Il 2022 potrebbe essere l’anno zero per il mondo delle criptovalute – almeno sul fronte del banking retail. È di poche ore fa l’annuncio di N26, gruppo bancario tedesco che vanta centinaia di migliaia di utenti anche in Italia, che inziierà ad offrire servizi cripto tramite le proprie carte conto.
Una scelta che il CEO del gruppo sottolinea come tardiva, con tutta la volontà per il gruppo di iniziare a fare sul serio in un settore che, almeno tra i piccoli privati, è ancora in fase embrionale in Italia come in Europa.
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N26 aprirà alle criptovalute – il CEO ammette il ritardo
“Abbiamo completamente perso il primo treno delle cripto”. È questa l’ammissione di colpa del CEO del gruppo N26, che ha sede in Germania ma è estremamente popolare anche in Italia, dove può contare su oltre mezzo milione di conti attivi. Il CEO ha ammesso al tempo stesso che il focus su mercati internazionali ed extra UE come nel caso di UK e USA sia stato un errore.
Max Tayenthal – che è anche co-fondatore del gruppo- ha candidamente ammesso che si sarebbe potuto fare di più in questo senso e che ora la banca è pronta a sbarcare nel mondo di Bitcoin e delle altre principali criptovalute. Questo – aggiungiamo noi – seguendo quanto è stato fatto da quello che è il competitor principale del gruppo, ovvero Revolut, che è ormai attivo nel mondo delle Criptovalute da diverso tempo.
Cosa offrirà n26 ai propri clienti?
Non è ancora chiaro nel dettaglio, ma tutto lascia pensare che ci sarà la possibilità di acquistare criptovalute direttamente, con un wallet che dovrebbe essere integrato direttamente nel conto corrente di chi utilizza i servizi del gruppo. Sempre con grande probabilità saranno supportati non solo i Bitcoin, ma anche Ethereum, Litecoin e le criptovalute maggiormente supportate oggi anche dalle banche statunitensi.
Il servizio sarà lanciato nel corso del 2022, con un pilota che potrebbe iniziare a coinvolgere utenti in fase di test già tra qualche settimana. N26, che ha un pubblico piuttosto giovane e offre nel complesso servizi agili e a basso costo, potrebbe segnare un cambio di marcia molto importante per il settore cripto e per la sua penetrazione tra i più giovani.
Secondo i dati più aggiornati il gruppo gestirebbe in Italia oltre 600.000 conti e la recente mossa del gruppo permetterà dunque a molti di nostri connazionali di avere accesso al mondo delle criptovalute direttamente dal proprio smartphone e senza avere intermediazioni di sorta. Tutto questo nei giorni durante i quali Unicredit ha dichiarato guerra al mondo cripto, dichiarando di ritenere cripto e relativi exchange intermediari poco sicuri che possono portare al blocco del conto.
Riposto…..
SI VIS PACEM PARA BELLUM
bitcoin è in guerra come era ovvio che lo fosse per trovare la sua pace, ha molti nemici ma anche altrettanti alleati.
Prima il post non è entrato….