PancakeSwap è un AMM, ovvero un exchange decentralizzato in stile UniSwap, che viene utilizzato da decine di migliaia di utenti per scambiare token contro token dello standard di BNB Chain, ovvero la blockchain che è legata a Binance. Il suo token di riferimento può essere utilizzato sia per partecipare alla governance, sia invece per lo staking e per il fornimento di liquidità. E anche come asset sul quale investire in senso stretto. Nell’approfondimento vedremo cos’è, come funziona e perché potrebbe essere interessante.
Principali informazioni su PancakeSwap [CAKE] Coin:
❓Nome: | PancakeSwap |
📑Sigla: | $CAKE |
👶Nascita: | Settembre 2020 |
📈Previsioni: | Previsioni PancakeSwap $CAKE |
🔍Tecnologia: | Binance Chain |
⚡Comprare: | Come Comprare PancakeSwap |
📱Wallet: | Ledger Nano X, Ledger Nano S, Binance Wallet, MetaMask |
PancakeSwap è un AMM, ovvero principalmente un exchange decentralizzato, che ci permette di scambiare token contro token tra quelli che sono sviluppati secondo lo standard della chain di Binance. Un progetto che almeno in principio puntava ad essere molto simile a UniSwap, ovvero un equivalente fuori dalla chain di Ethereum. C’è riuscito, anche se soltanto parzialmente in termini di importanza e di volumi di transazione. Tuttavia c’è molto da sapere e da studiare su $CAKE, che potrebbe entrare a far parte di diverse tipologie di portafoglio.
Una sigla complicata che possiamo riassumere come exchange decentralizzato, che non ha un book di ordini che determina il valore di scambio della coppia. A gestire questo sono le pool di ciascuna delle singole valute in modo completamente automatico e con l’aiuto dell’arbitraggio. I sistemi di questo tipo, sebbene guardati con un certo sospetto fino a qualche anno fa, in realtà sono diventati molto diffusi.
Prima che i token vengano quotati sui principali exchange di criptovalute, possiamo in genere comprarli qui. Sono operazioni rischiose – perché si tratta di token in erba con molti dei quali che non sopravviveranno – ma è una delle fonti di traffico e di volume più importanti per PancakeSwap (così come per gli altri sistemi di questo tipo).
Tramite questa funzione l’utente può offrire entrambe le criptovalute di una coppia e guadagnare parte delle commissioni che la pool genererà. Si tratta della versione più standard di quanto si può fare con PancakeSwap. I ritorni sono interessanti, anche se le Farm, che vedremo più avanti (ma non sono disponibili per tutte le coppie), offrono ritorni decisamente più elevati. Mettendo i nostri token in LP ci permetterà di ottenere dei LP token, che ci faranno percepire parte di quanto generato dalla coppia.
Permettono di fare quanto sopra, mettendo in staking due token di una coppia e di ottenere anche dei ritorni aggiuntivi, che sono stati inseriti al fine di bilanciare il possibile impermanent loss. Sono più vantaggiose, non sono disponibili per tutte le coppie e alcune di queste, quelle che arrivano dalle aste per gli slot, sono decisamente poco sicure. Nel complesso si tratta di un’ulteriore modalità per mettere a rendita quanto abbiamo acquistato, anche qui con tutti i rischi del caso.
Sono il modo più semplice, dice la documentazione, per guadagnare token gratuitamente. Possiamo mettere in stake Cake e per ottenere indietro, per l’appunto, token gratuiti di diverso tipo. I rate, in particolare se in lock (vedremo tra poco cosa significa), sono molto interessanti e si può anche raddoppiare il capitale nel giro di 1 anno. Ci sono due modalità: quella flessibile – flexible, che ci permette di ottenere indietro la somma investita quando vorremo. Ci sono poi le versioni locked, che invece ci obbligano a tenere bloccata la somma (e a non poterla recuperare) per il tempo che indicheremo noi. Non c’è modo di rientrare in possesso di tali somme.
Come in tutti i progetti che puntano ad un certo livello di decentralizzazione, anche con $CAKE si può entrare a far parte delle votazioni, molte delle quali cruciali per il futuro del protocollo o comunque per la sua evoluzione. Si tratta di un meccanismo che, almeno secondo i principi che lo animano, vorrebbe offrire un ulteriore incentivo a detenere $CAKE e dunque indirettamente un incentivo al rialzo di prezzo, dato che ne dovrebbe togliere alcuni dalla circolazione.
