Shiba Inu Token è un meme-token nato, sul finire del 2020, per gioco – riprendendo alcune delle tematiche legate a Dogecoin, un progetto che è diventato oggi uno dei token a più alta capitalizzazione del comparto. Animato da una foltissima community, $SHIB – questo il ticker – è oggi un prodotto da investimento anche speculativo ed uno dei progetti più interessanti del 2021.
Siamo lontani dalle criptovalute seriose e che puntano a risolvere i grandi problemi del settore economico, degli scambi e delle banche. Shiba non ha grosse pretese in questo senso, se non quella di diventare la community di riferimento dell’intero comparto dei meme token.
Un progetto sbilenco? Assolutamente no, nonostante si sia attirato le attenzioni non sempre positive di molti appassionati di criptovalute, sempre pronti ad evidenziarne mancanze e aspetti oscuri. Al fine di offrire un approccio equilibrato e trasparente a quello che questo token può offrire, vi offriamo il nostro approfondimento, dove analizzeremo tutto quello che riguarda Shiba Token, anche in termini di possibilità future.
Principali informazioni su Shiba Inu [SHIB] Coin:
❓Nome: | Shiba Inu Token |
📑Sigla: | $SHIB |
👶Nascita: | 2021 |
📈Previsioni: | Previsioni Shiba Inu Coin |
🔍Tecnologia: | Token ERC20 |
⚡Comprare: | Come comprare SHIB |
📱Wallet: | Ledger Nano X, Ledger Nano S, , Coinbase Wallet, MetaMask |
🤑Trading: | Guida trading Shiba Inu Coin |
Shiba è un meme token, ovvero un token ERC 20 che sfrutta l’enorme potenziale e la viralità dei cosiddetti meme per raccogliere una community intorno al suo ecosistema. Per alcuni aspetti (ma non per quelli tecnologici), può ricordare da vicino l’altrettanto famoso Dogecoin, che ha aperto la pista a questa nuova ondata di meme token che stanno oggi affollando il mercato.
Nel tempo inoltre il progetto, come avremo modo di analizzare a fondo nel corso della nostra guida, ha aggiunto altri pezzi al suo ecosistema, candidandosi a diventare uno dei meme token più articolati della storia del comparto. Ma andiamo per ordine per capire almeno le basi fondamentali del progetto.
La prima particolarità del token Shiba INU è che, al contrario di quanto fanno i meme token più recenti, ha scelto ERC 20, ovvero il protocollo per la creazione di token che è legato ad Ethereum. Una scelta solida, ma che compra almeno per il momento maggiori costi di transazione.
Si sarebbe potuta scegliere la BSC di Binance per avere dei costi, anche in avvio più bassi. E questo è qualcosa che, almeno a nostro avviso e senza nulla togliere ai progetti che invece hanno scelto BSC, offre maggiore concretezza e denota maggiore impegno per il progetto.
Lo SHIBARMY, del quale ci troveremo a parlare più volte nel corso di questo approfondimento, è una delle community più solite, affollate, rumorose e presenti del campo delle criptovalute. Ed è stata la fortuna del progetto, che ha avuto un tasso di crescita spaventoso – e che, nonostante sia stato oggetto di una importante correzione in concomitanza con l’ultimo crash del comparto, vale ancora un market cap molto alto. La community, come vedremo più avanti, svolgerà anche un ruolo fondamentale per il futuro dell’intero progetto. Ed è uno dei principali asset che oggi questo token può mettere sul tavolo della bilancia.
E anche questo è qualcosa di unico nella storia delle criptovalute. Ad aprire le danze è stato Capital.com (qui per un conto dimostrativo gratuito ed illimitato), intermediario che offre sì 235+ coppie cripto, ma che è comunque molto attento ad inserire soltanto progetti di grande prospettiva.
