ethereum
- 1G
- 7G
- 30G
I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.
Introduzione ad Ethereum
Ethereum è la più importante blockchain del mondo altcoin, sia sul piano funzionale che sul piano finanziario, con una capitalizzazione di mercato seconda soltanto a quella di Bitcoin. Un network di enorme importanza per il mondo della finanza decentralizzata, del gaming, delle Dapp e anche dei metaverse. Un centro nevralgico con il quale tutti i progetti sono costretti a confrontarsi e che sarà oggetto di questa guida completa, per capire tanto come funziona tecnicamente quanto quali sono le aspettative anche finanziarie su questo progetto.
Un progetto singolare e che tramite i suoi standard si è imposto anche su altre blockchain, con la compatibilità con la Ethereum Virtual Machine che è diventata negli anni uno dei fattori di successo o di insuccesso anche per progetti concorrenti. Vi offriremo una guida il più possibile dettagliata ma adatta anche a chi sta muovendo i primi passi nel mondo delle criptovalute, fermo restando il proposito di voler capire.
Un rivale di Bitcoin? Assolutamente no, probabilmente per nessuno degli aspetti per i quali $BTC primeggia. Ma comunque un network di grande rilevanza e se vogliamo dominante in quel grande insieme che va sotto il nome di criptovalute.
Statistiche aggiornate su Ethereum ETH
Che cos’è Ethereum e come funziona (ETH)
Quando parliamo di Ethereum in realtà ci riferiamo almeno a due entità. Da un lato la blockchain e il complesso di codice che permette il funzionamento dell’ecosistema, dall’altro in modo più banale una criptovaluta, ovvero un asset che possiamo anche scambiare sui mercati come strumento di investimento.
A marcare la prima delle differenze con la prima del settore è la presenza di diversi strumenti di programmabilità e di creazione di altri asset al suo interno, come NFT o altri token legati al mondo del crypto gaming e metaverse. Una rete che è forse tra le più complesse e che dovremo affrontare almeno da questi due angoli.
Ethereum come asset finanziario
Il primo aspetto che andremo ad analizzare è quello relativo al coin Ether, indicato sui mercati con il ticker $ETH. Il sito della Ethereum Foundation lo presenta come moneta digitale scarsa (in senso economico) simile a Bitcoin. Una dichiarazione che farà indispettire qualcuno e che comunque è il punto di partenza dal quale analizzare l’intera vicenda.
- Moneta digitale
Ether è a tutti gli effetti un gettone che possiamo trasferire ad altre persone o anche a società e istituzioni in pagamento. E in questo senso è una moneta digitale, anche se la definizione dipende poi anche da diverse sensibilità che si hanno in tal senso. Come prima questione ci rimanga questa: Ether può essere utilizzato per pagare o comunque per trasferire utilità ad altre persone.
- Alla base del funzionamento di Ethereum
Ethereum è un network in Proof of Stake (spiegheremo di cosa si tratta più avanti) e questo tipo di meccanismo di consenso assegna un’importanza ulteriore a $ETH. Potremo infatti mettere in staking sui nodi le nostre sostanze in Ethereum per poi ottenere delle rendite. In questo senso $ETH è uno strumento di sicurezza per il network, un aiuto per validare i blocchi e anche uno strumento per ottenere delle rendite passive per gli staker. E questo aggiunge delle funzionalità ulteriori rispetto alla moneta come la conosciamo.
- Un punto di riferimento
Per quasi tutto il settore. I principali mercati per i NFT, i principali snodi per il mondo della DeFi e tanti altri comparti del settore vedono in $ETH una sorta di valuta di riferimento. Certo, lo scenario sta cambiando con l’arrivo da molti concorrenti, ma la posizione di dominio quasi assoluto permane.
- Sound money? Anche no
Negli anni Ethereum ha cambiato, soprattutto ai vertici, narrativa più volte. E ogni tanto si riaffaccia quella della sound money, ovvero della moneta solida. Non è partigianeria dire che siamo molto lontani da questa possibilità e che almeno per questo comparto il paragone con Bitcoin è assolutamente impietoso. I due sistemi non sono neanche lontanamente comparabili per incensurabilità, decentralizzazione e solidità delle politiche monetarie.
E su questo anche i fan più sfegatati di Ethereum non dovrebbero avere nulla da ridire, anche in virtù del fatto che non esiste un cap massimo di $ETH che possono essere prodotti. E anche in virtù di talune decisioni storiche che il direttivo della fondazione ha preso in passato c’è poco da discutere sotto questo specifico aspetto.
- Non è (e non sarà) valuta avente corso legale
Cosa che invece per Bitcoin è successa almeno in una circostanza. Questo a confermare quanto abbiamo detto poco sopra: i paesi, vedi El Salvador1, che vogliono cercare di integrare una politica monetaria matematica non possono guardare ad Ethereum, ma si affidano in genere a $BTC.
- Asset da ETF
Anche negli USA sono finalmente arrivati gli ETF su Ethereum, che hanno già riscosso un discreto successo. Un buon segno anche per il futuro di Ethereum!