Questo è un fattore da tenere sempre in considerazione quando ci occupiamo di un token, perché se la correlazione con $BTC dovesse essere alta, verrebbero meno le ragioni della diversificazione. $CAKE nei momenti di rialzo si muove in genere con maggiore violenza rispetto a Bitcoin. Sul finire del 2021 è stato inoltre punito in modo maggiore. Un’eventuale ripresa del protocollo permetterebbe di investire con maggiore convinzione su $CAKE.
C’è anche una parte legata al gioco d’azzardo, sebbene soft. Possiamo acquistare infatti dei biglietti della lotteria, che viene estratta ciclicamente. Anche questa è gestita in modo completamente decentralizzato, e finisce per generare ritorni per l’ecosistema. Un servizio aggiuntivo, sicuramente non cruciale, ma che comunque esiste e che merita di essere discusso.
Un sistema in stile opzioni binarie. Ogni 5 minuti possiamo puntare sul rialzo o sul ribasso di Binance Coin, e nel caso in cui dovessimo indovinare riceveremmo una ricompensa. La ricompensa viene calcolata a seconda di quanti hanno puntato sul ribasso e quanti hanno puntato sul rialzo, in modo automatico. Un AMM delle opzioni a brevissima scadenza, ad alto rischio ma completamente gestito in modo automatico. Anche questo è un servizio che abbiamo visto altrove e che con ogni probabilità desterà l’interesse di vari utenti. Tuttavia è forse il caso di evitare di prenderlo come un sistema di investimento, dato che per l’appunto ha un orizzonte molto di breve periodo e i ritorni sono difficilmente calcolabili preventivamente.
Ovvero a quelli che sono gli andamenti dell’ecosistema che ruota intorno a Binance e alla sua chain. Se questo ecosistema dovesse continuare a svilupparsi, questo sarebbe un ottimo incentivo alla crescita di $CAKE. In caso contrario, potrebbe risentirne. C’è anche da dire che Binance spesso offre tanto launchpool quanto scambi a basso costo sui suoi servizi, per i progetti più interessanti che utilizzano BNB Chain. E che questa è un’ulteriore concorrenza per il progetto.
Esiste all’interno di PancakeSwap anche un mercato di NFT, per il momento soltanto su collezioni scelte, che sono legate al mondo di Binance. Ce ne sono per il momento poche, ma con ogni probabilità in futuro la scelta verrà decisamente ampliata.
La quantità di scambi, in termini di valore assoluto è sicuramente interessante, sebbene fortemente ridimensionata in seguito al crollo del settore DeFi. Il fatto comunque che ci siano utenti, in gran numero, che utilizzano questo protocollo, è sicuramente un buon segno. E lo sarà anche per il futuro del progetto, che ormai è quello di riferimento per chi vuole swappare token dello standard Binance. Il TVL è interessante anche a livello globale, ovvero anche se dovessimo tenere conto di altri progetti esterni alla Binance Chain. Tutto questo nonostante in realtà di PancakeSwap si parla poco, troppo poco.
PancakeSwap è un protocollo molto simile a UniSwap, dal quale ha tratto ovviamente ispirazione. Riguardo il suo funzionamento specifico c’è in realtà molto che possiamo dire.
Lo scambio automatico di PancakeSwap ha un funzionamento piuttosto lineare. Possiamo collegare il nostro wallet e scambiare i token che sono contenuti al suo interno. Qualcosa che ci permette di investire su token dello standard di Binance che sono già listati all’interno di questo AMM. Cosa che ci permette di accedere anche a token che in genere non sono stati ancora listati all’interno degli exchange classici.
Il funzionamento sul piano tecnico è in realtà quello che abbiamo già visto in altri tipi di sistemi, come appunto Uniswap. Il prezzo è determinato automaticamente e chi fa arbitraggio contribuisce ad allinearlo a quello dei CEX, ovvero gli exchange centralizzati.
Sono i meccanismi classici che troviamo anche all’interno di altri sistemi di questo tipo e permettono o di fornire liquidità e ottenere parte delle commissioni raccolte tramite swap, oppure ancora di ottenere dei ritorno fornendo una o più cripto, anche in modalità lock.
