Dopo il grande successo acquisito da Bitcoin, sono state create innumerevoli altre criptovalute. Ethereum, Dash e Ripple sono solo alcune delle monete digitali che sono riuscite ad “esplodere” e quindi a raggiungere traguardi importanti. Le domande che molti utenti si pongono sono: come è possibile che una valuta che materialmente non esiste abbia valore? Cosa determina l’innalzamento o l’abbassamento della quotazione di una criptovaluta? Le crittomonete sono tutte bolle speculative? Questa breve guida fornirà una spiegazione convincente a tutte queste argomentazioni.
Ethereum: cos’è una criptovaluta?
Una criptovaluta è una moneta decentralizzata digitale che si basa sui principi della crittografia per convalidare le transazioni e la generazione di nuova moneta. Come ogni moneta digitale, consente di effettuare pagamenti online in maniera totalmente sicura e rapida.
Tutte le criptovalute utilizzano tecnologie di tipo peer-to-peer dove i nodi sono semplicemente i computer degli stessi utenti utilizzatori. Questi computer vengono utilizzati per fornire all’intera rete la potenza di calcolo sufficiente a svolgere le funzioni base del sistema. Nessuna autorità centrale ha il potere di controllare le criptovalute. Tutte le transazioni e il rilascio di nuova moneta avvengono in maniera collettiva, sono quindi gli utenti stessi a controllare l’intero sistema.
Il termine criptovaluta è nato insieme a Bitcoin, la prima valuta digitale. Essa, dopo un breve periodo di scetticismo, è riuscita ad ottenere traguardi importanti. Viene ad oggi utilizzata da milioni di persone in tutto il mondo.
Ethereum: la criptovaluta rivoluzionaria
Questa nuova valuta digitale è nata nel 2014 grazie al suo fondatore Vitalik Buterin. All’epoca studente universitario, Vitalik è da sempre appassionato di criptovalute, tanto da aver fondato Bitcoin Magazine. Insieme ad un team di altri programmatori, creò una nuova blockchain ed una nuova criptovaluta: Ethereum. Questa venne resa pubblica a tutti nel 2015.
A differenza di Bitcoin, Ethereum è stata creata come sistema per le transazioni tra imprese. All’interno della rete, infatti, si potranno creare e negoziare smart contract. Questi contratti intelligenti si possono applicare in settori completamente differenti tra loro, dalla finanza all’energia, passando dall’istruzione, senza la necessità di intermediari. La valuta utilizzata all’interno di Ethereum viene denominata Ether.
La ventata di novità portata da Ethereum ha incuriosito diverse aziende ed istituzioni. Nel 2017 è nata la Ethereum Enterprise Alliance, un consorzio di cui fanno parte diverse aziende, con lo scopo di integrare questa tecnologia nelle loro infrastrutture. Tra le varie aziende che aderiscono a questa iniziativa si possono trovare diverse multinazionali, tra cui Microsoft e Intel. Per visionare la lunga lista di imprese aderenti all’iniziativa, visitare il sito ufficiale.
Ethereum ha inoltre incuriosito Vladimir Putin e la Russia. Sembra infatti che ci sia stato un incontro tra Buterin ed il capo di Stato russo durante il Forum economico internazionale di San Pietroburgo (SPIEF). La banca centrale russa ha in cantiere un progetto per implementare la blockchain di Ethereum all’interno dei propri sistemi.
Origine del valore di Ethereum
Molti utenti si sono chiesti come è possibile che una valuta che materialmente non esiste, possa avere un valore. Ethereum ha tutte le caratteristiche del denaro tradizionale (durata, portabilità, fungibilità, scarsità, divisibilità e riconoscibilità). La moneta tradizionale è sempre associata ad un bene materiale (oro e argento) e quest’ultimo determina il valore della stessa. Ethereum invece viene gestito semplicemente dalla matematica. Le criptovalute non hanno un bene materiale di riferimento, il valore viene calcolato in base alla differenza tra domanda e offerta. Quando la domanda aumenta, la quotazione Ethereum si alza e viceversa.