Lo stesso possiamo dire di Coinbase, in generale molto lento nell’accettare nuovi progetti all’interno dei suoi listini, che però si è mosso con una rapidità impressionante nel caso di SHIB. Altri probabilmente andranno ad inserire il progetto nel corso del tempo.
Perché se è vero che è nata per gioco e sfruttando almeno in parte la popolarità memetica creata da Dogecoin, è altrettanto vero che sta costruendo, forse in modo non organico, nuovi servizi intorno alla sua criptovaluta.
È il caso di ShibaSwap, che avremo modo di analizzare a fondo all’interno di questa guida, così come dei token alternativi ma sempre legati al progetto che vanno con il nome di Bone e Leash, rispettivamente Osso e Guinzaglio, per rimanere all’interno dello spazio semantico dei cani.
Avremo modo di analizzare più a fondo ShibaSwap nelle relative sezioni della nostra guida. Quello che ci preme sottolineare per ora è che l’ecosistema di Shiba Token si è dotato di un AMM, che assomiglia nel funzionamento sia a Uniswap sia invece a Pancakeswap, che è destinato a generare utili per chi detiene i token e ad offrire un’effettiva utilità al sistema in quanto tale.
ShibaSwap sarà anche l’unico canale di accesso a Bone, uno dei tre crypto-token collegati al progetto, nonché, almeno nelle intenzioni dei creatori, uno dei nuovi concorrenti in un comparto utilizzato, ricercato e sfruttato da milioni di utenti in tutto il mondo. Obiettivo è quello di attirare anche utilizzatori concreti delle tecnologie su blockchain.
Una questione che è stata tra le più attaccate dai detrattori di SHIB. In realtà non è una situazione poi così particolare per i token di ultima generazione, che non sempre hanno un’organizzazione commerciale riconoscibile alle spalle. Nel caso di Shiba Token si sa pochissimo del team che lo avrebbe sviluppato.
Così come si sa pochissimo dei membri più attivi nello SHIBARMY, la community che ruota intorno a questo progetto e che ne è responsabile in termini di successo. È un problema? Nella stessa misura in cui lo è per diversi progetti solidi come CAKE o anche BTC – dove spesso i membri più in vista non hanno un’identità associabile a loro.
E lo diciamo non senza una punta di orgoglio. Quando le pagine di Criptovaluta.it si sono spese per Shiba, questo era ancora un progetto in erba che in pochissimi conoscevano. In molti ci hanno accusato di aver puntato su un cavallo morto, mentre poi i fatti ci hanno dato ragione. Con tutto l’equilibrio possibile – quello necessario quando parliamo comunque di denaro – continuiamo a seguire ogni passo di questa criptovaluta, accompagnandola verso i traguardi che si è prefissata.
Leggi anche: Cos’è e come funziona un Meme Token
Shiba Inu Token è un token ERC 20, che è stato pre-minato e la cui metà è stata, in principio, inviata a Vitalik Buterin, leader di Ethereum. È nato come meme token decisamente particolare, anche se senza uno scopo specifico o un settore di specializzazione.
Partiamo dall’ultima aggiunta per quanto riguarda l’intero ecosistema di Shiba Token, ovvero l’AMM in stile Uniswap che è disponibile direttamente sul sito ufficiale del progetto. Parliamo di ShibaSwap, che altro non è che un exchange automatico e senza permessi, che funziona ricorrendo a pool di liquidità che sono fornite da parte degli utenti, in cambio di ricompense.
Non vi è nulla di specificatamente innovativo in questa organizzazione – dato che il funzionamento è in larghissima parte identico a quello di Uniswap. Con qualche piccola regola aggiuntiva che dovrebbe aiutare la stabilità della piattaforma, ovvero il lock di 6 mesi almeno per una parte dei token forniti in liquidità. Le ricompense vengono distribuite praticamente in tempo reale e rendono così possibile per gli utenti innescare i processi virtuosi dell’interesse composto.
