Fantom è una blockchain completa dotata di proprio token – $FTM – che offre un elevato numero di transazioni al secondo, costi bassi e una buona decentralizzazione, almeno rispetto alla maggioranza dei progetti che la precedono sia temporalmente quanto per capitalizzazione di mercato. Il progetto è anche una delle creature di Andre Cronje, che è tornato all’interno del network imponendo una nuova linea di aggiornamenti e la ricerca di funzionalità uniche.
$FTM è il token del progetto e dopo aver seguito tutto il mercato nel 2021 in piena bull run, ha risentito nel 2022 del mercato calante. Con le novità che arriveranno nel corso del 2023 il progetto punta a rilanciarsi e potrebbe essere interessante per chi cerca buoni investimenti e buoni progetti nel mondo delle blockchain.
Fantom merita di essere studiata e approfondita perché ha scelto un approccio unico alla soluzione dei problemi tipici del mondo blockchain, cosa che potrebbe aiutarla a conquistare una fetta di mercato interessante, anche se non maggioritaria.
Principali informazioni su Fantom [FTM] Coin:
❓Nome: | Fantom $FTM |
📑Sigla: | $FTM |
👶Nascita: | 2018 |
📈Previsioni: | Previsioni Fantom FTM |
🔍Tecnologia: | Propria |
⚡Comprare: | Come comprare Fantom FTM |
📱Wallet: | fWallet, Ledger X, Metamask, Coinbase, Trust |
Fantom è un ecosistema in blockchain con alte prestazioni, che offre tutti i servizi che ci aspetteremmo da un sistema completo in questo senso. $FTM è il token con il quale si pagano le commissioni e le transazioni all’interno dell’ecosistema. Un sistema duale come tanti ne abbiamo visti già nel mondo della blockchain. Ci sono diverse novità e approcci particolari che sono stati introdotti però da Fantom.
Fantom è un ecosistema completo che può vivere senza appoggiarsi a terzi. È comunque compatibile con la Ethereum Virtual Machine: chi scrive codice e App Decentralizzate sull’ecosistema di Ethereum può farlo senza cambiare codice anche su Fantom.
Facendolo su Fantom invece che su Ethereum lo sviluppatore e gli utenti avranno a disposizione un sistema più rapido, più snello, meno costoso e con un maggiore numero di transazioni al secondo.
È utilizzato per il pagamento del gas degli Smart Contract, seguendo il modello di Ethereum. Per adesso possiamo considerarlo come un token il cui valore di mercato dipende dal livello di utilizzo di Fantom come blockchain. Più sarà alto l’utilizzo di Fantom come blockchain, più sarà alta la domanda per $FTM.
NOTA BENE: come tutte le criptovalute anche $FTM di Fantom è oggetto di speculazione e risente dei cicli di mercato. L’unica forza in gioco non è l’utilizzo del network.
Il trilemma tra scalabilità, decentralizzazione e sicurezza non può essere risolto, a prescindere da quanto ne dicano certi progetti. Ogni progetto sceglie la propria combinazione di questi tre fattori per offrire un prodotto per quanto possibile unico.
Nel caso di Fantom si è dato massimo spazio alla scalabilità, una buona quantità di risorse alla decentralizzazione e a nostro avviso si è fatto un po’ meno per la sicurezza, argomento complesso che non riguarda quanto sia facile bucare il sistema.
Se abbiamo conoscenza di altre blockchain possiamo ritenere Fantom una blockchain che ha fatto scelte, in termini di trilemma, simili a quelle di Avalanche o di Solana. Non vuole essere Bitcoin e non prova ad esserlo, per quanto il consenso di Nakamoto utilizzato da $BTC venga citato più volte all’interno della documentazione del progetto.
È una delle particolarità del funzionamento di Fantom, che per il consenso sulla sua chain utilizza Lachesis, sua stessa creazione. Un meccanismo di consenso che punta ad offrire un sistema rapido e poco esoso in termini di risorse: asincrono, perché permette ai partecipanti di processare i comandi anche non in simultanea. Il sistema di consenso tra le altre cose non fa riferimento a nodi speciali o che hanno attribuzioni particolari.
L’ecosistema di Fantom conta già 200+ App, con una vivacità che è in crescita anche grazie ad un grande ritorno ai vertici del progetto. Anche se per TVL – ovvero per quantità di valore detenuta all’interno dei progetti – siamo lontani dai progetti top, questo è comunque qualcosa di incoraggiante per il futuro del progetto.
