Se c’è un bene che sta facendo davvero faville sui mercati finanziari queste sono le criptomonete o criptovalute. In testa al mercato delle criptovalute per il momento ci sono i bitcoin che è una delle poche monete virtuali con un valore reale al giorno d’oggi.
Le crypto – currencies sono valute virtuali la differenza tra queste monete e quelle fisiche sta nel fatto che le criptomonete non sono regolamentate da nessun governo e il loro valore dipende direttamente dalla fiducia dei suoi utenti, vale a dire che tutto dipende dalla domanda e dall’offerta della data valuta virtuale, senza la possibilità di interventi esterni.
Ad oggi però non basta certo questa caratterista per fare una valuta virtuale ufficiale c’è comunque bisogno di altro per giungere a poter indicare una nuova valuta come “criptomoneta”. Negli ultimi anni sono state riconosciute ufficialmente davvero molte monete virtuali.
Molte nuove aziende si sono concentrate nella creazione di monete virtuali (molte di queste compagnie pretendono di lavorare come società multilivello) e sono entrate a fare concorrenza alle altre valute già presenti sul mercato. Certo c’è chi ha avuto meno successo e chi invece sta proprio rischiando di arrivare a cambiare le carte in tavola nel settore, anche se non c’è ancora qualcosa che sia veramente paragonabile a bitcoin.
Ora vogliamo andare a vedere se sono tutte valide le criptomonete e cerchiamo anche di vedere se i parametri attualmente più importanti per definire quello che è una criptomoneta vengano sempre rispettati o meno. La cosa più interessante per qualcuno che pensa di operare nel campo è capire come scoprire quando una moneta può fare problemi o andare in fallimento.
Ecco un elenco di fattori da tenere in considerazione per capire se una moneta è affidabile o meno e se sia il caso di prendere in considerazione qualche forma di trading finanziario sulle valute.
Elenco di fattori di affidabilità per una criptovaluta
- Fattore quotazione: una prima cosa che può far scattare un primo allarme nella tua testa è la quotazione di mercato. Se una criptomoneta non è quotata nel mercato la sua blockchain è centralizzata e le quote vengono scambiate solo al suo interno ed in questo caso bisogna fare attenzione.
- Percentuale da minare: altro fattore importante per capire se un mercato è affidabile o meno è se la moneta virtuale alla quale ti stai interessando richiede una certa percentuale da minare per poter salire nel mercato.
- Guadagni fissi: se chi ti propone di fare affari con le monete virtuali garantisce dei guadagni fissi mensile ecco che il tuo livello di attenzione deve salire alle stelle perché al momento questa è una opzione che praticamente non esiste, a meno che non si faccia trading online sulle valute.
- Sistema proprietario: bisogno fare attenzione anche quando è già stata minata una gran quantità di criptovaluta ma il sistema di mining è gestito soltanto dai proprietari, questi potrebbero decidere di venderti soltanto la parte minata, quindi massima attenzione.
- Fama della valuta: un ulteriore fattore da valutare se vuoi investire in una criptomoneta sconosciuta è quello della fama della valuta, perché se questa non è importante famosa e molto scambiata, oppure per di più non è stata mai presa in considerazione da nessun exchange in USA, Giappone e Cina, questo potrebbe essere un segnale di scarsa affidabilità.
- Il prezzo: quando si parla di prezzo questo non deve mai essere stato imposto dall’azienda creatrice e oltretutto questa moneta virtuale non deve essere scambiata tra gli stessi clienti.
- Piani futuri: per di più bisogna valutare anche se esistano o meno piani futuri per lo sviluppo di applicazioni nuove legate alla croptovaluta che vadano ad aumentarne la popolarità e quindi il valore e la fama nel futuro.
- Investimenti: l’azienda che ha ideato ed emette la criptomoneta deve essere molto attiva nel mercato e deve muovere la liquidità, perché se raccoglie solo fondi è difficile che senza investimenti il prezzo per il futuro aumenti, ma anzi la valuta potrebbe con il tempo andare a morire.
Anche uno solo dei punti sopracitati deve far scattare il campanello d’allarme e farti stare all’erta. Molto spesso come hai visto non tutto dipende dal valore della valuta in se, ma bisogna guardare con attenzione all’azienda che l’ha ideata e che se ne occupa, tutto risiede lì nelle scelte e nel comportamento di chi immette sul mercato una certa moneta virtuale.