❓NOME: | ETHEREUM |
📑Sigla: | $ETH |
👶Nascita: | 2015 |
📈Previsioni: | Previsioni Ethereum ETH |
🔍Tecnologia: | Propria |
⚡Comprare & Trading: | Come comprare ETHEREUM / Trading Ethereum |
📱Wallet: | Ledger Nano X, Ledger Nano S |
Ethereum come network e come infrastruttura
Se come moneta abbiamo un Ethereum forse non brillantissimo, è come network e infrastruttura, anche per la costruzione di progetti terzi, che Ethereum brilla. Ed è qui che si è affermato come centro nevralgico dello sviluppo di una parte molto rilevante del comparto cripto, che proprio sugli standard di Ethereum fa affidamento.
- Un network in blockchain
È uno degli angoli dal quale possiamo guardare ad Ethereum: un network che in moltissimi utilizzano per sviluppare i propri progetti di finanza decentralizzata, ma anche i propri token, i propri NFT e i propri universi digitali. In questo Ethereum è stato piuttosto pionieristico ed è riuscito piuttosto rapidamente ad affermarsi come leader del comparto.
- Un network di standard
Ad essere ancora più importanti sono gli standard che Ethereum ha diffuso in lungo e largo nel mondo della finanza decentralizzata e della reazione di asset digitali. Standard come ERC20 o ERC721 sono oggi il punto di riferimento implementato anche dalla concorrenza oppure palesemente imitato. Senza Ethereum il mondo della blockchain e dei progetti cripto sarebbe stato radicalmente diverso.
- Una blockchain con consenso in Proof of Stake
Ethereum, dopo essere nata come blockchain con consenso in Proof of Work è diventata invece un network in Proof of Stake, facendo la scelta fatta già da una parte cospicua della sua concorrenza. Una scelta che è stata giustificata con motivazioni di carattere ecologista (in PoS c’è bisogno di meno energia) ma che in realtà è passaggio obbligato verso il futuro di ETH, che sarà quello di essere un network in sharding e dunque un network più scalabile e meno esoso in termini di potenza di calcolo necessaria.
Per il resto siamo nel concetto di base delle blockchain: una lunga fila di blocchi all’interno dei quali sono contenute le transazioni e che vengono creati seguendo delle regole precise. Le transazioni possono essere firmate soltanto dai legittimi proprietari delle somme spese grazie al sistema di chiave pubblica e privata e così ne è garantita la sicurezza. Non ci sono caratteristiche particolari che rendono in questo senso Ethereum diversa dal resto del comparto.
- Gli smart contract e la creazione di asset
Sono due degli aspetti più importanti di Ethereum e meriteranno una trattazione a parte. La programmabilità del complesso di infrastrutture che fanno capo ad Ethereum è stata sicuramente la parte più importante dello sviluppo di questo network a discapito degli altri e sicuramente motivazione della crescita dello stesso e dei servizi ad esso collegati. È grazie a queste due caratteristiche che Ethereum è alla base dei progetti più capitalizzati e che hanno avuto maggiormente successo nel mondo della DeFi ma anche del collezionismo digitale.
Ethereum: smart contract e creazione di asset
Le due caratteristiche che possiamo ritenere responsabili di buona parte del successo di Ethereum sono con gli smart contract e la creazione di asset digitali che diversi degli standard di questo network permettono di implementare.
- Gli Smart Contract
Si tratta di software che possono essere eseguiti direttamente sulla blockchain di Ethereum e che possono raggiungere anche un certo livello di complessità. Sono la chiave di volta di Ethereum. Hanno diverse caratteristiche, come è riportato anche nella documentazione ufficiale, che ne definiscono le funzionalità e le potenzialità.
NO AUTORIZZAZIONI: è forse l’aspetto più importante. Non c’è bisogno di autorizzazioni per eseguire uno smart contract sulla rete di Ethereum. L’importante è che sia scritto correttamente utilizzando il relativo linguaggio di programmazione e che si paghino le transazioni ad esso associato. Per quanto riguarda la scelta di linguaggi di programmazione con Ethereum possiamo operare in Solidity oppure con il meno popolare Vyper.
INTERAGISCONO anche con altri smart contract, ovvero possono chiamarli ed utilizzarli. Dalla combinazione di più smart contract è possibile andare a creare dei software complessivamente avanzati e che possono offrire funzionalità molto interessanti.
I LIMITI: il più evidente è quello di non poter accedere, in ambiente Ethereum, a dati che arrivano da fuori la blockchain. Questo ha portato alla nascita di progetti come Chainlink, un sistema di oracoli il cui unico scopo è di offrire dati che gli Smart Contract non possono reperire direttamente on chain.
- Creazione di asset
Avviene attraverso diversi standard che sono incorporati in Ethereum. Abbiamo infatti ad esempio ERC 20, lo standard che permette di creare token fungibili, ovvero token che sono uguali l’un l’altro all’interno dello stesso smart contract che li genera. E abbiamo ad esempio lo standard ERC 721 che permette di creare NFT oppure token non fungibili. Sono standard che sono stati poi incorporati o copiati di sana pianta anche da progetti concorrenti, con qualche minima differenziazione.