Nello spazio che è occupato da Fantom c’è tanta, tantissima concorrenza. Da Solana a Avalanche, per rimanere sui piani più bassi, fino a Ethereum per chi è molto ottimista e punta in alto. Anche se la concorrenza è numerosa e arcigna, c’è comunque spazio affinché progetti della risma di Fantom possano ritagliarsi una propria redditizia nicchia.
All’interno del progetto è presente anche uno stablecoin, fUSD, non molto utilizzato ma comunque nevralgico per un ecoSIstema che voglia dirsi complesso. Per quanto il 2022 abbia instillato un po’ di paura per questo tipo di progetti, rimangono necessari per tutte le chain che vogliono fare sul serio. Ne è la prova anche l’evoluzione in tal senso di un concorrente diretto di Fantom e cioè Cardano. Lo stablecoin di Fantom è alla versione 2 e punta a breve ad imbarcare anche utenti istituzionali.
Fantom è una blockchain generalista che punta ad offrire un ambiente di sviluppo e di utilizzo per tutti i problemi che queste tecnologie sono in grado di risolvere. Ci sono diversi aspetti interessanti del funzionamento di Fantom, che costituiranno una prima presentazione che poi andremo a sviluppare nel corso della nostra guida.
Come tutte le chain di un certo tipo, Fantom punta ad ottenere velocità di finalizzazione (si parla sulla documentazione ufficiale di circa 1 secondo), di mantenere un certo grado di decentralizzazione e anche di essere nei limiti, scalabile.
Le TPS di oggi sono già interessanti – parliamo del massimo di transazioni al secondo. Il gruppo fa notare, sulla documentazione ufficiale, che il progetto può essere fatto scalare su centinaia di nodi. Staremo a vedere se questa affermazione sarà valida anche alla prova del tempo.
Per quanto questo sia relativamente la norma in questo ambiente, si tratta comunque di un’ottima aggiunta al nucleo del progetto. Il codice che fa girare Fantom è liberamente disponibile e tutti possono analizzarlo. Questo ha dei riflessi importanti in termini di scalabilità e di sicurezza.
La scelta di Fantom è stata di avere piena compatibilità con Ethereum. Questo rende più facile portare progetti nati per quella chain anche su Fantom, eliminando uno degli ostacoli più importanti per l’adozione di una blockchain e delle relative tecnologie. Una scelta in controtendenza rispetto a quanto hanno fatto concorrenti arrivati dopo sul mercato.
Il sistema di consenso scelto da Fantom è in Proof of Stake. Per farla breve, si vota a seconda della quantità di token che vengono bloccati sulla piattaforma, seppur in una declinazione particolare e propria di Fantom. È una scelta quasi obbligata per quanto riguarda le blockchain di ultima generazione. Ci sono limiti importanti per il singolo nodo, nel senso che è alta la quantità di Token che devono essere bloccati per partecipare in qualità di nodo al network.
Un’altra delle caratteristiche interessanti di Fantom è il costo relativamente basso delle transazioni. Il costo viene pagato con il token $FTM, il cui valore è dunque anche funzione del livello di utilizzo di questa blockchain. Uno dei, non l’unico: a muovere il prezzo delle criptovalute è anche la pura speculazione di mercato, cosa che non dobbiamo mai dimenticare se vogliamo approcciarci anche come investitori a questo mercato.
È uno dei fiori all’occhiello di Fantom: i dati ufficiali parlano di finalità della transazione, il che vuol dire che la transazione non può più essere annullata o invertita dopo che sia trascorso questo tempo, è tra 1 e 2 secondi.
Un protocollo aggiuntivo che migliora i tempi di risposta della chain. È accompagnato a Lachesis, che è l’algoritmo di consenso utilizzato da questa chain e permette di avere latenze inferiori al secondo. È un’aggiunta interessante per tutti quei progetti di Dapps che hanno bisogno di risposte quasi immediate.
Sulla blockchain di Fantom, che prende il nome di Opera, è possibile anche creare dei token non fungibili (NFT). Questo permette di avere un complesso di attività, compresi i marketplace come Artion, per questo tipo di collezionabili digitali.
