Salve a te gentile lettore e benvenuto alla nostra guida alle criptovalute quotate in borsa. Il mercato delle monete virtuali è cresciuto talmente tanto che alcune di esse sono arrivate ad essere quotate in borsa e ciò ha aperto la strada degli investimenti su questo asset finanziario per tutti quelli che hanno un capitale da investire.
Se infatti ti stai chiedendo quali sono le criptovalute quotate in borsa quasi certamente lo fai perché ti piacerebbe cogliere questa opportunità ed iniziare anche tu a fare trading di borsa sulle monete virtuali, non è così? Bene allora lascia che ti illustriamo alcune cose.
Ormai è dal 2014 che a funzione “monetaria” dei bitcoin e di altre monete simili che affiorano in tutto il globo ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media. Tra balzi in avanti e crolli il settore continua a perseverare e soprattutto a crescere nonostante le battute d’arresto che ha subito.
Ad esempio il crollo di qualche tempo fa di Mt. Gox, una delle principali piattaforme di scambio di valute digitali che hanno corso legale, aveva provocato non pochi sorrisi tra coloro che possono essere definiti “criptoscettici” i quali però hanno presto dovuto togliersi il sorriso dalla faccia vedendo con quanta rapidità le valute virtuali si sono riprese fino ad arrivare alla quotazione di borsa!
Infatti è lecito porsi una domanda ben precisa: se tutto il sistema bitcoin/criptovalute possa secondo gli scettici ridursi ad una bolla speculativa o ad uno schema di “Ponzi”, allora da dove deriva tutto l’interesse di investitori e regolatori che hanno permesso al fenomeno mondiale delle criptovalute di diventare un oggetto sempre utile agli onori della cronaca ovunque?
Basti pensare che dopo il crollo dovuto al fatto che il sistema di Mt. Gox sia stato bucato con una dispersione di valore di 63 milioni di dollari di bitcoin, la cosa non è stata percepita come il fallimento del sistema delle criptomonete, ma vi è stata una ulteriore spinta.
Un numero sempre crescente di investitori e banche d’affari “scommette” i propri capitali in bitcoin ed altre monete virtuali, ma da cosa dipende questa fiducia e questa decisione nell’assumersi il rischio in un settore che pone ancora tanti interrogativi ed incognite? Il fatto è che vi sono possibilità troppo interessanti che riguardano la tecnologia sulla quale si basano i sistemi delle criptovalute, ovvero la blockchain.
Se i bitcoin sono il sistema peer to peer che viene usato per effettuare i trasferimenti di una quantità di valuta tra utenti, il libromastro dove si tiene conto di questi trasferimenti è appunto la blockchain che tiene garanzia di tutto il sistema e funziona davvero a meraviglia.
Ecco quindi come hanno fatto le criptovalute ad essere arrivate in borsa: rappresentano un sistema di trasferimento di valore ormai legale ed accettato in molti ambienti non solo virtuali e soprattutto offrono standard di sicurezza ed affidabilità che era impensabile potessero raggiungere, eppure ce l’hanno fatta.
Bitcoin e la maggior parte delle monete matematiche sorte sulla falsariga di quest’ultimo utilizzano la crittografia per verificare la correttezza dell’operazione di scambio, al fine di evitare che una medesima quantità di valuta possa essere trasmessa da uno stesso soggetto più volte.
Le operazioni di scambio di quantità di criptovaluta generano infatti la trasmissione automatica di un messaggio all’intero network al fine di ottenere la conferma della propria legittimità. I nodi che ospitano la versione integrale della blockchain, distribuita liberamente a livello mondiale mediante la tecnologia denominata filesharing, verificano in modo decentralizzato l’integrità della stessa. Ciò che viene annotato sulla blockchain è semplicemente un aggiornamento del libro mastro con riferimento alla titolarità di determinate quantità di valuta digitale. Ed infatti, sebbene convenzionalmente si ragioni in termini di unità (o sotto unità) di valuta, il protocollo di comunicazione fra gli utenti del sistema fa sempre riferimento a “transazioni”.
Ciascuna quantità di criptovaluta corrisponde infatti ad una catena di firme digitali che sono state necessarie per validare ogni operazione in cui la stessa è stata utilizzata.