Ma ora cerchiamo di avvicinarci al tema caldo di questa trattazione perché vogliamo andare a vedere quelle che sono le migliori valute e quindi farne una vera e propria classifica.
Da principio metteremo quelle consigliate per passare poi a quelle che per noi sono le valute sconsigliate da non prendere proprio in considerazione perché si tratta più che altro di bolle la cui forza non potrà durare ancora molto a lungo.
Iniziamo però da una premessa. Il 2016 è stato già l’anno d’oro delle criptomonete perché un certo numero di forze sistemiche intersecandosi le ha portate in auge.
L’ascesa delle criptovalute indipendenti le sta portando in auge, specie quelle che viaggiano da sole senza collegamento tra stato o banche centrali. Il che rappresenta una vera e propria manna dal cielo per gli investitori.
Ti sei mai chiesto perché solo le banche e gli stati a controllare l’emissione di denaro? Ciò accade perché chi controlla il denaro in definitiva controlla tutto e quindi gli stati per mantenere l’egemonia hanno bisogno anche di mettere le mani sull’emissione di valuta.
L’invenzione della blockchain quindi del sistema delle criptovalute come Bitcoin ha aperto la porta a valute avulse dallo Stato e dalle banche centrali grazie alla tecnologia peer to peer, questo permette di scappare dalla schiavitù del debito gestita dalle banche centrali e dalle banche commerciali, offre anche la possibilità di vivere in un’economia globale libera dalla disuguaglianza e concentrazione di ricchezza che persistono nel mondo attuale proprio a causa delle ingerenze delle banche centrali.
Ma vediamo qual è la situazione odierna della forza delle criptovalute proprio cercando di andare a creare una classifica per capire quale moneta sia meglio dell’altra e quale abbia anche una maggiore capitalizzazione.
Classifica delle Criptovalute più importanti per capitalizzazione
Questa classifica vuole mettere una in fila all’altra le criptovalute sulle quali valga davvero la pena investire. Oggi esistono più di 800 possibilità in questo senso, ma alla fine sono davvero poche le valute virtuali sulle quali convenga mettere mano.
Se hai un capitale con il quale fare trading ecco che le seguenti valute possano diventare l’alternativa giusta che stavi cercando, ma attenzione a rivolgerti altrove perché semplicemente finiresti a fare scelte difficili basandoti su informazioni inaffidabili.
Primo posto: al primo posto abbiamo certamente i classici Bitcoin. Il bitcoin è la prima valuta virtuale per la quale si consiglia di fare trading, perché ha raggiunto di recente un prezzo molto elevato che sembra continuare a crescere senza mai arrestarsi basti pensare che nonostante qualche anno fa alcuni dei maggiori analisti avevano dichiarato che quella dei bitcoin sarebbe stata solo una bolla quando raggiunsero il valore di 1000 dollari oggi siamo a 8000 dollari e questa famosa bolla non è affatto scoppiata, tutt’altro sta assumendo sempre di più la forma di una bolla d’acciaio.
Bitcoin ha avuto il merito di fare da apripista nel settore è stato proprio grazie all’impegno dei creatori della moneta che successivamente sempre più monete virtuali sono diventate famose ed adottate in tutto il mondo.
Il Bitcoin ha raggiunto nel mese di Novembre 2017 una importante quotazione sopra gli 8000 dollari, mentre a dicembre dello stesso anno è arrivato a toccare quasi 20.000 dollari.
Senza il bitcoin è probabile che la maggior parte delle altre valute virtuali nemmeno esisterebbe, infatti senza gli errori che bitcoin ha sperimentato e superato per primo sarebbe impossibile pensare che le altre valute avrebbero fatto molta strada. Per questo al primo posto va bitcoin che ormai conosce un tasso si adozione davvero enorme da parte di sviluppatori e “minatori” ma anche per gli angel investor che riversano nel mercato dei bitcoin un enorme quantità di capitali.
C’è quindi da aspettarsi ancora grandi sorprese per il futuro, ormai c’è chi dice che i bitcoin potrebbero arrivare entro il 2030 ad una quotazione di 500 mila dollari l’uno! A quel punto chi ha investito nel mercato oggi si troverebbe davvero ricco.