Fantom fa direttamente affidamento su una parte rilevante della Ethereum Virtual Machine. Possiamo pertanto scrivere i nostri Smart Contract in Solidity, cosa che come abbiamo visto sopra finisce per ridurre – e di molto – le difficoltà di chi vuole portare il suo progetto all’interno del mondo di Fantom.
Al contrario di quanto avviene su altre chain, i nodi sono completamente anonimi. Richiedono uno stake di 500.000 FTM e possiamo anche sfruttare diversi servizi in cloud per farli girare. Da AWS a Digital Ocean, passando per Google e Azure di Microsoft, il supporto per questo tipo di codice è assolutamente completo.
È possibile creare, al costo fisso di 1 FTM, token non fungibili su Fantom. La procedura è piuttosto semplice – e ricalca quella di altre blockchain – e abbiamo anche la possibilità di commerciarli poi su Artion.
Artion è un marketplace in stile OpenSea per quei token non fungibili che andiamo a creare su Opera, la chain di Fantom. Offre un ambiente privo di commissioni per lo scambio, che offre supporto per diversi dei wallet più utilizzati, scambi rapidi e anche dei buoni volumi.
I progetti NFT che per il momento girano su Fantom non sono sicuramente di punta, ma un’attenzione a diversi aspetti “di moda” nel settore crypto e blockchain potrebbero dare nel 2023 la spinta che il progetto necessita.
Su Fantom è possibile anche generare i propri domini Web3, con il supporto per il network che è stato aggiunto anche, ad esempio, a Unstoppable Domains. Si tratta anche in questo caso di una funzionalità che è già presente anche in diretti concorrenti del progetto.
Tramite FantomDomains possiamo anche registrare, trasferire e cercare domini che potrebbero interessarci. I domini terminano, come prevedibile, in .ftm. Anche questo servizio per il momento non è molto utilizzato rispetto a quelli di diversi concorrenti.
Fantom offre un gran numero di approfondimenti sul proprio progetto, in particolare sugli aspetti più tecnici. Chi vuole cimentarsi con questa blockchain anche come sviluppatore o vuole comprenderne gli aspetti di funzionamento più reconditi, potrà trovare documentazione di ottimo livello, seppur in inglese.
Fantom pubblica costantemente ricerche sugli aspetti tecnici del suo protocollo, che sono qui raccolte. Ci sono spiegazioni, in forma di paper scientifico, su tutti i principali aspetti del funzionamento di Fantom e sono la fonte principale di conoscenza per chi vuole capirne di più sul protocollo.
Esiste anche documentazione specifica dedicata agli sviluppatori, di carattere più pratico, che è nata per offrire risorse a chi vuole sviluppare direttamente sulla blockchain di Fantom e facendo ricorso alle funzionalità che offre. La documentazione è molto dettagliata e parte da argomenti più semplici per finire poi su quelli più specifici.
Gli aspetti da valutare per il futuro di Fantom sono diversi. Alcuni dipendenti direttamente dal successo della blockchain in questione, altri invece dipendenti dall’evoluzione del mercato cripto e anche dei concorrenti diretti di questo progetto.
CONCORRENZA: Fantom è tutto fuorché dominante oggi. Ha una fetta di mercato molto ridotta rispetto a concorrenti che sono arrivati prima o che hanno avuto tassi di crescita più importanti. Partire come underdog, come dicono gli allibratori, non è sempre facile. Ma per molti può essere anche occasione per una crescita più ampia rispetto a progetti simili.
SOLIDITÀ: quella finanziaria c’è. Per quella progettuale garantisce Andre Cronje. Fantom è una sorta di progetto rinato dalle sue quasi ceneri. Ed è questo che riempie di ottimismo i tanti che si sono avvicinati di recente a questo progetto. I nomi sono interessanti, le iniziative anche – e staremo a vedere se gli sarà dato seguito effettivo.
MERCATO: in generale dovremo vedere come si posizioneranno i progetti dedicati alla DeFi e se vogliamo anche a risolvere problemi da catena generalista. Veniamo da un bear market duro che però potrebbe anche essere interpretato come la necessaria igiene per un settore che era cresciuto troppo rapidamente. Fantom sembra essere tra i progetti che possono farcela a rimanere qui con noi. E i progetti che ce la faranno avranno probabilmente una spinta propulsiva ancora maggiore.