Pertanto, mediante l’assegnazione a ciascuna transazione di un identificatore sequenziale e grazie ad un sistema di conferme a catena, il protocollo basato sulla blockchain consente all’intero network di addivenire simultaneamente ad un accordo sul fatto che una determinata quantità di valuta virtuale, ad un determinato istante, sia stata trasferita dal legittimo titolare ad un altro utente.
Il meccanismo di pubblicizzazione e sincronizzazione sopra descritto fa venir meno l’esigenza dell’intervento di un soggetto terzo che provveda alla trasmissione elettronica di quantità di moneta digitale, oltre a verificare e garantire sulla buona riuscita dell’operazione.
In tal modo si eliminano molti dei costi occorrenti per il raggiungimento di un livello di fiducia reciproca soddisfacente per porre in essere uno scambio. Quanto premesso aiuta a comprendere come il campo di applicazione della tecnologia sottostante alle monete matematiche possa estendersi ben oltre all’utilizzabilità delle stesse come sistemi di pagamento.
Così si spiegano gli enormi investimenti che vengono fatti sulle monete virtuali e la loro quotazione in borsa.
Chi oggi si affaccia sul mercato delle criptovalute può farlo con la consapevolezza che vi sono 5 valute virtuali quotate in borsa sulle quali conviene davvero investire ed ora ne faremo una breve presentazione per ciascuna di esse. Ad oggi le valute virtuali non sono più una scommessa per chi investe ma una solida realtà.
Chi sa quante persone si sono arricchite acquistando bitcoin quando valevano pochi dollari ed oggi valgono ciascuno di essi anche fino a 7800 dollari, in base alle attuali quotazioni di mercato. Purtroppo visto che non si può tornare al passato per recuperare agli investimenti non fatti si può però guardare al presente per cercare di cogliere le grandi opportunità derivanti oggi dal mercato delle criptovalute.
Un fattore va però tenuto sempre in considerazione. Nel mondo del trading esistono due tipologie di approcci principali, gli investimenti di breve termine e quelli di lungo termine, ambedue le strategie possono essere fruttuose per un trader, ma in linea di massima bisogna puntare, per quanto riguarda le criptovalute, a fare investimenti che guardino al medio lungo periodo perché le oscillazioni nel presente possono essere anche forti, ma saranno solo le tendenze di lungo termine a stabilire quanto grandi saranno i profitti per un operatore finanziario.
Presentiamo ora le principali criptovalute quotate in borsa:
e non bisogna davvero lasciarsi sfuggire questa occasione visto che sebbene il loro prezzo non faccia altro che sfondare i massimi storici di continuo, siamo certi che questa tendenza non potrà che continuare in futuro, nonostante la prevista calata delle quote di mercato dovuta all’ascesa di altre criptovalute come ethereum di cui parleremo a breve. I bitcoin rappresentano il passato il presente ed il futuro delle criptovalute, basti ricordare che se non fosse stato per questa moneta che ha aperto le danze del settore oggi non avremmo assistito alla nascita di così tanti fenomeni simili.
Di certo è un ‘computer’ che ‘non esiste’ fisicamente, ma se proprio dovessimo darne una definizione possiamo dire che si tratta di un unico grande computer per tutto il globo, che non può sbagliare, non può essere fermato, non può essere censurato. Ha il dono dell’ubiquità perché sta ovunque ci sia Internet. Qualche impatto sul mondo reale, però, lo ha già avuto: di recente infatti Brave Browser, startup che ha sviluppato un nuovo sistema per la gestione della pubblicità online, ha raccolto 36 milioni di dollari in trenta secondi in crowdfunding attraverso le ICO (Initial Coin Offering) un sistema di emissione di monete digitali che sfrutta proprio la tecnologia Ethereum. Insomma ecco arrivare un vero rivale per bitcoin, pronto forse a rubargli la scena? Non importa, ciò che conta è investire anche su Ethereum!
Rispetto al Bitcoin, ha detto Lee, «ho solo apportato qualche piccola modifica che ha reso il Litecoin migliore». Volendo descrivere la sua moneta in una proporzione, ha poi affermato Lee, Litecoin «sta al Bitcoin come l’argento sta all’oro». Alla fine di novembre 2016, Litecoin ha fatto un balzo del 400% in avanti sui mercati portando la sua quotazione a 28 dollari. La capitalizzazione di mercato è di poco superiore ai 500 milioni di dollari ed è in netta ascesa ed ecco perché Litecoin si è meritata la terza posizione sul mercato delle valute virtuali proprio dopo ethereum.