ShibaSwap era stato uno dei motivi del contendere più importanti, una sorta grimaldello utilizzato dai detrattori per screditare il progetto. Dopo un’attesa relativamente lunga (anche se breve rispetto alle complicazioni possibili di un progetto del genere) ha fatto il suo esordio, permettendo a tutti di godere di questa nuova funzionalità.
Il funzionamento dello staking all’interno del progetto di SHIB è piuttosto lineare. Per ciascuna delle tre principali criptovalute che possiamo mettere in staking, riceveremo in portafoglio dei placeholder, che saranno poi riconvertiti una volta che usciremo dalle operazioni di staking. Con lo staking di Shiba Inu Token si riceve il 3% dei BONE che vengono minati aggiuntivamente. E con xSHIB in portafoglio riceveremo anche lo 0,1% delle commissioni di transazione in Ethereum che vengono generate dalla piattaforma di Swap. Il 33% delle ricompense in BONE e in ETH possono essere ottenute settimanalmente, mentre il restante 67% è sottoposto ad un lock di 6 mesi, per evitare il fuggi fuggi che talvolta capita sugli swap System appena arrivati sul mercato.
È il principale dei tre che oggi fanno parte dell’ecosistema di Shiba. È stato realizzato in volumi altissimi – siamo nell’ordine dei milioni di miliardi – ed è stato il primo ad avere circolazione dal progetto. Il token può essere scambiato come un qualunque token ERC 20 e viene utilizzato anche come scambio di valore.
Il token Shib rimane quadrangolare all’interno del progetto, nonostante siano appunto arrivati dei nuovi token associati all’ecosistema e che permettono altri tipi di utilizzi.
È il secondo token, almeno nelle intenzioni degli sviluppatori, per ordine di importanza nell’ecosistema di Shiba Inu. È nato come token che avrebbe operato come rebate, ovvero con una base monetaria flessibile affinché rappresentasse in una certa misura e proporzione il valore di $SHIB. Questo è cambiato e Leash oggi è un token emesso in 107.647 token massimi e il cui valore sarà spinto dal fatto che servirà da reward per chi farà staking tramite SHIB e xSHIB.
Anche il token LEASH può essere messo in staking – o come afferma il progetto – sotterrato (anche qui facendo riferimento al campo semantico dei cani), per ricevere xLeash, che simboleggiano anche in questo caso una certa quota all’interno della pool. Anche qui si ricevono il 33% delle ricompense in cicli settimanali, mentre il 67% è sottoposto a lock per 6 mesi dalla maturazione.
È il token che sarà esclusivamente disponibile tramite ShibaSwap – e che è stato realizzato in un numero massimo di 250.000.000 di unità. Sarà utilizzato inoltre come token di governance, ovvero come token per votare proposal e le prossime decisioni che riguardano il futuro del progetto. Secondo quanto diffuso tramite il whitepaper, quelle operazioni avranno inizio a partire dal 2022.
Bone può essere messo in staking e si ricevono tBONE in cambio. In aggiunta chi detiene questo token riceve 1% dei BPB generati in aggiunta parte delle commissioni generate dal sistema di swap. Vige anche qui il meccanismo di locking fino a 6 mesi che abbiamo visto per gli altri due token che fanno capo al progetto.
In questa sezione riassumiamo quelle che sono le principali caratteristiche del progetto, ovvero quelle peculiarità che rendono Shiba Token unico anche nel panorama dei meme token.
Nel senso che associa alla presenza di un AMM un tema scherzoso, con servizi che però possono risultare effettivamente utili per chi ha bisogno di fare scambi rapidi e a basso costo. Lo Swap è già attivo e la liquidità che è riuscito a raccogliere in un arco di tempo relativamente ristretto ha semplicemente dell’incredibile. Segno che sono in moltissimi a fidarsi di questo progetto.