La grande maggioranza dei token di una certa rilevanza sono nati su Ethereum, situazione che sta cambiando però rapidamente perché anche tanti altri network si sono dotati degli stessi meccanismi. Rimane però una grande
Ethereum è una security?
Le security sono contratti di investimento secondo le leggi degli Stati Uniti. Diverse criptovalute fanno parte di questo insieme e tale appartenenza comporta in genere penalità e restrizioni. Ethereum in passato sembrerebbe averla scampata, con SEC che però sta cercando di tornare alla carica su questo tema, in particolare dopo il passaggio di Ethereum alla Proof of Stake.
Il tema è complesso – lo abbiamo affrontato qui sul nostro Magazine settimanale – ed è anche fonte di pericolo per l’ecosistema, almeno negli Stati Uniti. Noi riteniamo che la questione sia enormemente ingigantita da SEC e Gary Gensler. Tuttavia si dovrà certamente monitorare il futuro di questo filone.
Come funziona Ethereum
Ci sono diversi aspetti del funzionamento di Ethereum che possono essere rilevanti per tutti coloro i quali hanno intenzione di comprendere cosa c’è sotto il metaforico cofano di Ethereum. Lo faremo pezzo per pezzo, così da avere a disposizione tutti i tasselli e gli ingranaggi di una macchina molto complessa.
- Blockchain
È il cuore di Ethereum. Come per la maggioranza degli altri progetti si tratta di una sequenza temporale di blocchi, all’interno della quale si trovano le transazioni. Ad oggi il sistema di consenso per l’aggiunta di un nuovo blocco al sistema di Ethereum è su Proof of Stake, ovvero vi partecipano i validator che hanno bloccato una certa quantità di ETH, nello specifico per ora 32.
- I blocchi
Per quanto riguarda le caratteristiche dei blocchi, all’interno troviamo appunto delle transazioni, che nel funzionamento di Ethereum altro non sono che cambiamenti allo stato generale del sistema, del chi ha cosa e dello stato dei contratti ospitati sul network stesso. Ogni blocco ha un riferimento al blocco che lo precede, così da formare una catena temporalmente ordinata. Con il passaggio alla PoS si è leggermente abbreviato il tempo di produzione dei blocchi, che ora si aggira intorno ai 12 secondi, contro una media intorno ai 12-14 precedente al passaggio.
Per quanto riguarda le dimensioni, la gestione di Ethereum è relativamente dinamica: il target è di 15 milioni di gas, ma può espandersi o restringersi anche in relazione alla domanda di blockspace sul network. Le differenze con Bitcoin sotto questo specifico aspetto sono enormi e radicali. Bitcoin è fisso, produce un blocco di media ogni 10 minuti ed ha anche una blocksize fissa.
- Transazioni
Le transazioni di Ethereum non creano delle UTXO come su Bitcoin, ma sono dei cambiamenti dello stato condiviso su tutto il network. Questo è frutto di scelte progettuali molto diverse, con ogni transazione che va a cambiare lo stato della EVM e vengono poi diffuse tramite blocchi a tutto il sistema.
Le transazioni di Ethereum inoltre non possono trasferire soltanto valore. Possiamo infatti anche avere delle transazioni per l’esecuzione dei contratti smart. Le transazioni vanno firmate con la propria chiave privata affinché queste siano valide.
- Ethereum Virtual Machine
Si tratta della chiave di volta per gli smart contract e per il funzionamento ulteriore di Ethereum in chiave programmabile e che mantiene una profondità di 1024 item. La EVM può essere anche intesa come un’astrazione completa del sistema di Ethereum che consente l’esecuzione dei contratti smart che sono una delle caratteristiche più salienti di Ethereum. Per molto tempo la compatibilità con la EVM è stata una caratteristica fondamentale anche dei progetti alternativi ad Ethereum.
Approfondimenti sul progetto Ethereum
Possiamo affidarci inoltre alla copiosa documentazione, ufficiale e non, che esiste su Ethereum. Documentazione che aiuterà i più esperti in senso tecnico a comprendere i cardini del funzionamento di Ethereum.
Il Whitepaper di Ethereum è, come per il grosso dei progetti su blockchain, il documento fondamentale che possiamo utilizzare per capire i fondamenti tecnici del progetto. Lo troviamo sul sito ufficiale al suo interno viene toccato grosso modo tutto il complesso di servizi che possono essere fatti girare su Ethereum, il perché di certe scelte tecniche e anche le sue differenze con Bitcoin. Un documento relativamente completo che oggi però ha dovuto lasciare il passo a documentazione più dettagliata.
- Il sito ufficiale
Il sito ufficiale della fondazione rimane il centro nevralgico per chi vuole informarsi in modo dettagliato su Ethereum e vuole ogni dettaglio del funzionamento del network, dei suoi standard e anche della sua particolare implementazione di blockchain. Più completo del Whitepaper, contiene anche documentazione avanzata per chi vuole sviluppare su questa piattaforma.
Quale sarà il futuro di Ethereum
Per valutare il futuro di Ethereum dobbiamo affrontare tutti gli angoli che compongono il quadro complessivo di questo straordinario progetto, ovvero dal lato della moneta, dal lato del network di transazione e di sviluppo e anche dal lato degli standard che è riuscito ad imporre anche ai concorrenti. Partiremo dall’aspetto più problematico di $ETH per il futuro, ovvero il suo status di Sound Money, ovvero di moneta solida e in grado di competere con le fiat e anche con il meglio che il comparto degli asset digitali può offrire.