Per saperne di più consulta la risorsa: guida completa Bitcoin
Secondo posto: al secondo posto va senza ombra di dubbio Ethereum, che non a caso è anche la seconda moneta per capitalizzazione e si è ormai affermata in parte come una vera e propria alternativa al discorso bitcoin, già dall’inizio del 2016, periodo che abbiamo già indicato come particolarmente importante per il rilancio internazionale delle criptovalute. La novità di Ethereum consiste tutta nella sua blockchain che è differente da quella di tutte le altre mai adottate nel settore. Il vantaggio è il fatto che questa blockchain permette di sviluppare applicazioni decentralizzate basandosi su di essa. La valuta del sistema di ethereum prende il nome di Ether e viene infatti utilizzata da applicazioni che si basano su ethereum per eseguire gli smart contracts.
L’Ethereum si classifica al secondo posto tra le migliori criptovalute
In questo modo ethereum non è più solo un modo per scambiare valuta ma può far transitare e scambiare tra due nodi un qualsiasi tipo di asset. Grazie a questa caratteristica ethereum è entrata nelle grazie di banchieri ed investitori che hanno riversato nel progetto ethereum un gran numero di capitali. Certo anche qui ci sono da risolvere alcuni problemi sulla sicurezza ma tutte le criptovalute devono far fronte a questo tipo di problemi che quindi sono da considerarsi del tutto normali. In ogni caso il prezzo ribassato come in questo momento può rappresentare un’ottima ragione per iniziare subito ad investire e guadagnare bene non appena i problemi verranno risolti.
Per saperne di più consulta la risorsa: guida completa Ethereum
Terzo posto: al terzo posto in classifica abbiamo una moneta come ripple, la quale più che una moneta è un vero e proprio sistema. Ormai si tratta anche della quarta valuta per livello di capitalizzazione. Anche i Ripple come i Bitcoin godono di elevati standard di sicurezza tali da evitare qualsiasi fenomeno di duplicazione e di falsificazione.
Le Ripple sono la terza criptovaluta per livello di capitalizzazione
Ogni hash è unico ed ogni transazione viene registrata in un apposito registro che può essere consultabile in ogni momento. In un certo senso i Ripple ricalcano l’idea che sta alla base di tutte le cryptovalute, fatta eccezione per il numero massimo di monete messe in circolazione che è fissato a 100 miliardi di Ripple conto i 21 milioni dei bitcoin. Un’altra differenza sostanziale tra i Bitcoin e i Ripple è la fee applicata alle transazioni: i Ripple attualmente hanno transazioni molto basse, generalmente pari a 0,00001 Ripples. Anche se questa commissione risulta irrisoria ma comunque rappresenta in un certo senso una novità all’interno del variegato mondo delle cryptomonete.
Il simbolo che identifica il Ripple è XRP. Un valore che il mercato ritiene un buon punto di acquisto per effettuare degli investimenti in Ripple da due anni a questa parte è l’area compresa tra 0,0055 e 0,00500.Quando il mercato raggiunge questi prezzi di solito scattano gli acquisti. Ripple quindi si pone come un’alternativa moderna e sicuramente più efficiente a due altri capisaldi del mondo dei pagamenti: le clearing house e il consorzio Swift.
Le prime sono delle banche di banche che si fanno carico di assicurare che tutte le transazioni del circuito interbancario siano effettivamente “cleared” cioè che alla fine della giornata ogni banca abbia ciò che gli spetta dopo che milioni o miliardi di micropagamenti fra banche diverse (pensiamo ai clienti che pagano con i POS, ai bonifici fra banche diverse etc.) vengono disposti da ogni parte del mondo. Swift invece è un consorzio interbancario che gestisce il protocollo di comunicazione elettronico che consente appunto di disporre dei pagamenti fra una banca A ed una banca B. Un protocollo vecchio, forse, che ora deve fare i conti con Ripple.
Per saperne di più consulta la risorsa: guida completa Ripple
Quarto posto: Al terzo posto in classifica troviamo i Bitcoin Cash vista la loro crescita nel giro di pochissimi mesi. Creati nel primo agosto del 2017 da parte di un team di sviluppatori della prima criptovaluta Bitcoin, si presenta con molte potenzialità che ne hanno permesso di raggiungere le primissime posizioni.
I bitcoin cash dal recente esordio ad Agosto 2017 occupano la quarta posizione tra le criptovalute con la maggior capitalizzazione di mercato
Innanzitutto, sono migliorati i sistemi di blocco nelle esecuzioni delle transazioni e che ad oggi prevede 8MB per numero di operazioni al secondo (contro una dimensione ben più bassa nella storica versione dei Bitcoin).