Che, lo ripetiamo, è cosa rara per quanto riguarda il mondo dei meme token, perché oggi tutti o quasi vanno ad orientarsi verso BSC, che è più economica (ma a nostro avviso anche meno sicura). Forse proprio la scelta di questo protocollo – a scapito del più popolare BSC (almeno negli ultimi mesi) ha contribuito a segnalare una maggiore futurabilità del progetto.
E questo è qualcosa di cui si parla con insistenza (e anche sul sito ufficiale del progetto) dagli albori. Sarà una parte di ShibaSwap, che permetterà di accedere a NFT esclusivi e che potranno essere scambiati tra gli utenti. Un passo in avanti importante per un progetto che coprirà quasi tutti i migliori comparti del mondo blockchain di oggi.
Che tramite Amazon Smile raccoglie una percentuale di donazioni che vengono destinate alla Shiba Inu Rescue Association, che almeno secondo quanto viene riportato sul sito, sarà destinata all’aiuto degli Shib e alla creazione di centri per la loro protezione. Su questo specifico progetto mancano però dettagli operativi, che immaginiamo saranno disponibili in futuro, quando il progetto avrà preso sufficientemente corpo.
Che sarebbe poi quello che gli altri progetti di criptovaluta chiamano whitepaper. È il PDF che a grandi linee spiega il funzionamento intrinseco del progetto e che aiuta ad analizzare gli aspetti meno ovvi del meme token. Può essere liberamente scaricato, per ora solo inglese, per chi vuole avere accesso a questo tipo di informazioni.
Il sito internet ufficiale del progetto raccoglie tutte le informazioni di base che possono essere utili per chi vuole studiare a fondo il progetto, nonché i collegamenti al whitepaper e anche al fiore all’occhiello dell’ecosistema, ovvero ShibaSwap. Il sito fa un po’ da riassunto sintetico alla natura del progetto – e chi vorrà ulteriori informazioni dovrà necessariamente spulciare all’interno della sezione che dedichiamo a forum e social che si occupano di SHIB.
Sembrerà assurdo parlare di nemici quando ci si trova nell’eco-sfera delle criptovalute. Eppure quanto accaduto a Shiba Token sin dai suoi esordi è chiaro segnale di una forte presenza di avversari, in particolare tra gli appassionati di altri progetti di criptovalute. Le accuse sono state delle più disparate: dal fatto che i primi screenshot di ShibaSwap erano falsi, fino ad indagini sul fantomatico fondatore, che sarebbe stato legato a situazioni poco chiare. Il tempo per ora è stato galantuomo – e ShibaSwap è arrivato davvero.
Sul fatto che si debba conoscere per forza l’identità del fondatore e del gruppo che lo gestisce, preferiamo stendere un velo pietoso. Bitcoin è la criptovaluta con la più alta capitalizzazione di mercato al mondo – e nessuno ha minimamente idea di chi sia Satoshi Nakamoto, ovvero il fondatore/creatore.
Lungi da noi far un paragone di questo tipo, comparando il progetto fondante dell’intero sistema cripto a Shib. Ma è comunque qualcosa che dovrebbe rendere evidente l’inconsistenza di questa critica.
È sicuramente una notizia importante – sebbene non si sia ancora giunti alla certificazione finale. Parliamo di uno degli enti più importanti all’interno del mondo delle criptovalute e che validano la sicurezza e la resilienza di un progetto cripto. ShibaSwap sarà, insieme all’intero ecosistema, passato al setaccio alla ricerca di eventuali problematiche nel codice e nel funzionamento degli smart contract. Un ulteriore criterio di distinzione dalla maggior parte dei progetti che si occupano di criptovalute meme.
Ci sono diverse questioni che vanno affrontate per quanto riguarda il futuro di Shiba Inu Token. Da un lato perché cercare di guardare al futuro del comparto delle criptovalute è sempre complicato. Dall’altro perché siamo pur sempre davanti ad un token che ha una vita ancor giovane e i cui fondamentali per lo sviluppo potrebbero anche cambiare da un giorno all’altro.