- Ethereum come sound money: per noi è no
Il che non vuol dire che Ethereum non possa avere valore, anche finanziario, in futuro. Tutt’altro. Ma riteniamo che l’utilità di base di Ethereum non sia da legarsi al suo status di sound money, aspetto nel quale a nostro avviso continuerà ad essere enormemente inferiore rispetto a Bitcoin. Ci sono tutta una serie di questioni che riteniamo essere cruciali affinché un coin o un token possano essere utilizzati in questi contesti.
DECENTRALIZZAZIONE: dati alla mano il passaggio di Ethereum a Proof of Stake finirà per indebolirla. E per quanto tecnicamente potrebbe essere ancora lì, è anche la storia di Ethereum a pesare in questo senso. Quanto avvenuto con la crisi innescata dal caso DAO dovrebbe essere lezione per tutti: il direttivo e la fondazione non hanno problemi a forkare, anche di parecchi blocchi indietro, affinché giustizia sia fatta. Se da un lato a molti può sembrare un comportamento secondo giustizia, per altri e a nostro avviso a ragione è un vulnus sulla capacità di affermarsi come moneta incensurabile e inconfiscabile.
CENTRALISMO DEMOCRATICO: Non c’è nulla di male a fare certe scelte, ma non ci si può aspettare che in aspetti così cruciali del mondo della moneta gli altri le prendano per buone. A nostro avviso la narrativa di Ethereum come sistema monetario è piuttosto sbilenca, di frangia e dovrebbe essere abbandonata al più presto, perché c’è molto altro che interessa il grande pubblico e gli investitori quando si parla di Ethereum.
- Ethereum come blockchain programmabile standard: grande vantaggio, da mantenere
Il discorso cambia radicalmente per quanto riguarda Ethereum come centro nevralgico della DeFi, delle App Decentralizzate e anche dei grandi servizi che oggi girano su blockchain. Per quanto la concorrenza si sia fatta ormai molto accesa, è altrettanto vero che nonostante le novità Ethereum sia saldamente al comando e che è nessuno fino ad oggi sia stato in grado di impensierirne il dominio.
EFFETTO NETWORK: tutti vogliono essere su Ethereum, vuoi direttamente vuoi invece tramite layer 2. Sta di fatto che chi si muove su altri network in larga parte lo ha fatto per evitare momenti di grande congestione per il network che avevano portato le commissioni a livelli insostenibili. E più progetti ci saranno su Ethereum più progetti vorranno esserci, nel più classico dei network effect.
LA TVL: è in larga parte lì e tutti i progetti principali del mondo DeFi girano su Ethereum. Non soltanto per questioni tecniche, almeno a nostro avviso, ma anche perché Ethereum gode di uno stato molto particolare di credibilità anche presso le istituzioni. E in questo senso anche in futuro sarà molto difficile affermarsi in senso contrario.
- Ethereum come standard: praticamente imbattibile
Sono in pochi i progetti anche concorrenti a Ethereum che hanno deciso di ignorarne gli standard, da quelli per la creazione di asset fungibili a quelli dei NFT. La compatibilità con la Ethereum Virtual Machine è stata per lungo tempo e continuerà probabilmente ad essere in futuro un banco di prova fondamentale per quasi tutti i progetti. E soltanto quelli con enormi investimenti alle spalle e piani molto chiari riescono a sottrarsi da questo gioco. Anche per questo aspetto riteniamo che Ethereum abbia ancora molto gas da utilizzare per rimanere dominante.
- La questione dei layer 2: lo sharding
Nel tempo sono nati, proprio per superare i limiti intrinsechi della chain di Ethereum, tanti layer 2 come Polygon Matic, Arbitrum, Immutable X etc. Sono riusciti in alcuni casi anche a sottrarre delle quote di mercato ad Ethereum, imbarcando progetti importanti e generando volumi di transazione importanti.
Finché Ethereum – ed è uno dei progetti del futuro – non attiverà lo sharding e dunque sarà in grado di supportare un numero elevatissimo di transazioni al secondo a bassissimo costo, questi layer 2 continueranno a fargli concorrenza, tanto sul piano del valore di mercato, quanto sul piano dell’attrattiva per i nuovi progetti. In un futuro ipotetico all’interno del quale Ethereum non passerà mai allo sharing, la concorrenza di questi progetti così come di progetti completamente slegati come Solana potrebbe farsi decisamente più importante.
Ci sono network che offrono effettivamente un’alternativa ad Ethereum e che potrebbero essere effettivamente concorrenza anche nei prossimi anni. Prima che qualcuno protesti in questo senso, ci teniamo a sottolineare come si tratti soltanto di una selezione minima di progetti che potrebbero costituire concorrenza importante per Ethereum.
Ci sono, esistono e per questo motivo andranno tenuti in debita considerazione per valutare anche il futuro di Ethereum. Anche sul piano finanziario, sebbene la crescita di interesse per le soluzioni su blockchain faccia assolutamente ben sperare per la crescita organica e parallela di tutti i principali progetti.