Questo è uno dei sistemi aggiuntivi che dovrebbero spingerci a detenere $CAKE e che svolgono, quando scelti da molti investitori, un’azione rialzista sul prezzo fermi restando gli altri fattori. Rimangono inoltre, essendo i ritorni come abbiamo già detto molto interessanti in termini economici, un buon sistema per mettere a frutto quanto abbiamo acquistato.
Tra questi forse i più interessanti sono le Syrup Pools, delle pool dove metteremo in staking $CAKE per ottenere i progetti che di volta in volta vi vengono inseriti. È un modo relativamente rapido di entrare in possesso di token di grande interesse, senza correre granché rischi.
Nelle Yield Farm dovremo invece mettere a disposizione entrambi i lati della coppia, esponendoci come sempre avviene in questi contesti al rischio di impermanent loss. Possono comunque essere interessanti, in particolare grazie a ritorno anche questi relativamente alti anche rispetto agli altri attori sul mercato.
Le Liquidity Pool mettono a disposizione LP token che danno diritto a percepire parte delle commissioni generate dal sistema. Anche qui siamo in una modalità di funzionamento pressoché identica ai tanti diversi progetti che offrono i medesimi servizi.
La lotteria è uno degli strumenti più interessanti sul piano tecnico tra quelli che vengono utilizzati da PancakeSwap. Abbiamo infatti un sistema che utilizza le VRF (ovvero la generazione di numeri randomici con Chainlink) e che permette di partecipare appunto all’estrazione di premi, al costo di circa 5$ per singolo ticket.
Confrontando i numeri sul nostro ticket con quelli che vengono estratti potremo ricevere appunto il premio. Il sistema di allocazione dei premi è relativamente complesso e premia chi ovviamente ha più numeri tra quelli estratti. Nel caso in cui dovessimo vincere, nelle lotterie che vengono effettuate ogni 12 o 36 ore secondo il meccanismo interno, dovremo reclamare il nostro premio a mano, direttamente all’interno del sito internet di PancakeSwap.
Ne vengono emessi 40 per ogni blocco, una quantità forse non enorme, se non dovessimo considerare il fatto che il tempo per ogni nuovo blocco è fissato a 3 secondi per Binance Chain. Questo vuol dire che ogni minuto vengono emessi circa 800 token. Il che vuol dire 48.000 ogni ora. Si tratta di un numero elevato, che però viene tenuto sotto il cap grazie ad altri processi di burn, alcuni dei quali legati alla lotteria come abbiamo visto, altri invece manuali.
I meccanismi di burn, che analizzeremo poi nell’apposita sezione che dedichiamo al tokenomics di questo circuito, permettono di rimuovere dalla circolazione quelli che sono i token $CAKE in eccesso. Il meccanismo è manuale perché allo stadio di sviluppo iniziale non erano stati previsti meccanismi automatici.
Perché in realtà quando il protocollo fu concepito non fu previsto un meccanismo del genere. E questo ha portato il progetto a scegliere una modalità di burn manuale. Non è un problema ed è comunque verificabile confrontando il totale di $CAKE* emessi e confrontandoli invece con quanto possiamo trovare all’interno del wallet di burn.
Hard cap a 750.000.000 di token per $CAKE, con un meccanismo relativamente complesso per mantenere un burn e dunque una riduzione del circolante, meccanismo del quale abbiamo parlato poco sopra e che contribuisce a controllare la quantità di token $CAKE. Vengono emessi, come abbiamo già detto, 40 $CAKE per ogni blocco dei quali però 25,75 vengono burnati, riducendo dunque di molto quella che è la quantità di circolante.
Ci sono poi altri importanti meccanismi deflativi che aiutano a tenere sotto controllo le meccaniche di espansione monetaria. Nello specifico:
Si tratta di meccanismi che hanno garantito nel tempo l’aderenza di $CAKE alla sua Tokenomics, che dunque rimane si crescente con cap, ma comunque a crescita relativamente lenta. Questo è qualcosa di cui tenere sempre considerazione quando si tratta di scegliere un token sul quale investire.
Per l’aggiunta di nuove Syrup Pool ma anche per questioni gestionali e maggiormente attinenti al funzionamento minuto dell’intero protocollo. Si tratta di un meccanismo che abbiamo già visto all’opera in diversi protocolli DeFi e che rappresenta uno degli aspetti più succulenti per chi partecipa con somme importanti a questi progetti.
