Dopo il successo di Bitcoin, negli ultimi anni sono state presentate diverse criptomonete seguendo le orme di tale sistema, ma cercando di apportarne migliorie. Solo alcune di esse tuttavia sono riuscite a ottenere alti livelli di capitalizzazione e a mantenere un buon andamento nel corso del tempo. Grazie alle sue caratteristiche, Dash è riuscita a posizionarsi, ad oggi, nella top 10 delle migliori criptovalute su cui investire.
Come tutte le monete digitali, però, investire in Dash può portare ad alcuni rischi che è bene conoscere, per poter così operare in tutta sicurezza.
Dopo una breve analisi dei fattori che hanno garantito il successo a tale sistema, andremo ad approfondirne i rischi.
Prima di tutto l’ascesa di Dash è da attribuire al perseguimento della strada del Bitcoin. Tale sistema infatti è open source ed utilizza la tecnologia peer-to-peer, garantendo così un livello di sicurezza elevato.
In secondo luogo, il suo successo è dato da determinate funzioni, più avanzate, che la differenziano dalle altre criptomoente:
Un altro fattore, che ne ha favorito un rapido sviluppo, è l’utilizzo del 10% del ricavato in un fondo creato per lo sviluppo della moneta stessa.
Uno dei principali rischi è dato dalla possibilità che Dash, come anche le altre monete digitali, possa diventare una “bolla”. Per “bolla” si intende un’attività finanziaria che cresce eccessivamente in valore, rispetto alle sue reali potenzialità, e che è destinata a crollare con conseguenti effetti negativi.
Uno dei principali rischi è dato dalla possibilità che Dash, come anche le altre monete digitali, possa diventare una “bolla”. Per “bolla” si intende un’attività finanziaria che cresce eccessivamente in valore, rispetto alle sue reali potenzialità, e che è destinata a crollare con conseguenti effetti negativi.
Si può dire che la moneta è tale quando viene detenuta come pura riserva di valore, nonostante il suo valore fondamentale sia pari a zero. È quindi vero che la moneta, di per sé, è una bolla. È sufficiente avere l’aspettativa che sarà accettata da altri agenti in futuro. Non si ha però la certezza che tale processo, a determinate condizioni, possa continuare all’infinito.
È anche vero che la moneta non è necessariamente sempre una bolla. Perché può avere un valore intrinseco: facilitare le transazioni. In tal senso, è moneta qualsiasi asset porti con sé una promessa di pagamento.
Bisogna tener presente che l’eccessivo rialzo è generalmente provocato dall’erronea convinzione di una crescita costante della sua quotazione. Allora come si fa a sapere se la quotazione è sopra o sottovalutata? Qualsiasi vera strategia di investimento implica la conoscenza del suo possibile svantaggio. Certamente però non si può sfuggire dal fatto che le criptovalute siano immerse in un mare di speculazione.
Una delle preoccupazioni della moneta virtuale è che non è sottomessa ad un’autorità centrale predisposta alla sua emissione e al controllo della sua circolazione. Queste monete virtuali sono utilizzate per transazioni finanziarie di vario genere e finora quelle più diffuse sono le compravendite delle criptovalute stesse.
Le criptomonete non sembrano solo destinate a diffondersi a macchia d’olio, ma potrebbero addirittura diventare un’alternativa stabile alle tradizionali valute nazionali.
Queste monete digitali sono uno strumento visto spesso con diffidenza dai governi e dalle banche centrali per la possibilità di effettuare transazioni in totale anonimato. Gli scambi, infatti, avvengono direttamente tra privati, senza alcuna intermediazione e alcun controllo centralizzato. Questo tipo di monete viene utilizzato dagli utenti per motivi etici, per investimento oppure per scopi illeciti, come il riciclo di denaro, l’acquisto di droga e armi nel deep web o l’attività di cracking informatico.
Pare però che le criptovalute siano troppo complicate da utilizzare, almeno per una gran parte dei criminali. Il rapporto, redatto al termine di alcune indagini, evidenzia infatti che, sebbene molti gruppi siano desiderosi di adottare valute virtuali, l’elevato livello tecnologico richiesto per la loro gestione scoraggi tanti potenziali utilizzatori. A loro favore si può anche affermare con certezza che i criminali sanno rendersi anonimi a prescindere da tali monete. Il loro obiettivo è piuttosto proteggere la privacy delle persone “normali”.
Si potrà anche dire che sono prive di regole eppure è innegabile che siano trasparenti. A rendere estremamente tracciabili le criptovalute è la tecnologia abilitante che sta alla loro base, ovvero il blockchain. Un sistema che rende molto difficile, se non impossibile, qualsiasi operazione di riciclaggio o contraffazione. Questo è sicuramente un punto di forza delle criptovalute rispetto alle monete tradizionali. Ogni movimentazione di denaro è, quindi, pubblica e certificata.
Ad ogni modi si può dire che, se le istituzioni bancarie, finora detentrici del controllo dell’emissione e della circolazione del contante, non dovessero riuscire a inglobare le criptovalute, queste potrebbero creare un nuovo sistema monetario alternativo.