Ethereum ETH Blockchain
La blockchain di Ethereum è un Ledger Pubblico il cui consenso oggi è gestito con la Proof of Stake, ovvero ricorrendo a quelli che sono validatori che hanno accettato di bloccare una certa somma di Ethereum per diventare appunto validatori di blocchi e guadagnare dall’operazione.
- Blockchain classica
Nel senso che si tratta di una blockchain lineare i cui blocchi si susseguono in ordine temporale e vengono aggiunti ad un certo ritmo. Per ora mancano meccanismi complessi come quello dello sharding. Ethereum può in questo senso essere considerata come una chain di seconda ma non ultima generazione.
- Blocchi variabili
Che riescono, al contrario di quanto avviene da Bitcoin, almeno in parte ad adattarsi alle richieste del network, sebbene entro certi limiti. Questa caratteristica non è infinita ma pensata piuttosto per garantirsi una maggiore fluidità nei momenti di picco.
- Transazioni anche come interazione con gli smart contract
Le transazioni all’interno del network di Ethereum non servono soltanto per trasferire valore da un utente all’altro, ma anche eventualmente per interagire con gli smart contract che sono stati diffusi nel sistema.
- Il concetto di gas
Il gas è la forma di misura del costo delle transazioni all’interno del network e rappresenta in linea di massima le risorse necessarie affinché una certa transazione venga iscritta in un blocco.
Ethereum $ETH Wallet
Per quanto riguarda i wallet, anche per Ethereum come per tutte le principali criptovalute abbiamo la più ampia scelta, trattandosi di una criptovaluta molto importante e molto seguita, nonché anche molto utilizzata per il gran numero di servizi che vi sono collegati, anche terzi.
- MetaMask
È forse il wallet software più conosciuto e più utilizzato in ambito Ethereum. Possiamo utilizzarlo come plugin di Chrome o di Firefox, oppure come App per lo smartphone. Per quanto non sia una soluzione ottimale per chi cerca il massimo grado di sicurezza, rimane una delle soluzioni più comuni e più utilizzate da parte di chi vuole utilizzare Ethereum e le App presenti con frontend via browser.
- Argent
Altra soluzione wallet molto popolare e molto utilizzata. Nel tempo ha perso forse un po’ di terreno ma rimane comunque molto comoda e pratica.
- Utilizzare un browser
Brave Wallet integrato nell’omonimo browser offre supporto pieno per Ethereum. Così come viene offerto da Opera. Se abbiamo invece Chrome o Firefox possiamo utilizzare diversi wallet sotto forma di plugin, come il sopracitato MetaMask.
- Wallet degli Exchange
Ovviamente possiamo anche utilizzare i wallet legati agli exchange più famosi utilizzati, da Crypto.com, passando per Coinbase con la sua App dedicata ai wallet e per finire anche sull’App di Binance, disponibile anche come plugin per i browser.
- Wallet hardware
Per quanto riguarda i wallet hardware abbiamo tante alternative a disposizione, a partire dal più popolare di tutti, Ledger Nano S, la versione low cost di Hardware Wallet del famoso e standard produttore francese. Per chi avesse bisogno di un wallet in grado di supportare più standard al tempo stesso e un maggior grado di funzionalità, sempre il produttore francese mette a disposizione Ledger Nano X, dal prezzo leggermente superiore.
Anche chi volesse scegliere le soluzioni offerte da Trezor potrà utilizzare il suo wallet preferito per operare con Ethereum e con tutti i token che rispettano i suoi standard. Non ci sono dunque per $ETH i benché minimi limiti nella scelta dei wallet. Quello che già utilizziamo supporta nella stragrande maggioranza dei casi anche Ethereum.
- Per il lungo periodo meglio gli hardware wallet
O se abbiamo in cassa una quantità importante di token e coin che vogliamo tenere al sicuro. Not your Keys Not your Coins vale anche per Ethereum, così come valgono i rischi legati alle soluzioni su browser. Pertanto, come direbbero gli americani, better safe than sorry, e dunque meglio giocare sicuro guardando agli hardware wallet a scapito di quelli software.
Ethereum Mining
Dal Settembre 2022 non è più possibile fare mining su Ethereum. Il sistema è passato infatti ad un sistema di consenso in Proof of Stake, dove non è più possibile fornire potenza di calcolo per la validazione dei blocchi. Quindi almeno tecnicamente non potremo più scaricare un software di mining e cercare di estrarre ETH.
Se vorremo partecipare all’assegnazione dei token di nuova generazione dovremo procedere con lo staking di Ethereum, sistema tramite il quale blocchiamo il nostro patrimonio per ricevere le ricompense che il sistema prevede a ricompensa di chi, tramite queste pratiche, contribuisce a rendere il sistema più sicuro.
- Il passaggio motivo della nascita di altri progetti
Il passaggio di Ethereum da un sistema in Proof of Work ad un sistema in Proof of Stake è stato occasione di scissione, sebbene minoritaria. È da qui che è nato Ethereum PoW, progetto forkato che per il momento, come prevedibile, si trova molto indietro sia in termini di App che di servizi. Sarà il tempo a decidere se ci sarà spazio anche per una versione di Ethereum in PoW.