ETHEREUM: in molti temono che il futuro passaggio di Ethereum ad un sistema che utilizza sharding renda completamente obsolete le altre chain. Noi non siamo di quelli che la pensano così e riteniamo che in questo senso ci sarà spazio non solo per Fantom, ma anche per tanti altri progetti che cercano di occupare lo stesso spazio.
USO ISTITUZIONALE: per quanto ci siano tante altre chain che hanno un assetto più in linea con i desideri degli istituzionali, non è assolutamente detto che Fantom non riesca a fare qualcosa di importante anche in questo spazio. Le novità degli ultimi mesi sembrano puntare proprio in questa direzione, e potremo valutarne gli effetti a stretto giro di posta.
USO: dovremo vedere quanto saranno utilizzati i progetti interni a questa chain, così come quanto saranno utilizzate le varie App che vi vengono sviluppate. Per ora i dati sono incoraggianti, per quanto non di prima fascia. Staremo a vedere se, come e quando Fantom prenderà definitivamente il volo.
TEAM: per ora sempre lo show di un uomo quasi solo al comando. Che sia frontman o meno, speriamo di vedere altri nomi prestigiosi affiancati a questo progetto. Cosa che contribuirebbe a dare una spinta a questa chain.
SCEGLIERE COSA FARE DA GRANDE: Fantom vuole essere sia in profumo di anarchia, sia cercare di conquistare il grande pubblico con sponsorizzazioni importanti. Staremo a vedere se riuscirà a tenere il piede in due scarpe oppure se per il progetto arriverà l’inevitabile resa dei conti. Siamo in uno spazio decisamente più orizzontale rispetto a quello di altre blockchain più istituzionali. Ma basterà?
La blockchain di Fantom e i meccanismi che la governano sono interessanti, perché sono alla base della differenziazione che il progetto ha provato ad ottenere rispetto a progetti analoghi.
Il primo aspetto – il più interessante – dell’ecosistema di Fantom. Lachesis è infatti un layer di consenso che può essere collegato a qualche network. In altre parole abbiamo la libertà di far girare network indipendenti tra loro all’interno di Fantom, che avranno come punto in comune il meccanismo di consenso.
L’altro aspetto sul quale il progetto di Fantom punta molto è la compatibilità con la Ethereum Virtual Machine, compatibilità che permette a chiunque di portare applicativi sviluppati in ambiente Ethereum anche su Fantom senza grosse modifiche.
È il particolare modello di consenso creato e scelto da Fantom. Le transazioni vengono confermate non appena arrivano all’interno del network, con finalità molto rapida e con la possibilità per tutti di avere transazioni rapide e a basso costo.
Possiamo diventare nodi del network mettendo in staking almeno 500.000 FTM, somma che certamente non è alla portata di tutti. A correggere questo aspetto però troviamo la possibilità di delegare il nostro stake. Opportunità che spiegheremo in dettaglio nella sezione che dedichiamo a questa pratica.
Ovvero Directed Acyclic Graph, che è il sistema a cui ricorre Lachesis, e dunque Fantom, per ottenere quella che in gergo tecnico chiamano la fault tolerance Bizantina asincrona. Asincrona perché chi partecipa al network non deve necessariamente processare le transazioni in simultanea. La fault tolerance bizantina invece segnala la possibilità per il network di funzionare correttamente anche nel caso in cui 1/3 dei nodi fossero malevoli.
Il che significa che all’interno del network non ci sono nei fatti dei partecipanti che abbiano funzioni speciali o che siano superiori gerarchicamente agli altri. Questa scelta è stata presa, dice Fantom, per aumentare il livello di orizzontalità e sicurezza e avere a tutti gli effetti un network in grado di offrire anche decentralizzazione in potenza.
Il sistema è comunque, per quanto con una versione modificata, un consenso in Proof of Stake che vive in funzione di chi mette a disposizione del network risorse, tanto in forma di $FTM quanto in forma tecnica e di hardware. I requisiti elevati per diventare nodo sono stati giustificati con la necessità di ridurre la possibilità di sybil attack.
Che in molti vedono come una tecnologia di Ledger distribuito del futuro – o meglio – tra le più interessanti del presente. DAG o Directed Acyclic Graph è una soluzione tecnologica relativamente recente almeno in termini di implementazione per questo tipo di progetti. È una tecnologia che ad esempio è stata scelta anche da IOTA, sebbene in modalità e implementazione differente. Ci sono poi i soliti compromessi: secondo molti esperti questo tipo di soluzioni hanno problemi a raggiungere consenso sicuro in modo decentralizzato – cosa alla quale ovviano o utilizzando dei coordinatori centralizzati o in alternativa cercando di limitare il numero dei validatori.