Con queste caratteristiche, tutto ciò che serve per far sì che una criptovaluta abbia valore è fiducia ed adesione. Nel caso di Ethereum, questo si può quantificare con la sua crescente base di utenti, commercianti e nuove aziende. Come per tutte le valute, il valore degli Ether proviene solo e direttamente dalle persone che li accettano come forma di pagamento. Maggiori sono le transazioni effettuate e il bacino di utenti che utilizzano il sistema, maggiore sarà il valore di Ethereum.
Ethereum e la volatilità
Uno dei grossi rischi derivante dall’investimento in criptovalute, è l’alta volatilità. Questa caratteristica rende l’andamento della quotazione instabile ed incerto. Come detto in precedenza, il valore viene determinato dalla domanda e dall’offerta di moneta. Sono gli utenti stessi, attraverso le loro azioni, che determinano il valore di Ethereum.
L’alta volatilità deriva dal fatto che il mercato Ethereum è ancora piccolo se messo in confronto all’intero mercato mondiale. Questo significa che non servono grandi quantità di denaro per muovere il prezzo di mercato in basso o in alto. Bastano quindi poche transazioni per smuovere significamente la quotazione di mercato di Ether. Non appena il mercato Ethereum diverrà più grosso, il valore tenderà ad essere più stabile.
Bolla speculativa
Per definizione, una bolla speculativa è una sopravvalutazione artificiale che porta ad una improvvisa correzione verso il basso della quotazione. Ethereum, non essendo controllata da nessuno, non potrà subire una manipolazione artificiale del prezzo. L’unico rischio è dato dalla volatilità della moneta.
Ethereum: storia della quotazione
La storia di Ethereum è caratterizzata da alti e bassi. Quando venne resa pubblica, la sua quotazione era di circa 1 euro (2015). Durante il suo primo anno di vita, a causa di una scarsa notorietà, il valore non superò mai i 10 euro. Questo accadde perchè, come è stato già scritto in precedenza, il valore di Ethereum è dato dalla domanda dello stesso. Se la valuta è poco conosciuta, la domanda è bassa e di conseguenza il valore è ridotto.
Ad inizio 2017, intorno a marzo, la quotazione di Ether iniziò ad aumentare sensibilmente. Nel giro di un paio di mesi (Aprile e Maggio), Ethereum raggiunse due record: inizialmente raggiunse la soglia di 100 euro, il mese successivo arrivò a ben 350 euro! Questo aumento esponenziale della quotazione rese Ethereum molto più popolare e diversi investitori iniziarono ad interessarsi al sistema.
I mesi successivi furono caratterizzati da un’instabilità della quotazione, con diversi alti e bassi. In autunno, il valore incominciò nuovamente ad innalzarsi, arrivando alla soglia di 400 euro (novembre 2017).
Attualmente il valore di un singolo Ether è di oltre i 1.000 euro, con una capitalizzazione di mercato di circa 50 miliardi di euro. Il volume scambiato nell’arco delle 24 ore è poco più basso di 2 miliardi di euro.
Ethereum quotazione live eth/usd
Dopo aver visto i record raggiunti da Ethereum, molti sono gli utenti che hanno deciso di investire in questa nuova criptovaluta. Particolare attenzione bisogna prestarla per l’individuazione del momento ideale di entrata nel mercato. Uno strumento utile per la decisione è il grafico in tempo reale, mostrato qui sotto.
Grafico in tempo reale di Ethereum
Di seguito il grafico che mostra la variazione del prezzo della criptovaluta Ethereum.
Conclusioni
Grazie al suo innovativo sistema di scambio di smart contract, Ethereum supera il concetto di criptovaluta. Ci si trova davanti ad un nuovo sistema che, oltre a permettere transazioni veloci e sicure, consente la creazione di contratti non manipolabili. Il valore di Ethereum è cambiato molto negli ultimi mesi, grazie alla sua maggiore popolarità. L’investimento in questo nuovo sistema può essere effettuato tramite l’acquisto diretto di Ether. In alternativa, si potrà sfruttare la volatilità della valuta per effettuare trading di Ethereum.