Le criptovalute cresceranno fino a contare il 15% del PIL mondiale, entro vent’anni al massimo. Queste le parole di Brian Armstrong, CEO di Coinbase che si mostra ottimista nonostante l’attuale, profonda crisi che l’intero ecosistema sta attraversando.
Con il mercato in piena fase Bear, Armstrong è convinto che quello che sta per iniziare sarà un periodo di forte crescita per i mercati cripto, con previsioni di salita a lungo termine. Coinbase, nel frattempo, ha perso circa l’80% dal suo primo prezzo di quotazione sui mercati.
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La profezia di Armstrong sul mondo cripto
Brian Armstrong non è il solo personaggio di una certa caratura a mostrare ottimismo sullo stato di salute dei mercati cripto, in una prospettiva di lungo periodo. Ad allinearsi in una visione ottimistica c’è anche Kris Marszalek.
Per il CEO di Crypto.com il momento attuale non è certamente dei migliori, ma rispetto alla crisi del 2018 si respira tutt’altra aria. La grande differenza con quanto accadde all’epoca, chiosa il numero uno dell’exchange in un recente tweet, è che oggi “nessuno mette in dubbio la sopravvivenza della criptovalute.”
In quel periodo, a seguito dell’improvviso di Bitcoin e relativi scossoni sui mercati che inevitabilmente gettarono l’ambiente nel caos, la paura era quella di un’eventuale fine delle criptovalute. Oggi invece il sistema è solido, tanto che Armstrong se la sente di scommettere sul futuro dei mercati proprio in un momento di buio totale.
Ironicamente, non sono mai stato bullish come oggi sul dove siamo come azienda. E credo che sia molto importante separare la nostra performance da come stiamo raggiungendo gli obiettivi e da come si sta comportando il mercato in senso più ampio.
Con l’industria che matura nel tempo, diventeremo una compagnia dai profitti interessanti e più solidi. Per adesso, lasciando perdere l’andamento del mercato, continueremo a costruire.
Appoggiandosi così alla vecchia litania del mondo cripto, che torna a lavorare e costruire a testa bassa ogni volta che il mercato scende in termini di valore assoluto.
Intanto Coinbase non se la passa benissimo
Le parole di Armstrong arrivano in occasione del primo earning call, in cui il CEO ha dovuto argomentare sulle perdite importanti registrate per tutta la durata del Q1. Il businessman californiano mostra quindi una funzionale preveggenza proprio nel momento in cui il primo report trimestrale gli sbatte in faccia perdite per 430 milioni di dollari sul trimestre, per un crollo verticale del business rispetto anche al trimestre precedente.
Che l’intero sistema cripto e relativi mercati si rialzino in fretta è auspicabile per tutti, a maggior ragione per chi, come Armstrong, ha visto il fatturato scendere del 53% nel primo trimestre dell’anno. Un parere sicuramente interessato, che è il motore primo di previsioni così ottimistiche.