- Il caso di Ethereum Classic
Nel capitolo dedicato al mining di Ethereum è bene anche ricordare dell’esistenza di Ethereum Classic, progetto che è in realtà quello della chain originaria di Ethereum, e che si separò in termini progettuali a causa di sentimenti diversi per quanto riguarda la gestione della truffa DAO.
Ethereum Staking: come funziona la PoS
L’unico modo oggi per accaparrarsi gli $ETH generati dalle commissioni di utilizzo del network è di partecipare allo staking di Ethereum. Si tratta di una procedura in Proof of Stake puro che permette, a chi dovesse avere 32 ETH da destinare alla causa o dovesse utilizzare servizi terzi che permettono di farlo, anche indirettamente – pensiamo a Lido Finance.
- Alternativa al mining
Lo staking è l’alternativa principale al mondo della Proof of Work, sistema ritenuto da molti troppo esoso sia sotto il piano del consumo energetico, sia invece per quanto riguarda il mondo dell’hardware.
- 32 ETH minimi
Per diventare validator è questa la somma minima da bloccare e da poter recuperare con tempistiche varie. Questa somma serve anche da pegno a garanzia del nostro comportamento corretto in qualità di validator. Con lo slashing, pratica che prevede il “sequestro” di parte di quanto bloccato, il network si difende da attacchi o da comportamenti comunque malevoli.
- I validator guadagnano
E guadagnano i costi di transazione sul network, che vanno ad incamerare insieme ad una parte di token di nuova emissione. Partecipare a questo tipo di attività dunque è redditizio per i soggetti coinvolti. Motivo per il quale sono in molti, anche di grado istituzionale, a parteciparvi.
Perché Ethereum ha scelto la Proof of Stake contro la Proof of Work di Bitcoin?
Domanda complessa alla quale proveremo a dare risposta andando ad analizzare i pro e i contro di ogni soluzione, almeno secondo il posto che Ethereum occupa nella cripto-sfera.
- Una decisione ecologica?
La decisione di Ethereum è stata di carattere ecologico, o almeno questa è stata una delle spiegazioni che la Fondazione che gestisce il network e il progetto hanno dato per il passaggio2. A noi di Criptovaluta.it è sempre sembrata però una questione un tantino esagerata. Perché è vero che Bitcoin ha dei consumi molto elevati, ma è altrettanto vero che il mining organizzato a livello industriale sta facendo dei passi in avanti enormi che non solo stanno riducendo tali emissioni, ma che stanno anche aiutando in tanti luoghi del mondo la transizione verso le energie rinnovabili.
- Una decisione di scalabilità?
Non eccessivamente. Perché in realtà dopo il passaggio alla Proof of Work in realtà si è guadagnato soltanto il 10% in termini di tempistiche per produrre i blocchi, cosa che tra le altre cose è relativamente non correlata al passaggio a PoS, essendo una decisione esterna.
La scalabilità per Ethereum, al contrario di quanto si va raccontando su diversi siti e su diverse pubblicazioni anche specializzate, non è arrivata con la Proof of Work. Si dovrà aspettare il passaggio allo sharding per avere uno scaling effettivo di Ethereum.
- Una scelta obbligata per un futuro diverso
La spiegazione più logica – e almeno nostro avviso più veritiera – sul passaggio a PoS è l’obbligatorietà in vista di quello che Ethereum vorrà essere tra qualche anno. Ovvero un network scalabile, con un alto TPS e bassi costi di transazione.
Per il momento, e ci sta, i vantaggi del passaggio a PoS è anche oggetto di marketing, sfruttando da un lato la spinta di una certa finanza verso criptovalute green, dall’altro l’acredine verso Bitcoin, che presenta per il vecchio mondo sicuramente delle questioni più pressanti per i detentori del potere.
Ethereum Forum & Social tematici
Ci sono diversi hub informativi a mo’ di Forum e Social Tematici ai quali possiamo ricorrere per parlare di Ethereum più in dettaglio, per conoscere le ultime evoluzioni e, perché no, anche per dibattere del futuro dell’ecosistema.
Dopo la dismissione del forum ufficiale della Fondazione Ethereum, oggi si ritiene che il canale Reddit di /r/Ethereum sia una sorta di forum ufficiale del progetto. Rimane almeno a nostro avviso il canale più importante da seguire. Per chi è interessato poi al mondo più finanziario legato ad Ethereum abbiamo /r/ethfinance e per chi invece vuole saperne di più sullo sviluppo abbiamo anche /r/ethdev/.
- Ethereum research
Altro Forum molto importante e molto utilizzato da parte di chi vuole discutere degli aspetti più importanti sul piano tecnico. Un altro forum da seguire che possiamo trovare all’indirizzo ethersear.ch.
- Yahoo Finance
Yahoo Finance offre per tutti gli asset che vengono listati per l’analisi del prezzo anche un servizio di chat e di discussione che possiamo utilizzare per scambiarci delle opinioni con altri investitori. Sempre un buono spazio per chi vuole parlare dei tecnicismi finanziari.