Le questioni dirimenti per il futuro di $SHIB sono diverse – e devono essere tenute in debita considerazione anche da parte degli appassionati che hanno già investito – magari cifre consistenti – in questo specifico progetto.
La sensazione che si ha, anche analizzando sul piano tecnico Shiba Token, è che l’intero progetto sia cresciuto molto in fretta e comunque a ritmi troppo alti per permettere un adeguamento in termini di organico e di strutturazione del progetto. È un male? Assolutamente no, anche se ovviamente nel tempo questo potrebbe portare a diverse mancanze, o meglio, a soluzioni che non sono state organicamente pensate per essere integrate nel progetto.
I sostenitori di Shiba Token, lo SHIBARMY, dovrebbero prendere questa nostra considerazione estremamente in positivo, perché è il motivo per il quale riteniamo che chi dice che è una truffa si sbaglia. Qualche piccola sbavatura su ShibaSwap nella sua configurazione iniziale e qualche mancanza tecnica rispetto ad altri progetti sono infatti da ricondurre, almeno sul breve e medio periodo, a questo tipo di situazione.
Ne abbiamo già parlato mentre ci occupavamo dell’analisi introduttiva di $SHIB. Per quanto articolati possano diventare i progetti – e per quanto rilevanti possano diventare i suoi servizi – a fare la differenza nel mondo dei meme token è anche e soprattutto la community.
Lo Shibarmy sarà chiamato ad una battaglia durissima, con moltissimi speculatori che proveranno ad affondare il prezzo di un progetto meme e quindi maggiormente esposto. Questo però apre anche a tante occasioni di crescita repentina. Di mini short squeeze ne abbiamo visti diversi nella storia di Dogecoin e non è assolutamente detto che non ci siano gli estremi per ripetere questo tipo di esperienza anche all’interno del mondo di di Shiba Token.
L’idea di fondo che sembra emergere dai più recenti sviluppi del protocollo di SHIB è che si vorrebbe cercare un’utilità al progetto, in termini di AMM ma anche di staking ad alto tasso di ricompensa. Insieme alla community, sarà questo lo snodo centrale per quanto riguarda il futuro del token Shiba INU. Se dovesse riuscire ad affermarsi, anche soltanto in una di queste nicchie, il valore e la solidità del progetto ne uscirebbero sicuramente rinforzati.
C’è una folta schiera di appassionati di criptovalute che indica le possibilità di rug pull – ovvero di manovre truffaldine da parte dei gestori del progetto – indicando anche a qualche errore tecnico che si è pur verificato con la presentazione dello swap.
È un’ipotesi per noi, almeno al momento, decisamente remota. E non riteniamo che ci si debba preoccupare più di tanto di eventuali manovre da parte dei gestori per sottrarre tutto il denaro e scappare. Parliamo comunque di un progetto che ha già fatto importanti passi in avanti. Se il punto del progetto fosse stata la truffa – avrebbero avuto momenti per l’uscita decisamente più vantaggiosi in passato.
L’arrivo annunciato di un sistema di Non Fungible Tokens potrebbe fare ulteriore differenza rispetto ai progetti estemporanei di meme token che pur stanno affollando il mercato negli ultimi mesi. I NFT tirano molto adesso: tutti li vogliono e il loro fattore collezionabilità può attirare capitali importanti. Sarà il prossimo grande sviluppo di Shiba Token come ecosistema, dopo l’arrivo di ShibaSwap.
Parliamo di tutti quei token sempre a tema cani e doge, che sono nati in larga parte in contrapposizione alle ultime uscite di Elon Musk. Sono progetti che possiamo definire, almeno allo stato dell’arte, assolutamente estemporanei e che lasciano, almeno per ora, il tempo che trovano.