Le votazioni si svolgono nel modo più classico, ovvero impegnando i propri token per votare sì o no alla proposta. Al termine prefissato, se prevarranno i sì, il proposal verrà integrato. In caso contrario, ovviamente, no.
Si tratta di un programma che premia chi trova bug sugli smart contract e sul sito web e le Dapps del progetto. Possono pagare da un minimo di 1.500$ ad un massimo di 1.000.0000$ e sono da incentivo affinché chi dovesse scoprire un bug non lo usi a suo vantaggio. Meglio ottenere soldi puliti, d’altronde, che diventare una sorta di fuggitivo virtuale con i token che possono essere fattivamente bloccati da praticamente qualunque exchange.
Possiamo trovare diversi approfondimenti sul progetto, che ci permettono di saperne di più sull’effettivo funzionamento di questo ecosistema. Si tratta di approfondimenti più tecnici, che sono destinati a chi vuole interessarsi maggiormente di quello che avviene effettivamente sotto il cofano di PancakeSwap.
Sono una sorta di WhitePaper, che affronta tutti i temi principali e il funzionamento dei servizi, anche avanzati. C’è tutto, spiegato relativamente in dettaglio, anche per coloro i quali vogliono migrare il loro token o progetto all’interno di questo protocollo.
È quanto di più vicino abbiamo invece al whitepaper classico che siamo abituati a vedere all’interno dei progetti cripto. Paradossalmente contiene una quantità di informazioni minore di quanto possiamo trovare sul sito. Queste due rimangono comunque le due migliori modalità che abbiamo per investire sulla conoscenza del protocollo. Quasi tutti le informazioni che sono contenute nei suddetti documenti fanno parte anche di questo nostro approfondimento.
Si tratta di un passaggio importante, in particolare quando vogliamo investire sul progetto. L’investimento in conoscenza non è, a nostro avviso, mai sprecato. E anzi, soprattutto se vorremo investire in modo serio e con somme importanti, dovremmo passare da qui prima di versare anche soltanto un euro.
Il futuro di PancakeSwap si gioca su diversi fronti, dato che in realtà ci sono diversi strumenti che permettono di investire all’interno dei suoi servizi, che vanno oltre quelli di mero swap. Se vogliamo valutare la possibile tenuta per il futuro di Pancakeswap dovremo prendere in considerazione diversi aspetti, pertanto, che lo compongono.
Anche se PancakeSwap è quello più rilevante nell’ecosistema della blockchain di Binance, ha comunque concorrenza indiretta anche da parte di altri sistemi che girano su altre blockchain. Inoltre, se la medesima blockchain dovesse effettivamente svilupparsi e diventare se non predominante comunque una delle più rilevanti, l’attrattiva di $CAKE diventerebbe sicuramente superiore.
Anche se i tassi offerti sono in realtà equilibrati da una tokenomics piuttosto arguta, dato il crollo di diversi sistemi DeFi è più che lecito chiedersi se, come e quando il sistema rimarrà sostenibile. È una preoccupazione in questo momento sciocca, ma con la quale comunque fare i conti se vogliamo guardare al lungo e lunghissimo periodo di PancakeSwap.
Dopo il crack del più famoso degli stablecoin algoritmi le attenzioni dei legislatori sembrerebbero essersi dirette verso questi, lasciando un po’ in disparte il mondo degli swap e dei servizi DeFi. Non è detto però che non tornino alla carica e che in alcune giurisdizioni non impongano delle restrizioni importanti per quanto riguarda gli AMM in generale.
Sebbene indirettamente, questa potrebbe essere un ulteriore vettore di attacco verso gli exchange decentralizzati. Chi ha ottenuto licenza potrebbe avere buon gioco a fare lobby affinché realtà più decentralizzate siano attivamente combattute da parte delle autorità. Uno scenario distopico e apocalittico, che però sul lungo periodo non possiamo e non dobbiamo escludere.
Per ora gli exchange decentralizzati e gli AMM sono tenuti in piedi, almeno in parte, dall’ondata di micro-coin – e per molti shitcoin puri – che vi trovano albergo. Nel caso di crisi prolungata del settore queste idee potrebbero cominciare a diventare desuete e abbassare di conseguenza i volumi di transazione all’interno di questo progetto.