- Ethereum Hackers
Un importante Discord che è gestito da EthGlobal. Community che è dedicata a chi smanetta con Ethereum e che raccoglie una delle community più attive nel mondo dello sviluppo di progetti su ETH. Anche questa è una chat in inglese, lingua con la quale dovremo imparare a trattare se vogliamo approfondire il mondo cripto come si deve.
- Stack Exchange
Anche sul popolare sito di domande e risposte c’è una corposa sezione dedicata proprio al mondo di Ethereum. E anche qui potremo trovare pane per i nostri denti se vorremo saperne di più sul mondo di ETH, in particolare sotto il profilo tecnico.
Il formato favorisce la soluzione di problemi spot, come quando stiamo programmando uno smart contract in Solidity, tanto per citare uno dei casi più comuni.
Ethereum Pro e Contro
Il mondo delle criptovalute tende purtroppo ancora ad essere molto tribale, con schieramenti che sono pronti a battersi alla morte (anche se virtuale) per difendere il proprio progetto. Noi, con il massimo distacco possibile, cercheremo di elencare i pro e i contro di Ethereum, da un’ottica tecnica quanto finanziaria, anche per capire cosa si cela nel futuro di questo progetto.
- Pro di Ethereum
È LO STANDARD: c’è poco da girarci intorno, tenendo da parte il mondo di Bitcoin, particolare e unico, il resto del mondo cripto ha Ethereum come punto di riferimento. Vuoi per la Ethereum Virtual Machine, vuoi per gli standard per i token, vuoi perché oggettivamente più diffuso. Qualunque tipo di progetto nasca deve fare riferimento a Ethereum e deve con questo confrontarsi.
EVM: fino a qualche tempo fa era praticamente impossibile per un progetto affermarsi senza introdurre sul suo network uno strumento di compatibilità con la Ethereum Virtual Machine. E questo segnala ancora una volta quanto Ethereum sia effettivamente un punto di riferimento per tutto il comparto.
PROGETTI TERZI: anche qui serve a poco girarci intorno. Tutti i migliori progetti del mondo DeFi, o quantomeno quelli maggiormente affermati e che hanno attirato anche l’interesse degli istituzionali girano su Ethereum, con qualche rarissima eccezione che segnala l’arrivo della concorrenza. Finché perterrà questa la situazione, chi ha Ethereum in cassa potrà dormire sonni tranquilli.
LAYER 2: per qualcuno sono una minaccia, ma ad uno sguardo più attento dovrebbero apparire a tutti per quello che sono. Ovvero strumenti per rendere Ethereum maggiormente fruibile anche in termini di standard. L’esistenza di Polygon, tanto per citarne uno, è forza per Ethereum e non il contrario.
CAPITALIZZAZIONE: i denari parlano più di tante opinioni. Il fatto che Ethereum abbia una capitalizzazione di mercato di questo livello (seconda dietro a BItcoin) dimostra come siano in molti a credere nella forza di questo progetto. E gli altri che insegnano sono, almeno per ora, ad una distanza siderale. Quando si investe in Ethereum si investe in un progetto sul quale in molti hanno già puntato in modo considerevole.
DEFI: il grosso della DeFi di valore, con eccezioni sempre meno rare ma comunque che si contano sulle dita di due mani, gira su Ethereum. E questo è un altro motivo per il quale il protocollo continua ad essere tanto popolare, nonostante degli ovvi limiti tecnici per il numero di transazioni supportate e anche per i tempi di finality.
- Contro di Ethereum
Ci sono anche dei contro, dei problemi a nostro avviso da risolvere o quantomeno da discutere, che affliggono quello che rimane un punto di riferimento di enorme importanza per tutto il comparto cripto. Punto di riferimento che riuscirà a rimanere tale anche in virtù di una discussione schietta e aperta sulle problematiche.
LA CONCORRENZA COMINCIA AD ESSERCI: che sia sotto forma dei layer 2 come Polygon Matic, che rimane un network che negli ultimi tempi ha attirato molti più progetti di Ethereum, o nella forma di progetti concorrenti, che pur talvolta ne includono gli standard. Non si può più pensare di essere un progetto solo al comando.
LA NARRATIVA SOUND MONEY: è sbilenca, non ha alcun tipo di senso e come tale andrebbe trattata. Ok il marketing, ma pensare che su questo aspetto possa superare Bitcoin è folle. Ethereum è più centralizzato e più censurabile e per questo non potrà servire molti degli scopi che invece Bitcoin raggiunge in grande scioltezza.
CENTRALIZZAZIONE: a prescindere dall’aspetto tecnico, l’esistenza di personaggi visibili e riconoscibili è, la storia insegna, un problema. Così come può creare problemi alla sua indipendenza l’esistenza di una Fondazione che lo gestisce. Certo, “problemi” che sono comuni a tutti gli altri progetti del settore “alt” o quasi. Ma esistono e sarebbe stolto far finta che non lo siano.
SHARDING: sarà necessario per andare a combattere quei network che hanno alti TPS e basso costo di transazione. Per ora aiutano i layer 2, ma potranno farlo per sempre?