SHIB non fa più parte, neanche alla lontana, di questo insieme di criptovalute mordi e fuggi, nonostante nei fatti sia partita anch’essa come meme token puro. Di carne al fuoco oggi ce n’è tanta – e checché se ne dica, continua a mantenere una capitalizzazione di mercato molto alta, che nessun meme token prima era riuscito a raggiungere. E anche il confronto in termini di prestazioni di mercato è impietoso. Anche nelle fasi più buie di Doge, SHIB ha continuato a tenere.
Per quanto riguarda la blockchain, in realtà Shiba non ne utilizza una propria. Parliamo, come abbiamo già detto, di un token ERC 20 e quindi prodotto sullo standard offerto da Ethereum. Sarà pertanto il caso di analizzare questo spazio tecnico facendo riferimento a quanto offre ETH.
Ovvero in proof of work. Si tratta del metodo per la validazione delle transazioni più risalente nel tempo, ovvero quello utilizzato già da Bitcoin. A fronte di consumi particolarmente elevati, viene però garantito un livello di sicurezza che, ad avviso di molti, i sistemi in PoS non sono in grado di offrire.
Che è più scalabile e che garantisce dei consumi più bassi e dei costi più contenuti per le transazioni. Il passaggio ad Ethereum 2.0 dovrebbe essere ormai questione di mesi – e questo si ripercuoterà anche sulle funzionalità di Shib. Una scelta giusta? Più che altro obbligata, dato che Ethereum si candida a diventare assolutamente dominante nel mondo della finanza decentralizzata.
Ethereum è una delle blockchain più sicure che si possano avere a disposizione. In questo senso la scelta di SHIB di non rivolgersi ai pur diffusi servizi di Binance Smart Chain contribuisce a conferirgli una certa credibilità. Una scelta che condividiamo, perché di progetti sbilenchi, in particolare nel mondo dei meme token, ne vediamo sempre di più su BSC, che comporta anche dei costi minori.
Prima di chiudere questo nostro approfondimento a tema Shib e blockchain, è bene ricordare che Ethereum può offrire anche standard per l’emissione di NFT. E che quindi è forse la scelta migliore per quanto riguarda anche eventuali progetti futuri dell’ecosistema SHIB. Un ecosistema che potrà fare la differenza in termini di penetrazione e innovazione.
Per quanto riguarda i wallet, abbiamo letteralmente l’imbarazzo della scelta per Shib. Perché siamo davanti, come abbiamo già detto più volte, ad un token che è stato realizzato secondo gli standard ERC 20. Sarà pertanto compatibile qualunque tipo di wallet, hardware o meno, in grado di supportare questo standard.
È il modello più economico della popolare casa che produce wallet hardware. Ha pieno supporto per lo standard ERC 20 ed è attualmente una delle soluzioni più efficaci per la protezione dei propri token. Lo stesso vale anche per Ledger Nano X, che benché offra funzionalità aggiuntive, può essere ritenuto sullo stesso piano di quello da noi appena presentato.
Il celebre plug in per browser, che esiste anche in versione stand-alone, è una delle soluzioni maggiormente utilizzate da parte di chi vuole muoversi nella Ethereum-sfera. Installarlo è facilissimo e lo avremo sempre a disposizione nel nostro browser di fiducia, pronto per essere utilizzato secondo i nostri desiderata.
Dato che SHIB è supportato da Coinbase, potremo anche utilizzare il wallet di riferimento di questo importantissimo exchange per la custodia dei nostri Shib. Ottimo per chi ha bisogno di un interlocutore affidabile e che, sebbene non fornisca le key, può essere considerato come più che sicuro.
Leggi anche: Coinbase opinioni e recensioni
Shiba è un token ERC 20 il che vuol dire che non è possibile fare mining in alcun modo. Si tratta in questo caso di token che vengono pre-minati e che non vengono generati tramite un algoritmo PoW, come nel caso di Ethereum e di Bitcoin.