Nel Bitcoin Cash, non è poi presente l’algoritmo SegWit, ritenuto dagli sviluppatori che hanno deciso per la scissione dai Bitcoin, troppo lento per l’esecuzione di una transazione online. Del resto le due criptovalute si differenziano anche per i differenti blockchain registrati, tuttavia, è inalterato il suo funzionamento mediante crittografia per garantire transazioni anonime e comunque sicure sul canale del web. Rispetto alle massime quotazioni raggiunte? Alla data del 20 novembre 2017, mentre il Bitcoin superava gli 8000 dollari, i Bitcoin Cash si presentavano a poco più di tre mesi dalla prima quotazione con valori di 1200 dollari.
Per saperne di più consulta la risorsa: guida completa Bitcoin cash
Quinto posto: Subito dopo Bitcoin Cash troviamo Cardano. Rispetto ad alcune criptovalute meno capitalizzate, stranamente, la sua notorietà non è molto diffusa. Esiste un motivo, che sta nella momentanea preparazione di questa moneta digitale a diventare realmente discussa; per ora, infatti, non sono ancora stati sviluppati tutti i protocolli che sono previsti dal progetto.
L’idea è quella di creare una criptovaluta completamente open-source e basata su blockchain che permetta di effettuare negoziazione e stipule di smart contracts. Fin qui può sembrare simile ad altre, come la più blasonata Ethereum. Cardano punta tuttavia a raggiungere livelli di efficienza e versatilità tali da eclissare qualsiasi altro progetto simile non appena tutti i protocolli saranno stati sviluppati.
La vera criptovaluta del sistema Cardano è Ada, che ha riscosso grande successo in una delle ICO più lunghe di sempre. La raccolta è infatti stata effettuata da settembre 2015 a gennaio 2017, totalmente in Bitcoin, ed in totale ne sono stati riscossi più di 108.000. La ICO e tutti i processi annessi sono stati sottoposti all’audit di società di consulenza esterne che verificassero la trasparenza contabile dell’operazione.
Sesto posto: Sesti ma sempre molto rilevanti sono i Litecoin, dove pure si prospetta molto interessante investire. Anche il Litecoin è una valuta peer-to-peer che permette di eseguire pagamenti a costi quasi vicino allo zero. Inoltre il proprio software è open source e propria rete è completamente decentralizzata.
Per saperne di più consulta la risorsa gratuita: guida completa Cardano
I litecoin presentano tra i più bassi tempi per le transazioni online
La matematica sottostante i propri algoritmi assicura il controllo dei fondi di ciascun partecipante agli scambi. La caratteristica principale che lo ha reso noto è la maggiore velocità di conferma delle transazioni: 2,5 minuti anziché 10 minuti di media nella rete Bitcoin.
Inoltre l’algoritmo di mining Scrypt ha fatto si che la moneta venisse minata con profitto da GPU meno performanti rispetto a quelle richieste da rete Bitcoin, contribuendo così alla sua veloce espansione iniziale. Il Proof-Of-Work del Litecoin ricalca molte caratteristiche del Bitcoin: al momento il miner che risolve un blocco viene premiato con 25 LTC, quantità che andrà a dimezzarsi ogni circa 4 anni ( 840 mila blocchi). L’ammontare massimo di Litecoin in circolazione è di 84 milioni (circa 4 volte i BTC).
Per saperne di più consulta la risorsa: guida completa Litecoin
Settimo posto: La NEM, infine, occupa la decima posizione tra le migliori criptovalute del momento. Nata nel 2015 è una piattaforma peer to peer con servizi di pagamento online molto veloci e con bassi costi di commissione.
Top ten delle migliori criptovalute anche per il NEM
Anche per la NEM si fa capo alla consolidata tecnologia della blockchain per l’esecuzione del pagamento online ma con importanti miglioramenti. Ad esempio è utilizzato l’algoritmo di consenso dal nome proof of importance e un sistema noto come Eigentrust++ per conoscere anche la reputazione degli utenti iscritti alla piattaforma.
Per saperne di più consulta la risorsa: guida completa NEM
Ottavo posto: La Neo è una criptovaluta di nuova generazione e rientra nella top ten delle migliori criptovalute all’ottavo posto.