Sarà fondamentale per mantenere l’interesse vivo su questo progetto. Siamo enormemente lontani rispetto agli apici di prezzo toccati nel corso del 2021. Ci sarà spazio per una ripresa o dovremmo considerare quei livelli di prezzo ormai irraggiungibili e purtroppo vestigia di un passato che non vedremo mai più? Il prezzo del token $CAKE sarà, in un mondo speculativo come quello delle cripto, uno dei fattori più importanti per quanto riguarda l’hype e il livello di utilizzo.
Anche se i volumi spostati sono molto bassi, si tratta in entrambi i casi di settori che sono ampiamente controllati dagli stati e sottoposti a regolamentazioni molto severe. La natura decentralizzata del protocollo rende l’attacco anche legislativo molto difficile, ma non è detto che, esauriti gli altri tentativi verso protocolli e sistemi più succosi, non siano proprio lotterie e altri tipi di strumenti presenti su PancakeSwap ad attirare ulteriori attenzioni, del tipo indesiderato.
Per quanto riguarda la blockchain che viene utilizzata da PancakeSwap abbiamo Binance Smart Chain, che poi è stata rinominata in BNB Chain. Si tratta di una blockchain in PoS, che è gestita direttamente dall’omonimo exchange, anche se in realtà sono stati già attivati dei meccanismi per ottenere una maggiore decentralizzazione e una gestione che possa fare effettivamente onore al mantra della DeFi.
È la chain di riferimento di PancakeSwap. Sono suoi gli standard dei token che possiamo swappare su PancakeSwap così come è sua la chain che risolve le transazioni. Parliamo di una chain che ha già i suoi volumi molto interessanti, ma che sta faticando a diventare dominante.
Un sistema che abbiamo visto utilizzare già da diverse chain. Per la validazione dei blocchi si partecipa a seconda di quelli che sono i token di cui siamo in possesso. È un sistema non esattamente decentralizzato e che pone dei problemi di sicurezza importanti rispetto a Bitcoin, ma è anche l’unico possibile oggi (con qualche rara alternativa) se vogliamo transazioni rapidissime e a basso costo. Non esistendo ancora la bacchetta magica nel mondo delle cripto, si deve rinunciare ovviamente a qualcosa.
Il settlement delle transazioni è effettivamente molto rapido. Questo rende le operazioni su PancakeSwap effettivamente piacevoli, anche nei momenti di massima congestione. In un certo senso abbiamo davanti un’infrastruttura che in alcune circostanze può funzionare in modo migliore rispetto al mondo degli exchange centralizzati e dei relativi servizi.
Anche i costi sono relativamente bassi. Diciamo relativamente perché in realtà ci sono chain che fanno sicuramente di meglio anche in questo ambito. Tuttavia rimane di grande importanza il fatto che abbiamo un tempo di esecuzione rapido senza spendere una fortuna. Cosa che sta rendendo Binance Chain centrale anche nei nuovi trend dei metaverse e del gaming su blockchain.
E questa con ogni probabilità è la questione più importante che riguarda la blockchain che viene utilizzata per l’appunto da PancakeSwap. A sostenere l’ecosistema troviamo uno dei più importanti intermediari del mondo cripto, società cripto e che ha tutta la forza di spingere il proprio ecosistema. Con l’arrivo di una concorrenza piuttosto agguerrita, la chain forse ha accumulato ritardo nel suo slancio per il recupero verso Ethereum. Ma PancakeSwap rimane comunque uno dei protocolli con la più alta TVL dell’intero mondo cripto.
Ed è inutile girarci intorno. I piani per renderla più decentralizzata ci sono, ma procedono ad un ritmo incerto. Chi opera tramite questo tipo di strumenti deve essere conscio del fatto che non siamo affatto vicini a quello che ci potremmo aspettare da infrastrutture come quella di Bitcoin (e anche quella di Ethereum) e trarne le conseguenze ovvie.
Per quanto riguarda i wallet che possiamo utilizzare per comprare, vendere e utilizzare i servizi di PancakeSwap, possiamo ricorrere a tutti quelli che offrono supporto per Binance Chain. E abbiamo pertanto una vasta scelta tanto di wallet software, quanto invece di soluzione hardware che possiamo utilizzare se abbiamo bisogno di un livello ulteriore di protezione.
La rete di PancakeSwap e dunque di Binance Chain è sostenuta anche da MetaMask, che rimane il più popolare e il più diffuso wallet cripto virtuale. Per chi dovesse averlo già utilizzato per altri progetti, non c’è assolutamente bisogno di ricorrere ad altro, a meno che non dovessimo essere insoddisfatti.