La popolarità di Fantom si ricava anche dall’enorme numero di wallet che ne supportano le operazioni. Il supporto è generalizzato presso tutti i principali wallet utilizzati tanto per il cold storage quanto per la DeFi.
È il wallet ufficiale sviluppato da Fantom. È disponibile direttamente online e possiamo cerarlo tramite un’interfaccia Web. È in aggiunta disponibile anche per Windows, MacOS, Linux, iOS e Android – e dunque coperto da tutti i principali sistemi operativi. Questo wallet però non è l’unica soluzione che abbiamo a disposizione.
Uno dei più discussi – e anche più utilizzati – wallet software al mondo offre supporto per Fantom. Possiamo, tramite MetaMask, accedere non solo alla conservazione dei token, ma anche a tutte le App decentralizzate che girano su Fantom. È una soluzione comunque meno sicura rispetto agli hardware wallet.
Vi è pieno supporto anche da parte degli hardware wallet più popolari al mondo, ovvero quelli della serie Ledger. Possiamo utilizzare Fantom, i token prodotti sulla sua chain e tutto quanto concerne il progetto anche su Ledger Nano X e gli altri modelli del marchio.
Possiamo inoltre utilizzare Fantom anche con il wallet di Coinbase, con Exodus, con Coin98 Wallet, con Math, con Trust Wallet, OKex, edge e tanti altri che vengono costantemente aggiornati sulle pagine del progetto originale.
Per quanto concerne il supporto dei wallet, con Fantom abbiamo accesso ad un enorme numero di servizi, come difficilmente troviamo per protocolli che non sono al top della capitalizzazione di mercato. Un altro segno della popolarità del network.
Non è possibile fare mining su Fantom. La sua blockchain di riferimento, Opera, utilizza un sistema di consenso in Proof of Stake, cosa che rende impossibile creare criptovaluta fornendo potenza di calcolo.
È una situazione in realtà comune a quasi tutte le realtà di ultima generazione nel mondo cripto. Chi ha a disposizione della potenza di calcolo, dovrà orientarsi verso altri protocolli, a seconda dell’equipaggiamento a disposizione.
Fantom non utilizza e mai utilizzerà un sistema in Proof of Work. Ad interessare maggiormente chi vuole ottenere cripto dal suo impegno c’è lo staking, che è al centro del consenso della chain di Fantom.
Il consenso di Fantom è in Proof of Stake e questo vuol dire che potremo bloccare le nostre criptovalute all’interno dell’ecosistema anche per ricevere delle ricompense. Potremo farlo tramite il wallet fWallet oppure facendo girare un nodo – questione però molto più esosa sia in termini di capitali richiesti, sia di difficoltà.
In questo caso è richiesto un minimo di 500.000 FTM, con un limite massimo che è di 15 volte il minimo. I token possono essere liberati dopo un minimo di 7 giorni.
È possibile delegare a partire da 1 FTM di minimo e si otterranno ricompense dal 4% in forma libera e fino al 13% circa per chi decide il lock fino a 1 anno. Il sistema è molto simile a quello che abbiamo visto presso altri progetti che utilizzano PoS e offre diverse garanzie di sicurezza per le somme che metteremo effettivamente a disposizione del protocollo.
Tramite lo staking possiamo accedere anche alla governance del protocollo e anche inoltrare dei proposal. Si tratta di una gestione teoricamente decentralizzata, dove per ovviamente chi ha più token svolge un ruolo… più importante. Questa non è una particolarità di Fantom ma di tutti i protocolli che utilizzano un sistema… simile.
Fantom è già una rete molto attiva e che può contare su diversi progetti DeFi, che ne garantiscono l’inclusione da tempo nella top 10 per TVL.
SPOOKYSWAP: un AMM, ovvero un market maker automatico che è ha pescato a piene mani da Uniswap. È ad oggi il progetto con la TVL più alta tra quelli che operano su Fantom.
GEIST FINANCE: un protocollo di lending che ricalca le funzionalità di AAVE. E che è il secondo in ordine di TVL tra quelli che sfruttano Fantom.