Data l’elevata volatilità del prezzo, le monete digitali risultano imperfette.
Non essendo soggette a uno Stato e a una banca centrale che ne regola le politiche monetarie, le criptovalute sono altamente volatili. Ciò vuol dire che il loro valore può subire forti e repentine oscillazioni in virtù del volume di scambi che riescono a generare, rendendo così difficile farne previsioni future.
Acquistarle come forma d’investimento può andare bene, anche se si tratta di investimenti rischiosi, mentre usarle come moneta di pagamento è sconsigliabile.
Nonostante questo loto aspetto, per un trader la volatilità è il motore dei mercati finanziari. Senza di essa, infatti, sarebbero praticamente assenti ogni forma di interesse individuale e di profitto. Sui mercati c’è guadagno solo se c’è volatilità. Per questi motivi il mercato delle criptomonete è salito velocemente all’attenzione degli investitori. La sua caratteristica di mercato ad alta dinamicità vi ha dirottato molti operatori spinti dalla possibilità di elevati guadagni anche in tempi relativamente brevi.
Tuttavia l’alta volatilità è anche fonte di rischio. Per questo motivo l’analisi tecnica e i patterns grafici contribuiscono a modulare le operazioni dei traders sulle piattaforme di trading. Lo scopo è quello di costruire delle strategie con esposizione alle perdite il più possibile controllata.
Per questi motivi la volatilità non può essere un motivo fondante per lasciare i mercati virtuali. Quello che conta è saper distinguere dove investire a lungo termine e dove speculare nel breve termine con le probabilità a favore. Importante è saper gestire i rendimenti con una intelligente strategia della volatilità per assecondare l’euforia ed ottenere il massimo profitto nel lungo periodo.
Chi decide di investire può incorrere in numerosi rischi, tutti facilmente evitabili.
L’investitore può imbattersi nel rischio di truffa. Per evitarlo basta infatti informarsi bene sull’affidabilità del broker, prima di iscriversi ed effettuare un deposito. Nonostante ciò, scegliere con superficialità il broker dove operare è uno degli errori più pericolosi che spesso vengono commessi. Il broker è un elemento determinante per il proprio successo. Questo errore è nullo se si investe su piattaforme di trading autorizzate e regolamentate. Se si decidesse di non usufruirne, potrebbe risultare complicato e pericoloso investire in Dash.
Un’altra minaccia è il rischio di perdita. Una volta depositato il proprio capitale presso un broker autorizzato bisogna anche evitare di sciuparlo. Questo può accadere se si sottovaluta tale rischio. L’obiettivo dei traders è quello di portare il proprio bilancio di entrate ed uscite in positivo, massimizzando le occasioni di profitto e limitando al massimo le proprie perdite. È fondamentale operare adottando una gestione sapiente e consapevole del proprio capitale. Le perdite devono per cui essere limitate, contenute e gestite nel migliore dei modi.
La leva è uno strumento eccezionale che può massimizzare le probabilità di profitto, ma se usato male può essere catastrofico. L’inesperienza può indurre ad abusarne, rischiando molto di più di quanto ci si possa permettere.
Un altro rischio, molto concreto, è quello connesso con gli attacchi informatici che sottraggono i soldi dai portafogli. Di solito mirano direttamente ai server, non ai singoli computer. Il consiglio degli esperti è di conservare le proprie monete digitali offline, in un portafoglio fisico apposito non connesso a Internet, una sorta di cassetta di sicurezza.
È importante ricordare che il trading è un settore estremamente dinamico, dove la flessibilità è d’obbligo. Non esistono quindi sistemi e strategie standard.
Detto questo risulta evidente che gestire il rischio non è impossibile, bisogna soltanto imparare a farlo.
Per approfondimenti su come fare trading di dash utilizzando i brokers migliori, clicca su: Guida trading Dash
Comprare la criptomoneta non è conveniente. I guadagni infatti arriverebbero solo se il suo valore aumentasse e in più diventerebbero reali solo qualora si decidesse di vendere. Risulta essere più conveniente sfruttare i contratti per differenza (CFD), che hanno come valore una replica esatta del prezzo del Dash. Attraverso questi contratti si può scommettere al rialzo o al ribasso, avendo così un guadagno sia qualora il valore salisse e sia nel caso in cui dovesse scendere. I profitti nei CFD sono proporzionali alla differenza di prezzo tra apertura e chiusura dell’operazione e si possono moltiplicare utilizzando le leve finanziarie. Un altro punto a loro favore è che sono regolamentati e di facile utilizzo.
Per approfondimenti leggi: come comprare Dash
Le criptovalute sono una vera e propria rivoluzione nell’economia globale.
Quando si decide di investire è di fondamentale importanza scegliere la strategia di investimento più adatta alle proprie esigenze. É anche molto importante analizzare i pro e i contro delle varie monete digitali. Certamente investire attraverso piattaforme di trading autorizzate e regolamentate risulta essere lo strumento più sicuro per evitare di incorrere in possibili rischi.