Anche questo può essere facilmente integrato con il nostro browser. Pertanto potremo inserirlo senza alcun tipo di problema all’interno dei papabili quando si tratta di interagire all’interno del network, con qualunque tipo di servizio e anche, volendo, con i lock, gli swap e anche le liquidity pool.
Dato l’impegno diretto di Binance in questo senso, sicuramente non poteva mancare all’appello anche Trust Wallet, che è la scelta di molti che amano avere le loro cripto a portata di SmartPhone. Anche in questo caso, se siamo abituati ad usarlo, non ci sono in realtà motivi per cambiarlo, dato che abbiamo a disposizione tutto quanto è necessario per operare su questo specifico ecosistema.
È la versione più economica e comunque supporta non solo la possibilità di detenere i propri $CAKE, ma anche quanto è necessario utilizzare anche lo swap. Lo stesso vale ovviamente anche per Ledger Nano X, che è la versione più cara e più performante. Per chi dovesse preferire pertanto un wallet hardware, possiamo semplicemente
PancakeSwap funziona su un sistema PoS e dunque non è disponibile il mining in senso stretto, ovvero quello che siamo abituati a vedere su Bitcoin e sulla prima ondata di coin e token che hanno provato ad imitarlo. Questo vuol dire che non potremo mettere a disposizione la nostra potenza di calcolo per appunto ottenere in cambio criptovaluta $CAKE.
C’è un mining alternativo, se vogliamo, ovvero la possibilità di ottenere token $CAKE mettendoli in staking, ovvero partecipando alle farm, oppure alle pool. Non è tecnicamente mining, ma di questo possiamo accontentarci, anche perché in realtà ci vengono offerti dei ritorni importanti.
Ci son diversi luoghi digitali dove possiamo discutere di PancakeSwap o cercare informazioni aggiuntive sul protocollo. Ne abbiamo selezionati cinque, per offrire ai nostri lettori insight più dettagliati su quanto avviene nel mondo di $CAKE anche sul piano della diffusione delle idee e delle informazioni.
Rimane una fonte di informazione importante per praticamente qualunque tipo di strumento cripto. Anche per PancakeSwap, in particolare se vogliamo rimanere aggiornati sulle ultime novità del protocollo e più in generale sul mondo che circonda questo ecosistema, è un posto da visitare di tanto in tanto. In lingua inglese, ma vale lo sforzo.
Anche l’account Twitter ufficiale di PancakeSwap può essere considerato una sorta di forum che riguarda l’ecosistema. Va seguito, perché è da qui che passano tutte o quasi le comunicazioni ufficiali e le novità che riguardano il protocollo.
Per chi preferisce le discussioni più legate al mondo del trading, Investing.com mette a disposizione nella relativa pagina di quotazione anche un sistema di chat, tramite il quale potremo condividere analisi e altri tipi di utilità con altri investitori come noi.
Anche Yahoo nella sua sezione Finance offre un Forum di discussione su PancakeSwap. Non sarà forse il migliore, nel senso che non è poi così frequentato, ma rimane comunque fonte di qualche informazione interessante.
Non ha una sezione dedicata, ma comunque diversi thread lunghi dove si affrontano domande e risposte, analisi e idee su PancakeSwap. Gli altri che abbiamo citato in particolare in apertura, Reddit e Twitter, sono sicuramente migliori, ma comunque BitcoinTalk rimane un ottimo forum per chi vuole discutere di criptovalute.
Ci sono a nostro avviso diversi pro e contro dei quali tenere considerazione prima di utilizzare PancakeSwap e prima di investire sul suo token $CAKE. Sono valutazioni che dobbiamo fare sempre, anche prima di investire su protocolli molto famosi e molto conosciuti dell’ambiente.
DOMINANTE: almeno all’interno del mondo di Binance, o meglio, della sua blockchain. È un ecosistema in forte crescita e che viene scelto da molti per l’avvio dei propri progetti. L’impegno di un exchange di queste proporzioni può essere una spinta in più verso il successo di $CAKE.
GOVERNANCE: è relativamente decentralizzata, e questo è un incentivo importante per tutti coloro i quali sono a caccia di un token che abbia degli incentivi seri alla sua detenzione.
RITORNI: per chi mette in “staking” o in “lock” i propri token, in particolare sulle lunghe distanze, sono ritorni molto alti. E questo può essere l’ulteriore incentivo a mantenere i propri token fermi, cosa che ha ovviamente effetti sui prezzi del token in questione.