BEETHOVEN X: un exchange decentralizzato, con una caratterizzazione memorabile e un’ottima interfaccia. Possiamo partecipare alle pool e swappare senza troppi patemi, approfittando della velocità offerta dal network di Fantom.
Ci sono diversi hub dove possiamo incontrare altri appassionati di Fantom e discutere con loro novità e sviluppi, o anche soltanto chiedere informazioni di prima mano a chi è dentro il protocollo già da tempo.
Fantom ha un Discord ufficiale, che è poi la chat della community direttamente gestita dalla Fondazione. Rimane il luogo ufficiale di ritrovo per gli appassionati di Fantom ed è da qui che dobbiamo partire alla ricerca di altri interessati.
Non è un forum ufficiale, ma è comunque un luogo ideale per le discussioni più lunghe in forma di Thread su Fantom. È un social con il quale vi consigliamo di prendere le misure, perché è qui che avvengono molte delle discussioni ufficiali che riguardano Fantom.
Fantom gestisce anche un canale ufficiale su Telegram, anzi due. Ne abbiamo uno per la discussione più generale e uno invece per la diffusione di news. Anche questo è uno di quelli da seguire se vogliamo essere sempre aggiornati sulle ultime novità di Fantom.
Altro canale ufficiale e gestito direttamente dalla Foundation alla quale risponde l’intero progetto. Anche qui troviamo News e la possibilità di discutere con altri appassionati.
Per chi ama discussioni più spinte sull’andamento di mercato, per chi preferisce parlare di grafici e di andamenti, c’è anche la chat di Yahoo. E c’è anche il canale di Criptovaluta.it dove potrete ricevere analisi tecniche e segnali e anche chattare con altre migliaia di appassionati come voi.
Fantom è un progetto interessante e di prima fascia, ma ha dei pro e dei contro che devono essere attentamente soppesati prima di prendere una decisione di carattere finanziario. Qui li elenchiamo in breve, offrendo così uno specchietto utile anche come promemoria.
🟢PRO FANTOM | ⛔CONTRO FANTOM |
---|---|
Popolare | TVL non al top |
Prestazioni | HYPE che può diminuire |
Spazio per la crescita | |
EVM |
ATTIVITÀ: c’è un buon livello di attività su Fantom, che lascia ben sperare anche per una crescita in futuro del progetto, in particolare se il mercato dovesse trovare la quadra per una nuova stagione rialzista.
EVM: la compatibilità con la EVM di Ethereum è un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza, che pur ha scelto autonomamente di schierarsi… altrove, ovvero cercando una propria via salvo poi nella maggioranza dei casi cercare alla disperata di ottenere copertura in tal senso.
CRONJE: è uno dei volti più apprezzati del mondo cripto e il suo ritorno all’interno del progetto ha significato il ritorno dell’entusiasmo intorno a Fantom. Leader concreto, che ha già spinto per decisioni importanti all’interno del protocollo.
BEN POSIZIONATA: su tutti i principali comparti che possono fare riferimento alla blockchain. Questo vuol dire la possibilità di fare da infrastruttura a progetti DeFi, al crypto gaming, ai NFT e anche a nuove possibili applicazioni che arriveranno in questo spazio.
SPAZIO PER LA CRESCITA: dato che il marketcap non è ancora così alto e data la quota di mercato ancora… migliorabile, sono in molti a ritenere che Fantom abbia più spazio per la crescita di tanti altri progetti se vogliamo simili.
POPOLARE: anche tra gli sviluppatori di App importanti dell’ecosistema. Abbiamo il supporto di Curve, Sushi e altri progetti importati, che anche se poco utilizzati sulla chain di Fantom, hanno scelto di esserci. E questo è un ottimo segnale.
TVL: nel momento in cui scriviamo è distante da quella di alcuni progetti simili. Questo è segnale di un utilizzo ancora non ottimale del progetto e della sua scarsa capacità di attirare grandi Dapps. Le cose però, almeno in potenza, stanno cambiando. Nello specifico siamo ancora dietro a Avalanche, ma avanti nel momento in cui scriviamo a Cronos CRO. Il protocollo dovrà provare a fare di più.
HYPE: il mondo cripto vede l’arrivo di nuovi progetti a ritmi sostenuti, e questo tende a farne perdere ai progetti che sono sul mercato da più tempo. Vedremo se Fantom riuscirà a resistere al passare del tempo anche in questo senso.