🟢PRO DI ETHEREUM | ⛔CONTRO DI BITCOIN |
---|---|
Capitalizzazione alta | Visibile e centralizzato |
Riferimento per DeFi | Si dovrà ancora sviluppare |
Riferimento per NFT e metaverse | C’è concorrenza |
Forte politicamente | |
Standard EVM | |
Standard per token |
Cosa pensa Criptovaluta.it di Ethereum $ETH
Ethereum riveste un ruolo di grande importanza per il mondo cripto. È centrale per NFT, per metaverse, per gaming e, cosa forse più importante, per il mondo della finanza decentralizzata. Tutto questo nonostante ci siano oggi molti concorrenti, tutti o quasi decisi a combattere a uso aperto contro il dominus del settore.
Il settore si sta facendo più affollato e più competitivo e passata la sbornia di marketing del Merge Ethereum dovrà dimostrare di essere ancora il migliore e il centro nevralgico del mondo cripto.
A livello di quotazioni sarà da questo che dipendere il valore di Ethereum: dalla capacità di confermarsi come network sul quale tutti vogliono far girare i propri smart contract e i propri sistemi decentralizzati.
ANCORA STANDARD: e continuerà ad esserlo per un lungo periodo. Difficile pensare che standard come ERC20 e come Solidity passino di moda, in particolare tenendo conto del fatto che anche altri progetti concorrenti li adottano o li scimmiottano.
APPREZZATO DA CHI CONTA, anche ai piani alti della politica. E questo potrebbe essere un vantaggio per Ethereum almeno rispetto ad altri progetti più “anarchici”.
OTTIMI VOLUMI: gli scambi, le transazioni e gli acquisti sono sempre su ottimi volumi, anche in fasi di mercato non entusiasmanti. Questo è un dato fondamentale per capire lo stato di salute di un network di criptovalute.
PIACE: e piace, a quanto parrebbe, anche agli investitori istituzionali. Se effettivamente dovessero arrivare delle regole più chiare per il settore, potrebbero esserci delle corse all’investimento anche da parte degli istituzionali.
STAKING: per un progetto così solido potrebbe essere molto interessante, in particolare per i grandi investitori. Qualcosa in questo senso si sta già muovendo – e potrebbe essere uno dei traini per $ETH sul medio e lungo periodo.
CONCORRENZA: si sta sicuramente facendo più forte, ma al tempo stesso l’attenzione per il mondo blockchain si sta facendo molto più ampia. Se dovessimo fare una previsione di lungo periodo riterremmo corretto pensare ad una riduzione del market share di Ethereum a fronte però di un mercato che comanderebbe una quantità di interesse, anche economico, molto maggiore.
Considerazioni finali
Ethereum è una forza con la quale è necessario fare i conti, sia tra gli appassionati di progetti più conservatori sia invece per chi ama i progetti più bleeding edge.
Ethereum è qui per rimanere, e probabilmente per rimanere in posizione assolutamente centrale per il mondo delle criptovalute, degli smart contract, nonché anche per il mondo dei NFT e della DeFi. E con i progetti futuri potrebbe continuare a garantirsi una certa solidità, sia in termini di prezzo che di utilizzo.
Risorse aggiuntive
https://www.pwc.com/gx/en/financial-services/pdf/el-salvadors-law-a-meaningful-test-for-bitcoin.pdf
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S030147972202103X
FAQ
Ethereum è un network su blockchain che offre diverse aggiunte tecniche rispetto alle criptovalute di prima generazione. Ha introdotto il concetto di Smart Contract così come quello di token che possono essere generati sul suo network.
Tutti gli investimenti sono rischiosi e quelli in criptovalute lo sono in misura addirittura maggiore. Il nostro consiglio è sempre di informarsi prima di investire anche in Ethereum, che comunque presenta una stabilità maggiore rispetto al resto del comparto.
Come tutti gli asset anche finanziari il prezzo di Ethereum si muove a seconda degli scambi sui principali crypto exchange e i principali mercati. Il prezzo può essere controllato su una qualunque delle piattaforme che lo offrono o anche sul nostro sito, nella banda sulla parte superiore.
A nostro avviso sì, dato che presenta comunque delle caratteristiche uniche che lo rendono molto forte anche in prospettiva futura. Difficile immaginare oggi qualcuno che sia in grado di rimpiazzare Ethereum nei settori nei quali domina. Settori che sono sempre più rilevanti anche sotto l’aspetto economico della vicenda.
No, Ethereum non è una truffa, per quanto possano farsi accesi i toni di certi sostenitori di altri progetti. Il progetto è piuttosto solido e continua a svilupparsi. Certo, può essere accusato di essere meno decentralizzato di quel che dovrebbe, ma non siamo in presenza di una truffa.
Dipende dalle nostre propensioni al rischio e dal nostro orizzonte temporale. La nostra guida alle previsioni Ethereum può aiutare chiunque ad analizzare cosa viene offerto da questo specifico protocollo e quali sono i pro e i contro anche futuri.
Ethereum ad oggi viene utilizzato principalmente come network per la DeFi e per la creazione di Smart Contract nonché per la loro esecuzione. Nel complesso è un sistema completo per la gestione di progetti decentralizzati, con molte funzionalità aggiuntive rispetto a quelle che erano le criptovalute di primissima generazione.