NON NUOVISSIMO: il progetto non è nuovo, e questo nell’ondata di catastrofi che periodicamente colpisce la DeFi è qualcosa di cui tenere sicuramente conto. $CAKE rappresenta un mondo che esiste ormai da tempo.
BINANCE: essere un punto di riferimento dell’ecosistema della Binance Chain è sicuramente un vantaggio. Ci sarà sempre spinta per questo ecosistema, almeno fino a quando il più importante degli exchange su scala mondiale funzionerà e rimarrà in posizione dominante.
LONTANO DAI MASSIMI: la volatilità è stata massima e ci sono stati purtroppo dei cali importanti di valore. Questo è segno, anche nel caso di recupero, che abbiamo tra le mani un token potenzialmente esplosivo, in tutti i sensi.
BINANCE CHAIN: non è necessariamente il top. Nel senso che nonostante ci siano delle spinte importanti da parte dell’omonimo exchange, i volumi sono ancora relativamente bassi. Questo rende PancakeSwap relativamente subalterno rispetto a chi offre i medesimi servizi su Ethereum.
🟢PRO CAKE | ⛔CONTRO CAKE |
---|---|
Dominante su Binance Chain | Lontano dai massimi |
Anziano | Binance Chain deve crescere |
Solido | |
Buoni ritorni |
PancakeSwap è un ottimo servizio, quintessenziale per il funzionamento dell’ecosistema legato a Binance, in particolare per i suoi progetti più emergenti. Riteniamo che sia uno di quelli sui quali tenere gli occhi puntati, nonostante siamo davanti ad una fase relativamente convulsa per questo tipo di servizi.
Solido, affidabile, libero: sono queste le caratteristiche che rendono un AMM degno di nota e nonostante UniSwap muova volumi decisamente più interessanti, siamo comunque davanti ad un pezzo da 90 del settore, con volumi che sono interessanti e che potrebbero tornare a crescere a ritmo decisamente interessante. Qualcosa che può davvero aiutare $CAKE a guadagnare posizioni sul mercato e anche valore finanziario puro. Riteniamo nel complesso PancakeSwap un progetto di cui tenere conto, in particolare se abbiamo un certo appetito per i protocolli più rischiosi.
PancakeSwap è un protocollo che permette di fare swap e di accedere ad altri servizi. Si tratta di un protocollo forte, che ha un buon TVL ma che ha risentito del crollo della DeFi degli ultimi mesi. Tuttavia potremmo aver trovato un bottom e il progetto, che è comunque sopravvissuto, potrebbe tornare ai fasti di un tempo.
A nostro avviso rimane uno dei protocolli più interessanti di questo genere, e sicuramente di uno di quelli che dovremmo seguire, possibilmente però dopo aver studiato. In questo approfondimento abbiamo puntato a spiegare ogni singolo aspetto, tra i più interessanti per chi investe e chi vuole operare direttamente sul protocollo. Da qui partirà, nel caso, la nostra avventura.
PancakeSwap è un AMM, ovvero un exchange decentralizzato sul mondo di Binance Chain. Offre anche altri servizi per la rendita passiva, per un ecosistema completo.
Il progetto è sicuramente solido e interessante, ma ci sono diverse considerazioni che dobbiamo fare prima di prendere una posizione. Le troviamo all’interno della nostra guida.
Il token come tutte le criptovalute (e anche le valute classiche) ha un prezzo fluttuante e che dipende in larga parte dalle forze di mercato. È relativamente poco correlato a Bitcoin.
A livello informatico il protocollo è piuttosto solido e ha già dimostrato più volte di essere resistente anche agli attacchi. Sul piano dell’investimento, siamo nella volatilità più pura, quindi i rischi ci sono.
Possiamo fare Swap automatico dei nostri token su rete Binance, così come partecipare alle opzioni o alle lotterie e possiamo anche investire in liquidity pool e Farm.
PancakeSwap gira sulla blockchain di Binance ed è uno dei progetti con la TVL più alta. Segno del fatto che è dominante all’interno di questo ecosistema.
Sì, è un protocollo relativamente sicuro e uno dei più anziani della nuova ondata DeFi. Sotto questo specifico aspetto dovremmo considerarlo come una delle pietre angolari dell’ecosistema di Binance decentralizzato.