Fantom è uno dei progetti layer 1 più interessanti dello spazio cripto di oggi, nonostante non abbia raccolto quei successi – spesso spinti dagli investitori istituzionali – che abbiamo visto altrove. Questo però potrebbe non essere un problema, dato che segnala la presenza di uno sviluppo se vogliamo organico di Fantom, senza doping da parte dei VC.
A nostro avviso è una delle blockchain – con relativo token – da seguire per il 2023 e possibilmente anche oltre, dato che molto di interessante si sta sviluppando al suo interno e dato anche il ritorno di Cronje.
CONCORRENZA: ne abbiamo parlato diffusamente all’interno dell’approfondimento. Non è detto che debbano litigare per la stessa fetta di torta metaforica, anche se inevitabilmente su alcuni settori dovrà esserci convergenza.
CRESCITA DELL’INTERO COMPARTO: l’altro aspetto importante per Fantom sarà la possibilità di catturare parte della crescita del comparto. Un comparto blockchain e cripto che a nostro avviso è ancora agli albori e che negli anni futuri andrà a conquistare sempre più settori.
COMPLETEZZA: ci siamo. Finalmente una chain sulla quale è possibile fare quasi tutto. E che offre rapidità, facilità d’uso e anche basse commissioni. Gli ingredienti per avere una chain di successo ci sono a nostro avviso tutti. E dovremo tenerne conto nel valutare questa chain rispetto ad altri sistemi.
UN GRANDE NOME: che piace molto perché è stato quintessenziale per lo sviluppo di diversi grandi progetti del settore DeFi. Sì, Andre Cronje è il numero 10 di questo progetto, personaggio dotato di una grande credibilità nel settore e che potrebbe fare la differenza per il suo futuro.
SOLIDITÀ: Fantom ne trasmette molta. Vuoi perché il suo stato patrimoniale è di molto migliore a quello di altri progetti analoghi, vuoi perché almeno in superficie sembrerebbe essere più indipendente dagli investitori esterni. A nostro avviso è un altro degli aspetti di cui tenere considerazione nel decidere se inserire o meno Fantom nel proprio listino di criptovalute da seguire.
Non sappiamo dire per ora se Fantom sia una promessa che deve ancora cercare di conquistarsi la Serie A delle cripto oppure se sia già al suo massimo potenziale. Di presupposti per una crescita anche futura ce ne sono diversi e riteniamo che siano sufficienti per renderla una delle più interessanti del momento storico cripto che stiamo vivendo.
Su Criptovaluta.it continueremo a seguirne le evoluzioni, anche tenendo conto dei diversi fattori che potranno decretarne successo e insuccesso, e riportandovi giorno per giorno tutte le principali notizie che riguardano Fantom, in termini di collaborazioni, di nuovi progetti, di nuove App decentralizzate e anche di nuovi ecosistemi che potrebbero spingerne la popolarità.
Fantom è un network in blockchain che offre transazioni molto rapide, piena compatibilità con Ethereum e costi molto bassi di utilizzo. FTM è il suo token di riferimento, utilizzato anche per pagare le fee sul network.
Il network di Fantom è generalista e punta ad offrire a qualunque tipo di progetto abbia bisogno di una blockchain quanto è necessario. Oggi è già molto popolare nella DeFi, ma il gruppo punta ad espandersi anche come infrastruttura per il gaming on chain e i NFT.
Sono scelte personali e che nessuno può prendere al posto vostro. Tuttavia si tratta di un network molto interessante e che vi invitiamo a studiare anche con questo approfondimento. Fantom si candida ad essere uno dei protocolli più attivi per il 2023.
Il prezzo di Fantom risente ovviamente delle forze di mercato e della domanda e dell’offerta sui crypto exchange. Il prezzo non è fisso e non è controllato da nessuno.
Rimuoviamo Ethereum dalla lista, in quanto troppo superiore per volumi e per rilevanza. Rimangono Avalanche, ma anche Solana e anche Algorand. Tra le blockchain di ultima uscita anche Aptos deve essere considerata tra le concorrenti potenziali di Fantom.
Gli investimenti sulle criptovalute sono rischiosi spesso in misura maggiore degli investimenti classici, che presentano comunque diversi rischi. Prima di investire è necessario studiare e valutare che parte di capitale può essere allocata per questo tipo di investimenti. Non bisogna investire quanto non ci si può permettere di perdere