Tutte le compravendite sono totalmente sicure e prive di controlli, che i padroni del conto sarete solo voi e nessuno potrà avere accesso alle vostre credenziali reali. È questo uno dei maggiori vantaggi del Dash coin, sicurezza e pagamenti istantanei che permette il trasferimento di denaro digitale da qualunque parte del mondo su conti diversi in una manciata di secondi. Se confrontata con le sue rivali (Bitcoin, Ethereum, Litecoin) questa criptovaluta non possiede delle caratteristiche rilevanti e di grande spessore; Dash non si discosta tanto dalle altre monete digitali ma soprattutto non ha un vero mercato, ma si può sfruttare i movimenti dei prezzi attraverso il mining e il trading.
Negli ultimi mesi, infatti, la moneta ha visto quadruplicare il suo valore essendo diventata la moneta di scambio principale all’interno dei siti online che consentono l’acquisto e lo spaccio di droghe in forma del tutto anonima. L’agenzia americana Bloomberg recentemente ha pubblicato i nomi di due siti dove con la moneta Monero è possibile acquistare delle droghe. Basti pensare che uno di questi siti ha incrementato il suo guadagno nel giro di alcune settimane da 25 a 100 milioni di dollari. Il successo della nuova moneta virtuale Monero è sicuramente legata alla vendita online di droghe. La sua diffusione ha subito un incremento spaventoso negli ultimi mesi dopo che AlphaBay, uno dei siti più famosi e visitati per l’acquisto di droghe, ha inserito la Monero tra le modalità di pagamento.
Come si comprende dunque le criptovalute quotate in borsa sono molto interessanti da scoprire perché ognuna ha delle particolarità per il suo funzionamento, questo è ovvio, anche perché se tutte le monete virtuali fossero uguali non ci sarebbe spazio per tutte sui mercati.
Come abbiamo visto alcune monete come monero hanno molti aspetti controversi ed a volte crescono perché sono correlate ad attività illecite, ma intanto bisogna ricordare sempre che anche se le correlazioni esistono la moneta in se resta legale ed autorizzata e non c’entra niente con l’illecito in se come lo spaccio di droghe.
Quale che sarà la strada che verrà prescelta per disciplinare normativamente il fenomeno delle monete matematiche, che lo ribadiamo sono già legali, l’auspicio è che vengano tenute in debita considerazione le possibili implicazioni che la loro diffusione rappresenterebbe.
Appare tuttavia inevitabile che, nel contesto del fervore creativo che pervade la comunità di cripto-entusiasti, la regolamentazione che verrà adottata sconterà il trade-off tra le legittime esigenze di protezione e repressione e la disponibilità di strumenti tecnologici avanzati unitamente al know-how informatico necessari per la sua efficace implementazione.
È pertanto auspicabile che, da una parte, la stessa comunità adotti specifici protocolli di autoregolamentazione che scongiurino il ripetersi di condotte potenzialmente pericolose per gli utenti e per il mercato, e dall’altra, che il legislatore riesca ad elaborare regole ad hoc che incentivino imprenditori e programmatori ad adottare sistemi di controllo efficienti per garantire la fiducia nei servizi da essi offerti.
E’ dal 2014 che le criptovalute hanno catturato l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media e molti sono ormai gli investitori che investono i propri capitali in Bitcoin e altre importanti monete virtuali. Come sono arrivate in borsa? Perché oramai sono considerate come dei sistemi per il trasferimento di asset virtuali e con un valore legale accettato in moltissimi ambienti.
5 sono ad oggi le valute virtuali in borsa su cui conviene investire e con quotazioni tra le più interessanti raggiunte nel 2017. Dai Bitcoin, con quotazioni che hanno sfiorato anche i 7800 dollari nella sessione del 17 novembre 2017 all’Ethereum con quotazioni massime raggiunte sempre nel mese di Novembre 2017 di 329 dollari. Interessanti anche le ultime quotazioni in borsa raggiunte dai Litecoin, il Dash e il Monero, ossia le altre interessanti criptovalute quotate in Borsa da monitorare nel breve termine per nuovi investimenti online.
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IL FUTURO SARA\ DELLE CRIPTOVALUTE
salve gentile antonio, beh su questo in criptovaluta.it penso che concordiamo tutti alla grande.
in fede