Dal momento in cui è già attivo lo staking, potremmo ottenere delle ricompense dall’holding, ma si tratta comunque di attività molto diversa da quella di mining e che non può essergli in alcun modo avvicinata. Chi ha hardware da mettere a disposizione, dovrà guardare ad altri progetti.
Raccogliamo qui opinioni della nostra redazione e anche raccolte sul web, ma soltanto in termini di hub informativi di un certo livello e che possano garantirci un grado di qualità alto per le informazioni contenute.
Segnaleremo infatti i migliori forum e social tematici da seguire per chi vuole rimanere sempre informato su SHIB, così come le opinioni della nostra redazione, che come è noto segue Shiba Token dai suoi albori, ovvero dalla prima apparizione sul mercato.
Ci sono diversi forum, social network e canali che si occupano di Shiba Token. La popolarità del token, acquisita tra le altre cose in maniera estremamente rapida, ha portato ad una proliferazione anche di pubblicazioni che gli sono dedicate.
Noi in questa sezione abbiamo deciso di raccogliere soltanto i canali ufficiali e para-ufficiali, dai quali è possibile raccogliere informazioni di prima mano da chi è già dentro al progetto.
È praticamente da sempre attivo un canale Telegram, che oggi ha quasi 200.000+ iscritti e che rimane il canale rapido di diffusione delle informazioni sul progetto. Telegram si presta, come è noto, a questo tipo di iniziative e data la bassa difficoltà di impostazione, è diventato da subito uno dei ritrovi preferiti dello SHIBARMY.
Per chi vuole interessarsi invece di Leash, che è il token che è legato a ShibaSwap, può visitare l’omonimo canale Telegram. I membri sono molti meno del canale dedicato a Shiba, ma con il tempo siamo sicuri che saranno destinati a crescere. Più specifico per chi è a caccia di ricompense.
È il subreddit ufficiale della community che gravita intorno a Shib e dove vengono condivise tutte le diverse notizie che riguardano il token e l’ecosistema in generale. Si può anche accedere per chiedere domande sul funzionamento di SHIB.
Per quanto riguarda Twitter, l’account da seguire è invece @ShibToken, utilizzato per tutte le comunicazioni ufficiali del gruppo, anche in termini di listing sui principali scambi e broker. Da seguire, se vogliamo investire anche sul breve su SHIB.
Shiba Token è dotato anche di un canale Discord, organizzato come consente questo social a mo’ di chat costante per argomenti. Soltanto per chi vuole seguire il progetto e far parte della community 24 ore su 24. Di integrazione ai canali che abbiamo già presentato e consigliato riguardo il progetto.
Tutte le attività umane, tutte le criptovalute, tutti i progetti del mondo hanno dei pro e dei contro. Nella sezione dedicata alle nostre opinioni sul progetto, cercheremo di riassumere i pro e i contro, che possono interessare tanto gli investitori, quanto invece quelli che sono i semplici interessati, che magari vogliono entrare semplicemente a far parte della community.
COMMUNITY: lo abbiamo già detto diverse volte all’interno della nostra guida, ma vale sicuramente il primo posto di questa speciale classifica di pro. Una community così solida, numerosa e in espansione può ovviamente fare la differenza in un contesto come quello dei meme token. In molti hanno puntato, perdendo, sulla debacle della community già nei suoi primi mesi di vita. Riteniamo inoltre che la community abbia già passato diverse prove di grande spessore e che ne confermano la solidità.
EVOLUZIONE: sono pochi in realtà i meme token che riescono effettivamente ad evolversi e ad uscire dall’alveo della moneta creata per ridere e per essere virale. L’arrivo di ShibaSwap è una delle prove di questa specifica evoluzione. E anche l’introduzione di nuovi token, che stanno già riscuotendo un discreto successo sul mercato.