Con i Neo è anche possibile utilizzare gli smart contract
Creata nel 2014 in Cina, assume nel mese di Giugno 2017 l’attuale nome e a pochi mesi di distanza registra delle performance molto interessanti. Tra i suoi punti di forza, l’utilizzo delle storica tecnologia del blockchain per l’esecuzione delle transazioni a cui aggiungere la presenza anche degli utilissimi smart contracts ponendosi come ulteriore criptovaluta alternativa all’Ethereum ad offrire questi strumenti. Nella sessione del 20 novembre 2017, ha raggiunto e superato i 40 dollari sulle quotazioni in criptovalute.
Per saperne di più consulta la risorsa: guida completa NEO
Nono posto: EOS è estremamente popolare in Asia, ma la sua fama sta gradualmente arrivando anche in Occidente.
Non è un caso che si trovi nella top ten per capitalizzazione di tutte le criptovalute esistenti, con un market cap che sfiora i 9 miliardi di dollari ed arriva talvolta a superare i 10 miliardi. Il progetto Eos si basa sulla creazione della più grande rete di app decentralizzate del mondo.
Per comprendere il sistema basta semplicemente pensare al web come lo conosciamo: Eos fondamentalmente replica questa concezione. Al suo interno, però, siti web e applicazioni -specialmente dedicate all’e-commerce- viaggiano su una rete peer-to-peer che garantisce anonimato a chi ne fa parte.
Ovviamente per coronare questo progetto era necessario che si introducesse una criptovaluta atta a finalizzare le transazioni che avverranno al suo interno. La ICO, ancora in atto, prevede l’assegnazione di un miliardo di EOS e la raccolta avviene esclusivamente in Ethereum.
Per saperne di più, consulta la risorsa: guida completa EOS
Decimo posto: In rapida salita troviamo Stellar, una criptovaluta che quasi sicuramente ci vedrà costretti ad aggiornare questa classifica in futuro. Al momento la sua capitalizzazione di mercato si aggira intorno agli 8 miliardi di dollari, ma sale anche quando le criptovalute più famose hanno giornate difficili. In questo caso il sistema blockchain non è puro ma ibrido, in modo da garantire maggiore flessibilità, ed i protocolli sono completamente open-source.
Stellar si pone l’obiettivo di riscrivere i canoni della finanza mondiale. La mission di questo sistema è dare a chiunque, dal privato poco abbiente alla banca commerciale, le stesse possibilità di accesso alle negoziazioni ed agli scambi economici più in generale. Con Stellar è possibile eseguire transazioni sicure in un lasso di tempo compreso fra i 2 ed i 5 secondi, anche tra diverse nazioni, pagando soltanto una frazione di centesimo.
Stellar offre numerose opzioni di personalizzazioni e sistemi per gli sviluppatori molto intuitivi. In questo modo ogni persona o impresa può facilmente identificare quali siano i casi di utilizzo che fanno maggiormente per sé, sfruttando i vantaggi offerti da questa rete eliminando alcuni aspetti tecnici e più complicati delle criptovalute.
Per saperne di più, consulta la risorsa: guida completa Stellar
Nota: la top ten delle criptomonete pocanzi mostrata è oggetto di continue modifiche dettate dalle variazioni dei valori di capitalizzazione ( Market cap ).
Investire in criptovalute è opportunità o rischio?
Investire in criptovalute: opportunità o rischio? E’ palese quanto ancora la Blockchain e le valute virtuali siano materia oscura ai più. I media di certo non stanno fornendo il giusto flusso di informazioni e data la natura “tecnica” dell’argomento, le criptovalute sono rimaste nella mente di molti un fenomeno momentaneo da non approfondire, una moda del momento.
Ma questo potrebbe rivelarsi presto un grandissimo errore. Investire in criptovalute è stata la più grande opportunità che abbiamo avuto negli ultimi anni e, se anche non ne volessimo sfruttare l’aspetto speculativo, dovremmo in ogni caso approfondire la conoscenza dell’argomento in maniera graduale.
Cosa fare allora?
Puoi decidere di investire in criptovalute attraverso due modalità:
- Acquistare criptovalute sugli exchanges;
- Fare compravendita di criptovalute attraverso il trading online.
La nostra raccomandazione più importante è quella di scegliere con accuratezza la piattaforma sulla quale effettuare le operazioni d’acquisto e di vendita di criptomonete confrontando le attuali soluzioni in rete e la loro reputazione.
Per approfondimenti ti invito a consultare la risorsa: Investire in criptovalute