progetto rimane uno dei più interessanti di tutto il comparto crypto ed è sicuramente uno di quelli che seguiremo con maggiore attenzione anche nel futuro. Le previsioni sono interessanti, i presupposti tecnologici e di utilizzo del progetto altrettanto avanzati. Basterà questo per rendere Chainlink una blockchain e un protocollo utili per il futuro?

Secondo noi sì – e in queste previsioni ottimistiche siamo in ottima compagnia: tutti i principali esperti del mondo delle criptovalute puntano proprio a questa possibile evoluzione per il progetto. Acquistare oggi LINK vuol dire puntare su una riuscita di questo tipo: noi ci crediamo, anche se per tutti gli altri abbiamo fornito gli spunti giusti per trarre, ciascuno secondo le proprie necessità, conclusioni definitive.

FAQ Chainlink LINK Coin: domande e risposte comuni

Vedi Commenti

  • ignoranza a livelli sconvolgenti, letteralmente sbagliato dalla prima riga, Chainlink NON è una blockchain. Livello d' analfabetismo in italia quando si tratta di blockchain e crypto è una roba sconvolgente. Se volete avere uno straccio di informazione corretta potete solamente andare su twitter e cercare il cashtag di link, cosi: $LINK, ovviamente in inglese visto che italiano equivale ad opinioni da QI a due cifre. Sorry not sorry

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