CAPITALIZZAZIONE ALTA: il che vuol dire che sono in molti ad averci puntato – e non soltanto a chiacchiere. Una capitalizzazione così alta non si era mai vista su un meme token così giovane. Lo stesso Dogecoin ha dovuto attendere anni prima di raggiungere un livello di cap di questo tipo.
VOLATILITÀ ADATTA AL TRADING: si tratta di una volatilità che è mediamente alta e che dunque apre a diverse occasioni per fare trading su Shiba Inu Token. E quindi incontrerà il favore di chi ha bisogno di movimentazioni di prezzo sul breve periodo.
Ci sono ovviamente anche dei contro. Anche nel caso di criptovalute molto più blasonate, come può essere nel caso di Bitcoin, ci sono dei contro. E ne incontriamo qualcuno, almeno per determinate categorie di investitori, anche nel caso di SHIB.
INCERTEZZA: nonostante il progetto sia ormai relativamente stabile, sono in molti a sottolineare il fatto che l’incertezza potrà continuare a farla da padrona per i prossimi mesi. Dove arriverà il progetto? Riuscirà a continuare ad attirare nuovi investitori? I nuovi progressi tecnologici che sono stati inclusi, riusciranno ad avere un’utilità?
MEME TOKEN: il che vuol dire far parte di un mondo per sua stessa natura molto volatile e dove il pubblico tende a spostarsi alla velocità della luce. Per questo la concorrenza eventuale del progetto può avere maggiore facilità nel sottrarre quote di mercato al progetto.
🟢PRO SHIBA INU COIN | ⛔CONTRO SHIBA INU COIN |
---|---|
Community | Incertezza |
Alta capitalizzazione | Meme Token |
Volatilità giusta per il trading | |
Evoluzione costante del progetto |
Il token Shiba Inu è una delle più grandi sorprese del 2021, un anno che pur è stato per il mondo delle criptovalute tra i più proficui che si ricordino, sia in termini di nuovi progetti, sia in termini di crescita di capitalizzazione complessiva.
Avere lo scettro di migliore performer di un anno già ideale per il comparto delle criptovalute non è sicuramente questione da poco. E conferma la bontà dei fondamentali di un progetto sul quale ancora in molti nutrono dubbi.
Noi, dopo l’analisi preliminare, abbiamo dato ampia copertura di tutte le fasi dello sviluppo di Shiba e del suo ecosistema, in tempi non sospetti e durante i quali moltissime altre testate se ne tenevano debitamente alla larga, temendo per la loro credibilità.
Oggi esistono pochissimi dubbi sul fatto che si tratti di un progetto che, per quanto sui generis, debba essere considerato alla stregua di tanti altri che godono di ben altra fama, anche tra i massimalisti delle criptovalute più blasonate. Siamo ancora in una fase di stabilizzazione, il cui esito dipenderà in larghissima parte dalla forza che la community riuscirà a conservare e dall’effettivo utilizzo che si farà di strumenti quali ShibaSwap.
Shiba Token è stato (e probabilmente sarà anche in futuro) il token meme di maggior successo. Nonostante in molti provino ad emularne il percorso, nessuno, almeno per ora, ci è ancora riuscito. Il progetto è forte – e anche con qualche sbavatura sul lato tecnico, che dovrebbe essere imputata all’esplosiva crescita della community – si è dimostrato meritare una posizione molto alta nella speciale classifica che si occupa di capitalizzazione di mercato.
È noto, attraverso la nostra pagina dedicata al portafoglio di Criptovaluta.it, che abbiamo inserito a portafoglio $SHIB, confermando così con i fatti quello che è il nostro outlook positivo sul futuro, quantomeno di breve periodo, del progetto.
Staremo a vedere se i punti di snodo fondamentali per il futuro riusciranno o meno a indirizzare il progetto verso il successo che si prefigge. Certo è che nonostante si tratti di un meme token, anche il mercato circostante dovrà fare la sua parte – e per una crescita ulteriore in termini di capitalizzazione, sarà necessario lo sforzo di tutto il comparto.